
Il 28 febbraio al Covo Club di Bologna arrivano in concerto Generic Animal e Olympia Mare. Già prima di entrare la folla rende difficile il passaggio, ma riusciamo comunque a guadagnarci posti sotto palco per la band di apertura.


Le Olympia Mare sono un trio composto da chitarra e voce, una batteria molto minimale con cori e un’altra chitarra alternata da un clarinetto e altri cori. Fin da subito il mood è sognante e morbido, quasi post rock con quel clima malinconico che lo contraddistingue, però il sottotesto della loro musica dà una forte allegria, non so se per la gioia che trasmettono sul palco con i loro enormi sorrisi che non sfumano mai, o per la loro abilità compositiva.

Fatto sta che mi sento trasportato come in un ricordo d’infanzia, in un parco giochi in cui amavo andare da piccolo, in cui ho passato giornate intere, conosciuto compagni di merende e forgiato ricordi indelebili e in cui ora giocano, conoscono e forgiano ricordi altri bambini. Credo che il termine “evocativa” esprimi appieno il tipo di musica proposto da quest’ottima band, con le pelli della batteria che vengono suonate con dolcezza da spazzole e con il clarinetto che armonizza delicatamente con la voce solista.

Generic Animal e la sua band salgono sul palco tra applausi e urla, prendendo subito posto davanti ai loro strumenti e senza perdere tempo cominciano a suonare un’introduzione che non mi aspettavo minimamente. La chitarra è distorta, effetti dalla pedaliera sembrano riprodurre il suono al contrario, il bassista pizzica un violino e l’aria vibra con una energia rock molto moderna.

Immediatamente si allacciano al primo brano della serata, “Eric – Che Fai?” e noto una fortissima coesione tra i musicisti, gli stacchi e le ripartenze sono di una precisione chirurgica e la batteria suona forte e decisa.

Ogni membro della band ha il suo momento per spiccare: il bassista si destreggia tra le quattro corde del basso e quelle del violino, alimentando il coro con la sua voce quando necessario; il chitarrista solista riempie l’aria con la sua grassa distorsione, si unisce ai cori e si cimenta in brevi, ma accurati, assoli; la cassa e il rullante del batterista risuonano nel petto di tutta la gente nel locale, prendendosi in carico il battito dei nostri cuori e decidendo con che frequenza farli battere; infine il frontman stesso che accompagna con la sua chitarra acustica le melodie di ogni brano su cui la voce regna padrona, con un timbro graffiato che dà l’impressione che sia sull’orlo delle lacrime a ogni parola che lascia la sua bocca.

La serata procede tra le urla del pubblico che cantano allo sfinimento ogni canzone e lo slalom degli artisti tra ogni genere musicale, in un potpourri di Rock, Rap, Pop, Pop Punk, Post, Country e Indie, come se avessero pescato a piene mani dal pozzo infinito della creatività umana e abbiano deciso di legare tutto questo insieme sotto l’impronta stilistica di Generic Animal.

Era impossibile non esserne coinvolti e più di una volta mi sono sorpreso a sorridere, trasportato dall’energia della sala e dalle vibrazioni colme di gioia che provenivano da sopra il palco, dove il frontman ci racconta di quanto non si aspettasse questo livello di partecipazione nonostante fosse la quarta volta che ha suonato al Covo Club negli ultimi otto anni.

Il concerto si avvia verso la sua conclusione con gli ultimi brani, tra cui mi coglie di sorpresa una cover degli Weezer, completamente inaspettata, poi un bis di “Alle fontanelle” e infine un brano solo chitarra e voce, un vecchio singolo che diversi nel pubblico chiedevano a gran voce da tutto il concerto: “Gattino”.

Con le dolci note di questo ultimo brano, il concerto si conclude con scrosci di applausi e la promessa di rivedersi al banchetto del merchandise. Con le membra stanche, ma felice di aver potuto vivere l’esperienza offerta da questi meravigliosi artisti, mi avvio verso la fermata del bus, con la voce tenera di Generic Animal che parla al suo piccolo gatto e il vociare intorno a me che riflette la mia soddisfazione per la serata.
Articolo di Aldo Gorgoglione, foto di Linda Lolli

Set list Generic Animal Bologna 28 febbraio
- Intro
- Eric – Che Fai?
- Alle fontanelle
- Sorry
- Zero
- Trenord
- 27
- Incubo
- Tsunami
- Grigio marrone
- Bobby Ballad
- Aeroplani
- Lifevest
- Broncio
- Spirito
- Scherzo
- Cover degli Weezer
- Alle fontanelle
- Gattino