
Il 21 febbraio il Colorificio Kroen di Verona ha ospitato una serata di pura energia e vibrazioni elettroniche in una cornice che ha saputo amalgamare il passato e il futuro, tra sperimentazione sonora e atmosfere dark. Un pubblico selezionato, composto da appassionati della scena underground, si è lasciato travolgere dalle sonorità di due band che, pur provenendo da realtà geografiche e culturali distanti, hanno saputo creare un ponte musicale tra Detroit e Los Angeles.

Ad aprire le danze sono stati Spike Hellis, il duo losangelino che ha portato al Kroen la sua miscela di New Wave e Punk elettronico. Nonostante la recente formazione (2019), Spike Hellis ha subito conquistato il pubblico. Il primo ep, “Crisis Talk” (2020), e il successivo album omonimo (2022) sono solo l’inizio di una carriera che mescola influenze dei Kraftwerk con un’attitudine alternativa e contemporanea.


La performance, caratterizzata da un suono fresco e sperimentale, è stata un viaggio nel buio, sia visivo che sonoro. La scena era immersa in un’oscurità totale, rendendo difficile la ripresa fotografica, ma accentuando l’intensità dell’esperienza musicale.


La band, composta da Cortland Gibson e Lainey, ha preso il pubblico con un’energia grintosa, mostrando il lato più irriverente e sarcasmo della scena new wave contemporanea. Con un sound che richiama la tradizione elettronica ma con un’impronta fortemente attuale, Spike Hellis ha aperto la serata con il piede giusto, mettendo tutti in un clima di anticipazione per ciò che sarebbe venuto dopo.

La seconda parte della serata è stata affidata agli ADULT., duo leggendario di Detroit, che da oltre 25 anni incarna l’evoluzione della musica elettronica underground. Con la loro ultima pubblicazione, “New Phonies” (2024), il duo ha portato al Colorificio un sound che è allo stesso tempo futurista e nostalgico, intriso di influenze new wave, punk e dance.

Adam Lee Miller e Nicola Kuperus hanno presentato una performance ipnotica e potente, che ha visto la parte strumentale — particolarmente ritmica — dominare il palco. I sintetizzatori analogici e le drum machine sono stati i protagonisti assoluti, creando una base ritmica ossessiva che ha letteralmente fatto vibrare il locale.

La loro carriera, iniziata nel 1998, è sempre stata segnata da una forte componente sperimentale, e “New Phonies” ne è l’ennesima conferma. I vocalizzi, spesso distorti e digitalizzati, si inseriscono perfettamente in un contesto che richiama l’Elettronica d’avanguardia, dove il confine tra suono e rumore si fa sempre più sottile. La loro capacità di mescolare elementi punk ed elettronici, pur mantenendo una coerenza stilistica, è ciò che rende gli ADULT. una delle realtà più longeve e influenti della scena internazionale.


Il Colorificio Kroen, uno dei luoghi più affascinanti e dinamici per la scena underground del Nord Est italiano, si è rivelato il palcoscenico ideale per questa serata di musica oscura e pulsante. La location ha regalato l’atmosfera giusta per godere a pieno dei suoni di ADULT. e Spike Hellis. Il buio era quasi totale, un “tempio del buio” che ha reso la serata ancora più misteriosa e coinvolgente.
Articolo e foto di Daniela Martin
