
12 giugno, pomeriggio ad alto voltaggio e alte temperature. Dopo aver fatto il pieno di sole, ubriachi di musica e felicità, ci accingiamo ad accogliere i primi headliner dell’edizione 2025 del Greenfield Festival, in Svizzera. Dal photo pit vedo che la folla di fan si estende a perdita d’occhio in tutto lo spazio possibile davanti al grande palco, e nemmeno in piedi alla transenna riesco a vedere dove finisce la massa di persone. Spuntano maschere e parrucche, tutine colorate, cartelloni, striscioni, più che a un concerto sembra di essere a un rave. Chi meglio degli Electric Callboy può scatenare un simile entusiasmo?

Formazione electronicore / metalcore quanto mai esplosiva e contagiosa, nascono nel 2010 a Castrop Rauxel, Germania: ennesimo gruppo che avrà un’interazione totale con i presenti, ma della quale non capirò mezza parola. Con 8 album all’attivo, dei quali 2 live, questi ragazzi, orecchiabili, tamarri e ruffiani come pochi, veramente non sbagliano mai un colpo che sia mezzo. Noi fotografi, appena suonano le prime note dell’intro accolte da grida talmente alte da farci tappare le orecchie nonostante le protezioni, ci apprestiamo a entrare nel pit, per essere poi prontamente riacciuffati da un allarmatissimo corpo di sicurezza e mandati indietro; ci guardiamo tutti in faccia, sorpresi e contrariati, prima di capire che l’intro serviva anche e soprattutto alle prove di tutti gli effetti speciali possibili e immaginabili utilizzati dagli Electric Callboy: coriandoli, fiamme di ogni forma e intensità, stelle filanti enormi, tutto quello che potete immaginare loro l’avevano.

Finita la baraonda iniziale, riceviamo il permesso di entrare nel pit, sotto lo sguardo quasi desolato dei buttafuori, che dopo aver passato quasi tutto il giorno a farci raccomandazioni sui vari artifici utilizzati dagli artisti, riassumono il tutto in poche parole: just try to be safe. Sembra quasi che da quel pit non usciremo mai più. Detto questo, preparatevi a sudare ancora una volta, perché il concerto degli Electric Callboy al Greenfield Festival è un’esplosione di energia viva e assoluta, un tornado tecno – metal che ha trasformato i fan in una massa danzante e delirante per il resto della notte!

L’atmosfera era elettrica già da molto prima, ma la band l’ha portata a un livello superiore con la loro miscela unica di Metalcore pesante, synth accattivanti e un’attitudine festaiola che non ha eguali. La loro popolarità è cresciuta a dismisura negli ultimi anni, e il set di Greenfield è una vera celebrazione di tutti i loro successi, compreso l’ultimo singolo “Revery”, rilasciato il 23 maggio 2025. Non hanno veramente badato a spese sulla produzione: il palco è un tripudio di pyro, effetti speciali infiniti che hanno amplificato l’impatto visivo di ogni brano.

Al di là dello spettacolo pirotecnico che ha fatto vibrare il cuore delle Alpi, ciò che ha reso memorabile questa esibizione è stato il divertimento contagioso che la band ha saputo trasmettere: i membri e in particolar modo i due vocalist, Kevin Ratajczak dai capelli bicolore e Nico Sallach, sono noti per i loro costumi eccentrici e le coreografie divertenti, danno sempre il massimo, saltando, interagendo costantemente con una folla che ha letteralmente perso la testa dall’inizio alla fine. Assistere a tanta euforia così da vicino mette fin quasi soggezione.

La loro scaletta snocciola un successo dopo l’altro, veniamo deliziati anche con alcune cover come “Still Waiting” dei Sum 41, decisamente azzeccata per questa serata, con l’unico e inimitabile batterista Frank Zummo dei Sum 41 per l’appunto, a supporto degli Electric Callboy in questa fase del tour. Ovviamente Zummo rientra nella nutrita schiera dei batteristi che non sono riuscita a fotografare nemmeno piangendo.

Con il brano “Pump It” manteniamo la scaletta elettronicamente ritmata, ma allo stesso tempo i breakdown duri e pesanti scatenano la fantasia del pubblico che si lancia in corse e scapocciate: non sarebbe un concerto degli Electric Callboy se non si aprisse qualche mosh pit e non si facesse crowd surfing fin oltre la transenna, dove la security ha lavorato alacremente tutto il tempo per prendere i fan tra le braccia e depositarli morbidamente a terra. Da noi probabilmente avrebbero assaggiato il terreno.

Le canzoni vengono spesso accompagnate da cambi d’abito o aggiunta di accessori come parrucche colorate e costumi stravaganti, spesso ispirati agli anni 80 o 90, un chiaro simbolo di quanto gli Electric Callboy sanno fare meglio: suonare musica a volumi estremi e divertirsi insieme ai loro fan adorati e adoranti.

Non sono mancati inni come “Hypa Hypa”, che trasformato il festival in una gigantesca discoteca all’aperto, mentre dalla collaborazione con le nipponiche BABYMETAL nasce “Ratatata”, che ha ulteriormente acceso gli animi, dimostrando la versatilità e l’apertuta di questi fantasiosi artisti a nuove sonorità. La loro musica è una fusione di generi che li rende unici: si passa da riff pesanti metalcore e breakdown che fanno tremare la transenna a synth accativanti, ritmi dance elettronici e orecchiabili melodie pop. Questa combinazione crea un suono inconfondibile che sa far ballare e pogare allo stesso tempo.

I due vocalist Nico e Kevin sono maestri nell’interazione coi presenti, che ridono e si divertono con loro: io posso solo sorridere alla vista, non capendo assolutamente nulla di quanto dicono. In sintesi, il concerto degli Electric Callboy al Greenfield Festival non è stato solamente un’esibizione musicale, ma una vera e propria esperienza immersiva. Un inno alla gioia, all’energia sfrenata, alla capacità di una band di connettersi col proprio pubblico a un livello profondo e intimo, trasformando un semplice show in una festa indimenticabile.

Se c’è una cosa che questi artisti sanno fare alla perfezione, è far muovere la gente e farla sentire parte di qualcosa di grande. Al Greenfield Festival ci sono riusciti alla grande, e Interlaken non dimenticherà presto il loro passaggio.
Articolo e foto di Simona Isonni

Set list Electric Callboy Interlaken 12 giugno 2025
- Elevator Operator
- MC Thunder II ( Dancing Like A Ninja)
- Spaceman
- Still Waiting ( Sum 41 cover)
- Hypa Hypa
- Revery
- Hate / Love
- Arrow Of Love
- Castrop X Spandau
- Everytime We Touch ( Maggie Reilly cover)
- Pump It
- Crawling ( Linkin Park cover)
- I Want It That Way ( Backstreet Boys cover)
- Hurrikan
- Mindreader
- MC Thunder
- RATATATA ( BABYMETAL and Electric Callboy )
- Tekkno Train
- We Got The Moves
