4 luglio, giornata torrida, e due ore di coda in autostrada per raggiungere Pistoia: ma ne vale proprio la pena, stasera. Vedere Piazza del Duomo di Pistoia che lentamente si riempie quando ha appena finito di suonare il il gruppo di Brent Hinds, ex chitarrista dei Mastodon, fa un po’ tristezza. Sono finiti i tempi in cui questo festival era l’unico in Toscana capace di invitare artisti internazionali. La concorrenza ha reso sì l’offerta più ampia ma ha tolto quel fascino che rendeva le serate in questa piazza e nei vicoli circostanti memorabili.




In soccorso stasera arriva la musica: i Fiend Without a Face di Brent Hinds sono un quartetto che ha imparato la lezione dei Crazy Horse di Neil Young. I musicisti suonano uno vicino a l’altro quasi a sfiorarsi e non si perdono mai di vista. Sono potenti e granitici con quel tocco malinconico che non guasta e rende “Alt Feelings” e la cover dei Def Leppard (!!!) “Bringing On The Hearbeat” coinvolgenti al primo ascolto.


Marcus King ci ha abituati a costanti cambi di stile e di mood musicale ma fin dal momento in cui il quintetto sale sul palco è chiaro che sarà una serata di Southern Rock. Si parte con “The Well” e “Statesboro Blues” degli Allman Brothers suonate subito a piena energia. Solo La Tedeschi Trucks Band aveva fatto qualcosa di simile. È come se la band avesse già suonato da 20 minuti nel backstage così da essere subito pronta ad aggredire il pubblico che inizia fin da subito a non voler star seduto sulle sedie.


C’è poco spazio per il Soul dell’ultimo album “Mood Swings” con la bellissima “Delilah” cantata magistralmente da Marcus con una voce che dal vivo è ancora più ricca e l’appassionata e “Save Me” a cui però la band riserva un trattamento rock. La band, come un tempo, non esita a proporre nuove canzoni ancora inedite: “Here Today” ha un tocco folk che l’avvicina a Tom Petty e ben si amalgama con i nuovi singoli “Honky Tonk Hell” e la sbarazzina “Carolina Honey” che viene subito cantata dal pubblico.


Marcus cambia chitarra con disinvoltura, cercando sempre il suono giusto per la canzone: Gibson, Telecaster, poco importa, il suo tocco è riconoscibilissimo così come la sua disponibilità a dare spazio a Drew Smithers, l’altro chitarrista che si dedica principalmente alla slide. Il sound è ricco, definito e dinamico ma totalmente al servizio della canzone anche quando i momenti solisti prendono campo.


L’arrivo di Brent di nuovo sul palco per “Red Door Blues” fa rompere ogni indugio del pubblico che si riversa verso il palco per godersi una jam rovente in cui i tre chitarristi molto educatamente lasciano spazio gli uni agli altri mentre la sezione ritmica macina groove.


La cover di “Ramblin’ Man” sempre degli Allman chiude il cerchio iniziato due ore prima: il Southern Rock è vivo e Marcus King è pronto a ricordarvelo per molto, molto tempo.
Articolo di Iacopo Meille, foto di Francesca Cecconi



Set list Brent Hinds Fiend Without a Face Pistoia 4 luglio 2025
- Sea Breeze
- Cowboy Skillet
- Hitchhiker
- Zappa
- Atl Feelings
- Volcano
- Tsunami
- Hoptrain
- Mexico
- No Fun
- Black Grass
- Bringing On The Heartbreak
- Cha cha
Set list Marcus King Band Pistoia Blues 4 luglio 2025
- Intro/The Well
- Statesboro Blues
- Hero
- Beautiful Stranger
- 24 Hours
- Carolina Honey
- On & On
- Delilah
- Levis & Goodbyes
- 8 a.m
- Honky Tonk Hell
- Too Much Whiskey/Trudy
- Save Me
- Rita Is Gone/Homesick
- Here Today
- Goodbye Carolina
- Lie Lie Lie
- Red Door Blues
- Wildfloers & Wire
- Ramblin’ Man
