
Grazie al Florence Folks Festival, venerdì 30 luglio 2021 si è tenuto al Castello dell’Acciaiolo di Scandicci (Fi) il concerto di quello che, fin dall’inizio della sua carriera è stato definito l’Elvis italiano: Bobby Solo. L’artista, icona della canzone italiana, è sempre stato uno fra gli interpreti più energici dei classici della musica Country, Blues e del Rock ‘n’ Roll, e lo ha ribadito esibendosi nei brani più svariati che hanno creato un ponte tra la storia della musica italiana e quella statunitense.
Dopo qualche battuta di rito, la serata è stata scaraventata immediatamente nel ritmo travolgente di “Whole Lot-ta Shakin’ Going’ On” di Elvis Prestley, per alternare poi canzoni del re del Rock con il Country e Blues di Johhny Cash interpretando brani come “Wayfaring Stranger”, “Folsom Prison Blues” e “Ring of Fire”, per citarne alcuni, il tutto arricchito dal ricordo del suo incontro con l’artista dell’Arkansas in una base americana vicino alla tedesca Francoforte, in cui si è svelato ai nostri occhi come un giovane timido ed emozionato alla vista del suo mito. Ovviamente non sono mancati i suoi successi come “Una lacrima sul viso” e “Prendi questa mano zingara”, la canzone che lo vide vincitore al Festival di Sanremo insieme a Iva Zanicchi.
Il timbro caldo e avvolgente di Bobby Solo ha fatto rivivere artisti come Bruno Martino con “Estate” e Giorgio Gaber con “Non arrossire”, omaggi a due grandi artisti e al cantautorato italiano, anche se è stato prima di cantare “Domenica d’agosto” che la sua voce così sicura ha leggermente tremato nel ricordo nostalgico della composizione del brano insieme a Morandi e Dalla, anche se quest’ultimo non l’ha mai firmata; un piccolo sguardo sul suo mondo della musica degli anni ’60 fatto di momenti e sensazioni che ritornano alla mente fin dalle prime note.
Una serata vissuta nella sua immediatezza, nello stile tipico di Bobby Solo, perché per lui la musica è una strada a doppio senso per “parlare” con il suo pubblico e fare in modo che il suo pubblico “parli” con lui senza impostazioni, senza una scaletta, interpretando le canzoni che le sensazioni del momento e il filo dei suoi ricordi gli suggerivano, e questo reso possibile anche dai fidati musicisti che lo hanno accompagnato. Bobby Solo è un artista che ama la musica profondamente tanto quanto ama circondarsi dell’energia di chi ascolta per ricambiare con altrettanta gioia e vitalità.
A fine concerto, dopo non essersi risparmiato sul palco, ha parlato con tutti, firmato autografi, scherzato come se la serata fosse appena iniziata, ma il momento più bello, e che difficilmente chi era lì potrà dimenticare, è stato quando una voce dal pubblico gli ha detto che non aveva cantato “Se piangi, se ridi” e lui ha fatto tornare tutti i musicisti sul palco per suonarla. Non si è trattato di nessun bis di quelli preparati a tavolino e che ormai fanno parte del rituale di ogni concerto, omologandoli un po’, bensì di una sinergia di azione e reazione, perché questa è la magia che la musica può fare quando incontra un artista che sa che essa è un dono per chi la fa e per chi la riceve, e come tale va trattata.
Abbiamo avuto il piacere di una chiacchierata post concerto, che, lo ammetto, mi ha anche emozionato tanto era semplice, diretto e totalmente privo di divismo l’approccio di questo grande artista: ricordi, racconti, confessioni e idee chiare su cosa è la musica per lui e come vede la sua evoluzione, il tutto in pochi minuti energici come Bobby Solo.
Articolo di Alma Marlia, foto e video di Alessandro Rella
Set List Bobby Solo Scandicci (FI) 30 luglio 2021
- Whole Lot-ta Shakin’ Goin’ On – Elvis Prestley
- That’s Alright Mama – Elvis Prestley
- Wayfaring Stranger – Johhny Cash
- Non c’è più niente da fare – Bobby Solo
- Quello sbagliato – Bobby Solo
- Ring Of Fire – Johnny Cash
- Folsom Prison Blues – Johnny Cash
- Siesta – Herbert Pagani
- Estate – Bruno Martino
- Domenica d’agosto – Bobby Solo
- Non arrossire – Giorgio Gaber
- Fever – Peggy Lee
- (Ghost) Riders in the Sky – Johnny Cash
- Can’t Help Falling in Love – Elvis Prestley
- “Prendi questa mano zingara” – Bobby Solo
- Stand By Me – Ben E. King
- Marina – Rocco Granata
- Se piangi, se ridi – Bobby Solo