
La scena indipendente sorprende sempre. Eh sì, lontani dalle artificiose luci del mainstream, tanti gruppi continuano con passione a suonare musica di qualità spinti dalla volontà di far conoscere la propria visione artistica. La nostra ultima piacevole scoperta è avvenuta il 27 febbraio sul palco romano del Kill Joy con la band progressive rock degli Ephemeral. Ma andiamo con ordine e partiamo dagli opener.

Ad aprire la serata abbiamo i Liminal, gruppo alternative metal romano con un sound dal taglio molto moderno. Di recente formazione, nascono nel 2023, il gruppo dimostra già un buon affiatamento e riesce a suonare live in maniera molto convincente nonostante l’assenza del bassista Luca Mancini, proponendo una scaletta fatta interamente di inediti.

Si apre con “Inside” un brano che dimostra non solo un buon gusto nell’arrangiamento, ma anche le qualità tecniche del cantante Massimiliano Martinelli, della chitarrista Miriam Petitta e del batterista Ruben Mammano. I loro brani, giocando con gusto sulle dinamiche, riescono a non essere mai banali e soprattutto a non cadere troppo nei cliché del genere.

La scelta del gruppo di usare sequenze sul palco sopperisce in modo efficiente alla mancanza del bassista e, se da un lato limita la possibilità di improvvisazione, da un altro dimostra ulteriormente l’abilità tecnica nell’esecuzione dei brani perché non permette sbavature sonore dal vivo. Mi auguro di rivederli presto live con la formazione al completo. Dopo l’esecuzione del brano “Poisoned”, con un’intro sul timpano dal sapore quasi tribale, il gruppo va via dagli applausi lasciando il palco agli headliner.

Gli Ephemeral, altra band proveniente da Roma e composta interamente da musicisti dalla notevole formazione musicale nonostante la giovane età, sono nati ufficialmente nel 2021 dalle ceneri di un altro progetto progressive rock. Il bagaglio musicale e di esperienza è palpabile dalle prime note, già esplode con il secondo brano “Breaking Crystal” dove il gruppo scopre le carte e mostra tutta la tecnica e soprattutto l’alchemica formula di miscelare le radici progressive degli anni Settanta con le sonorità più moderne.

Ora verrebbe da pensare che in un gruppo dove la tecnica è alla base di tutto, manchi l’anima… beh non è questo il caso. Gli Ephemeral riescono a far percepire una passione vera sul palco e il loro sound è assolutamente bilanciato permettendo a tutti gli strumenti di avere il loro spazio.

Arianna De Lucrezia è dotata di una tecnica bassistica e vocale davvero impressionante che si sposa alla perfezione con il bravissimo chitarrista Emanuel D’Orazio e il fantasioso tastierista Gabriele Catania. Tutti questi elementi sono legati dal batterista Marco Arese, che si concederà ulteriormente al pubblico con un tecnico assolo di batteria durante la serata.

Ci sarà spazio anche per un inaspettato momento acustico con chitarra e voce dove verrà anche omaggiato George Harrison e, rimando in tema di omaggi e cover, il gruppo proporrà anche i brani “Trains” dei Porcupine Tree e “Jack To The Bone” dei Toto durante il concerto.

La scaletta si concluderà con “Lock ‘Em Out” un brano molto coinvolgente e dalla melodia molto accattivante un ulteriore prova di come il Progressive Rock di questo gruppo sia assolutamente ben saldo al presente a livello compositivo e di arrangiamenti.

Potrebbero chiudere così, ma il pubblico chiede il bis e gli Ephemeral regalano un ultimo brano, “My Aerial”. con il quale chiudono definitivamente questa serata davvero ricca di sorprese. Mi piace pensare che la musica è fatta da luci e ombre, in fondo fotografando i concerti si fa questo, si immortalano i musicisti proprio fra le luci e le ombre e, proprio fra i fasci luminosi di grandi palchi e le ombre dei palchi più piccoli, c’è tanta musica che merita di essere conosciuta maggiormente.
Articolo e foto di Daniele Bianchini
Set list Liminal Roma 27 febbraio 2025
- Inside
- As Glass
- Chained
- L.S.D. (Living some dreams)
- Poisoned
Set list Ephemeral Roma 27 febbraio 2025
- Show Me How To Dream
- Breaking Crystal
- Deep Blue
- Silver Thread
- The Last Picture
- Freddy
- Trains (by Porcupine Tree)
- Guiding Ghost
- Jack To The Bone (by Toto)
- Lock ‘Em Out
- My Aerial