
26 giugno, nel giardino estivo del Circolo Magnolia di Segrate – Magnolia Estate, ndr., non si è semplicemente svolto un concerto: è stato un rito collettivo. Un ritorno. Un bagno di sudore, storia e urla. Sotto un sole che durante il giorno aveva cotto mezza Lombardia, due colossi della scena hardcore old school americana, i Terror da Los Angeles e gli iconici Gorilla Biscuits da New York, hanno riportato Milano al centro del pit. Il colpo d’occhio, sin da subito, è eloquente: palco secondario allestito per l’occasione senza transenne né barriere, come non si vedeva da molto tempo. È stata una scelta ben precisa, che ha eliminato ogni distanza tra palco e pubblico, aprendo la strada a un’onda sonora e, soprattutto, fisica come se ne vedono poche. Hardcore nella forma, nella sostanza e nella gestione.




Alle 19:00 spaccate si aprono i cancelli. E una ventina di minuti dopo è già tempo di musica con The Frog, freschi della recente apparizione al Skate & Surf Film Festival. I sei brani secchi, diretti sono stati un perfetto antipasto, non solo musicale: nonostante si preannunciasse una data “violenta”, tra i presenti si contano famiglie e bambini, pronti a vivere il loro primo battesimo hardcore. Questa immagine racconta una trasmissione generazionale, non solo di decibel.









I Toxic Youth, colonna milanese del Crossover e dell’Hardcore tricolore, caricano il palco e la folla con un set che alterna classici intramontabili a brani tratti da “Still Hungry”, nuovo album in uscita l’11 luglio. Tra le chicche: “Da Crew”, “Join Da Resistance” (dedicata alle nuove generazioni) e la cover di “Ma Mi” di Strehler, portata al successo da Ornella Vanoni prima e Jannacci poi, ma che in questa versione prende una piega completamente diversa, tra le urla e i power chord. Chiudono con il nuovo singolo “Sai Cosa C’è (V.F.F.)”, lasciando il pubblico visibilmente più agitato di quando erano saliti.


I primi ospiti internazionali della serata sono i Pest Control, da Leeds. Una scarica di Crossover Thrash-Hardcore condotta con carisma assoluto da Leah, che guida la band in un set di 30 minuti senza pause né sbavature. I circle pit cominciano a moltiplicarsi, i primi stage diver si scaldano, la tensione sale. È chiaro a tutti: sta per succedere qualcosa di grosso.






Sono le 21 passate e il backdrop si illumina con la scritta “Pain Into Power”, il resto viene fatto dalle prime note di “One With The Underdogs” e l’atmosfera cambia di colpo. Il pubblico esplode in un’onda letterale: le casse vengono spinte indietro di diversi centimetri da centinaia di corpi in movimento. I Terror non fanno sconti. In 40 minuti scarsi, 15 brani buttati in faccia al pubblico. Tra circle pit, crowd surfing, stage diving a ciclo continuo, lo show diventa un’esperienza collettiva e viscerale. Brani come “Hard Lessons”, “Paint Into Power”, “Stick Tight” e l’immancabile “Keepers of the Faith”, a chiudere, sono accolti come inni di resistenza, urlati da ogni angolo del pit.




Quando alle 22:30 passate salgono sul palco Anthony Civarelli e i Gorilla Biscuits, il clima è già bollente, ma è solo l’inizio. Non serve chiedere nulla: la gente pogherà, volerà giù dal palco, si prenderà tutto quello che ha aspettato dal 2016. Si parte con “New Direction” e da lì in poi è una valanga emotiva e musicale: da “Stand Still” a “Good Intentions”, passando per “High Hopes”, “Hold Your Ground”, e le cover “Minor Threat”, “Sitting Round at Home” e “As One”.




Siamo quasi in chiusura, ma c’è un colpo di scena inatteso; c’è spazio per due brani finali e non solo uno, di conseguenza alla scaletta si aggiunge “Breaking Free” per poi chiudere “Start Today”, con tutta la band stipata attorno alla batteria, fan sul palco insieme a loro, a urlare letteralmente in faccia alla storia. È un finale catartico, rumoroso, storico. La durata di un’ora scarsa di set è come un vecchio tatuaggio DIY che si imprime nella pelle: imperfetto, vero, eterno. Nel 2025, in un’Italia dove l’aria condizionata non basta a fermare il caldo e i filtri sembrano ovunque, questa data al Magnolia è stata una dichiarazione d’intenti.


Senza transenne, senza compromessi e senza niente da dimostrare, Terror e Gorilla Biscuits hanno ricordato che l’Hardcore non è morto. Anzi si evolve, si tramanda e si urla ancora più forte. Un live che è stato un passaggio di testimone tra padri e figli, tra generazioni di pogatori e nuovi arrivati. Tra chi non si è mai fermato e chi oggi comincia, da qui.
Articolo e foto di Alberto Bocca




Set list The Frog Milano 26 giugno 2025
- Bovolone On Fire
- Quick Walk
- Consequence
- Larry
- Come to Fix
- Barney Gumble
Set list Toxic Youth Milano 26 giugno 2025
- Do It Again
- Just For Fun (Better Play Loud)
- Da Crew
- Toxic Airlines
- Burn Your Mind
- Time to Kill
- Join La Resistance
- All My Life
- Casciavit
- Fascist Pig
- Sai Cosa C’è (V.F.F.)
Set list Terror Milano 26 giugno 2025
- One With The Underdogs
- Spit My Rage
- Stick Tight
- Hard Lessons
- Lowest Of The Low
- Pain Into Power
- Return to Strength
- Can’t Help but Hate
- The 25th Hour
- Always The Hard Way
- Boundless Contempt
- Overcome
- Keep Your Mouth Shut
- Keepers Of The Faith
Set list Gorilla Biscuits Milano 26 giugno 2025
- New Direction
- Stand Still
- Degradation
- Forgotten
- Things We Say
- High Hopes
- Good Intentions
- Big Mouth
- No Reason Why
- Sitting Round at Home
- Biscuit Power
- Competition
- Hold Your Ground
- First Failure
- Minor Threat
- As One
- Can’t Wait One Minute More
- Cats and Dogs
- Breaking Free
- Start Today