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Noa’s Ark Festival

Torna ad Arona il festival musicale prestigioso ideato dall’artista israeliana Noa

Dal 22 al 25 giugno 2023 torna ad Arona con la sua seconda edizione il Noa’s Ark Festival: quattro giorni di grandi eventi musicali, un vero e proprio festival fondato nel 2022 dalla nota artista israeliana Noa e il suo storico collaboratore Gil Dor, realizzato grazie al contributo del Ministero della Cultura e del Comune di Arona. Prodotto da Pompeo Benincasa, agente, amico e collaboratore di lunga data di Noa da 31 anni, il Noa’s Ark Festival si pone l’obiettivo di promuovere l’unione di arte, cultura e scienza che rafforzano l’uguaglianza, la solidarietà e l’unicità di tutti gli esseri viventi:

Vediamo la musica come un ponte, una vela, una mano tesa, una luce nel buio… Il nostro obiettivo, tramite i concerti, è quello di suscitare la curiosità del pubblico e creare una conversazione sui temi che interessano la comunità internazionale ha dichiarato Noa, da sempre in prima linea come messaggero di pace e di speranza tramite la propria musica e il proprio attivismo sociale.

Per ogni giorno di festival sarà presentata una tematica diversa: il programma mette in mostra l’internazionalità dell’evento attraverso la partecipazione di diversi artisti provenienti da tutto il mondo che si esibiranno all’interno della meravigliosa cornice del Parco della Rocca Borromea sul Lago Maggiore.Biglietti disponibili su https://www.diyticket.it/festivals/313/larca-di-noa-festival

La serata del 22 giugno sarà interamente dedicata alla musica classica: ad esibirsi sul palco saranno il pianista David Fray, conosciuto come “il più ispirato, certamente il più originale, suonatore di Bach della sua generazione”, il quale vanta una carriera attiva come solista e musicista da camera in tutto il mondo, e le due violoncelliste di fama internazionale Hila Karni e Lir Vaginsky. Hila Karni è stata ospite di numerosi festival internazionali e si è esibita in alcune delle sedi più prestigiose del mondo come la Carnegie Hall di New York, il Concertgebouw di Amsterdam, il Palais de Beaux Arts di Bruxelles, la Konzerthaus di Vienna e la Wigmore Hall di Londra. Lir Vaginsky invece, vincitrice dei concorsi internazionali di musica Ysaye, Young Paganini e Grand Prize Virtuoso, è membro cofondatore della serie di concerti “Prelude Concerts” e rappresenta la sezione di giovani artisti di musica da camera di Berlino.

Nella serata del 23 giugno, che sarà anche il compleanno di Noa la tematica al centro dell’attenzione sarà quella delle “identità regionali”; durante lo spettacolo saranno presentati al pubblico due favolosi artisti, creatori di una musica poetica, originale e sentita, frutto dalle tradizioni dei loro paesi: Iñaki Salvador, celebre pianista, compositore, arrangiatore ed educatore basco, il cui talento eccezionale e la vasta conoscenza musicale lo hanno reso una figura di spicco nel mondo del jazz e della musica contemporanea, e Judit Neddermann, accattivante cantautrice catalana che con la sua voce incantevole e i suoi testi evocativi sta conquistando i cuori degli amanti della musica di tutta la Spagna.

Si proseguirà poi con la serata del 24 giugno, il cui tema sarà invece “Guerra e Pace”: calcheranno il palco del Noa’s Ark Festival diversi musicisti provenienti da tre Paesi in conflitto: Ucraina, Iran e Israele. Vadim Neselovskyi, pianista e compositore jazz ucraino, porterà in scena la sua “fusione di influenze classiche e jazz che sfidano i generi”; seguiranno poi i Sistanagila, band irano-israeliana con sede a Berlino, la cui musica esplora le loro tradizioni, fondendo stili musicali variopinti, dall’acustica all’elettronica, dal folklore al classico, dal jazz all’ambient. La band ha già suonato in alcuni dei più importanti teatri in Germania e in tutta Europa e il Noa’s Ark Festival è orgoglioso e onorato di presentarli per la prima volta al pubblico italiano: Yuval Halpern – Voce, Synth; Omri Abramov – Sassofono soprano, Synth; Hemad Darabi – Chitarra; Francesco Beccaro – Basso; Jawad Salkhordeh – Percussioni.

Infine, gli artisti che animeranno il palco del festival nella serata finale del 25 giugno porteranno in scena quel senso di libertà, di casa, di creatività e di bellezza, che solo il jazz riesce ad incarnare; si inizierà con l’Antonio Faraò Trio, composto da Antonio Faraò, acclamato pianista virtuoso del jazz, noto per la sua improvvisazione melodica e la sua sensibilità musicale unica, in scena insieme a Yuri Goloubev al basso e Vladimir Kostadinovic alla batteria; i tre insieme porteranno sul palco una musica innovativa che trascende i confini del jazz.

Il Noa’s Ark Festival si concluderà con un’esibizione speciale dell’ensemble Noa and Gil Dor; i due si esibiranno insieme a Omri Abramov all’EWI e al sassofono, Gadi Seri alla batteria e l’ospite speciale, il prodigio del pianoforte Omri Mor, pianista, compositore e arrangiatore israeliano. L’ensemble celebrerà la chiusura della seconda edizione dell’Arca di Noa proponendo un emozionante set che integra musica vecchia, nuova e spontanea.

Bio Noa – Con radici e una formazione che abbraccia Yemen, Israele e Stati Uniti, Achinoam Nini aka Noa è la cantante, autrice, percussionista, oratrice e attivista più acclamata in Israele e nel panorama internazionale. Insieme al suo collaboratore di lunga data, Gil Dor, affermato musicista e co-fondatore della Rimon School of Music, Noa ha pubblicato 16 album largamente apprezzati dalla critica, ha tenuto centinaia di concerti in tutto il mondo e si è esibita in alcune delle location più prestigiose quali la Carnegie Hall e la Casa Bianca, senza contare le sue esibizioni per ben tre Papi. È stata sponsorizzata e prodotta da Pat Metheny e Quincy Jones e ha condiviso il palco con una lunga lista di icone musicali internazionali, fra cui spiccano i nomi di Stevie Wonder, Andrea Bocelli e Sting.

In aggiunta alla sua prolifica attività musicale, Noa viene inoltre considerata l’esponente culturale di maggior rilievo in Israele, una sostenitrice del dialogo e della convivenza, una vera “Voice of Peace”. Noa è stata l’unica grande artista ad accettare di esibirsi nel fatidico Peace Rally, in cui Yitzchak Rabin fu assassinata, un evento sconvolgente che ha segnato il corso della sua vita. È stata inoltre la prima ebrea ad esibirsi in Vaticano di fronte a un pubblico di milioni di persone cantando testi di Bach e l’Ave Maria di Gounod, un brano che nel tempo è diventato espressione intrinseca della sua carriera e più in generale della sua missione: costruire ponti e rompere muri fra differenti culture e religioni. Fra le varie attività in cui è stata coinvolta nell’obiettivo di creare pace e dialogo, spicca la sua storica partecipazione all’Eurovision Song Contest nel 2009, in cui partecipò rappresentando l’Israele al fianco dell’artista israeliano-palestinese Mira Awad, di cui interpretarono il brano originale “There must be another way” in inglese, ebraico e arabo.

Ancora, la sua performance nella colonna sonora de “La vita è bella”, premio Oscar a Roberto Benigni, ha esteso la sua fama internazionale a milioni di persone. Fra le numerose onorificenze, quella di Comandante dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, il Pellegrino di Pace istituito dal Centro internazionale per la pace di Assisi (attribuito in passato anche a Bill Gates e Madre Teresa) e il Crystal Award indetto dal World Economic Forum. Noa è la prima ambasciatrice israeliana presso l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO), ed è attiva come membro e voce pubblica in una serie di organizzazioni per i diritti umani e la pace in Israele e all’estero. Al momento Noa si dedica ampiamente al rapporto fra diplomazia culturale, leadership e crisi climatica.
È stata chiamata dal Presidente israeliano Herzog a far parte del Forum presidenziale sul clima ed è coinvolta in un progetto innovativo relativo alla preservazione e al mantenimento delle barriere coralline del Golfo di Aqaba/Eliat, note come Barriere della Speranza.

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