È uscito il 1 maggio il nuovo ep, “Swimming In The Honey Pot”, di Alex Cole. Quando ascolto un disco, mi piace lasciarmi prendere dalle suggestioni: ogni album è un trip visivo, un road movie senza freni, con la musica a fare da colonna sonora. Siete pronti a entrare nel mio viaggio? Ok allora andiamo.
Esterno notte. Una strada polverosa nel cuore del deserto americano. Saliamo su una moto arrugginita, le cromature graffiate da mille chilometri di sabbia e vento. Il casco? Ma quale casco, siamo in fuga, questa è una fottuta corsa da fuorilegge. Si parte sulle note di “Empty Space”, lo sentite anche voi come pian piano sale di giri questo brano? Quei riff sono come un motore che si scalda, ruggendo. Da subito Alex Cole ci mette sul tavolo il menù: tanta potenza sparata senza risparmiarsi e soprattutto delle linee di chitarra che ti fanno battere il piede a tempo senza sosta.
Con la successiva canzone, la title track, ci troviamo davanti a un bel pezzo rock, di quelli senza tempo, con le chitarre muscolose che pompano e che ti fanno sentire il vento sulla faccia e la sabbia negli occhi nel nostro immaginario viaggio in moto.
Alex Cole non è proprio l’ultimo arrivato. Vanta prestigiose collaborazioni e ha calcato palchi importanti, aperto i concerti di Ted Nugent e devo dire che quel marchio americano gli è rimasto tatuato addosso. Si sente, eccome se si sente: nel sound, nel groove, nel modo di suonare. Si va avanti a tutto gas con “Lady Horsefly” e “Lift Me Up” (quest’ultima con la collaborazione di Rocco Nugent, figlio di Ted). Qui la nostra moto diventa un bolide indemoniato, il deserto ci avvolge in una tempesta di polvere. Nient’altro che noi, la strada e la musica.
Il viaggio, però, sta per finire. “Wall of Glass” chiude il disco come l’ultima sigaretta dopo una nottata insonne: parte lenta, con un filo di malinconia, e poi riparte, più veloce di prima, verso l’orizzonte. L’alba ci coglie. Le note sfumano nell’aria e, nelle prime luci del mattino, la nostra strada, in maniera cinematografica, si dissolve nel nero.
Cinque tracce intense, un ep che trasuda potenza, che ti spara nelle orecchie del buon Rock sanguigno senza mai cedere alla tentazione di essere sperimentale: rimane fedele alla tradizione, ma lo fa con gusto e con tanta tecnica.
Articolo di Daniele Bianchini
Track list “Swimming In The Honey Pot”
- Empty Space
- Swimming In The Honey Pot
- Lady Horsefly
- Lift Me Up (feat. Rocco Nugent)
- Wall Of Glass
Alex Cole online:
Web: http://www.alexcolerocks.com/
Instagram: https://www.instagram.com/schioccodiluce/
