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Beardfish “Songs For Beating Hearts”

Importante testimonianza della vitalità che ancora contraddistingue il Prog

“Songs For Beating Hearts”, fuori dal 1° novembre 2024 per Inside Out, è l’apprezzato ritorno sulla scena discografica dei Beardfish.  Gruppo svedese attivo sin dai primi anni 2000, si sono costruiti una fama consolidata nel microcosmo prog, anche se l’ultimo loro lavoro in studio, “+4626 – COMFORTZONE” risaliva al 2016, anno che a dispetto degli ottimi riscontri, ha rappresentato anche il momento del loro scioglimento.

Ma la passione di questi quattro musicisti, che comunque non si erano preclusi la possibilità di una rentrée, ha ricominciato a battere all’unisono e, superate anche le difficoltà insite in un periodo complicato come quello della pandemia, i Beardfish hanno dato un colpo di spugna a quelle divergenze che avevano decretato la sospensione del progetto, spingendoli a suonare insieme ancora una volta. Così Rikard Sjöblom, voce e tastiere, David Zackrisson alla chitarra, Magnus Ӧstgren alla batteria e Robert Hansen al basso, hanno ripreso con convinzione il loro percorso insieme concretizzando le nuove idee con una naturalezza tale che da non far quasi sentire i tanti anni di assenza. Da queste premesse nasce “Songs For Beating Hearts”, un album di grande spessore, che riporta la band verso i posti d’onore nel Prog contemporaneo, confermando peraltro l’eccellente tradizione nordica che attualmente sta portando avanti la fortuna del genere dalle latitudini scandinave.

In questo lavoro risuonano sicuramente tanti echi dei gruppi mitici ma anche di esperienze meno conosciute, come, per esempio, gli scozzesi Beggars Opera o l’Art Rock dei Curved Air. Ma i suoni tra le mani dei Beardfish assumono una nuova dimensione che si tinge di malinconica meraviglia tra atmosfere eclettiche che non si privano di qualche sfumatura psichedelica.

“Out in the Open”, suite suddivisa in cinque parti e oltre venti minuti di creatività compositiva, mette certamente in risalto i riferimenti più palesati al Prog d’autore dei primi anni Settanta, anche se sono senza dubbio presenti tanti elementi moderni e originali. Melodie corpose e vivaci si alternano a momenti acustici sempre pronti ad aprirsi improvvisamente a momenti di intenso dialogo tra synth e tastiere. Le chitarre, acustica ed elettrica, si dividono equamente lo spazio nel disco a seconda della dinamica dei brani, come possiamo notare nella differenza tra la delicata “Ecotone”, e i riff potenti di “Beating Hearts”. Proprio questo pezzo sfoggia forse uno dei suoni più rappresentativi della band unendo la raffinatezza degli archi e i climi pastorali che rimandano alle tradizioni nordiche a fortissime fantasie elettriche della chitarra e di un Hammond onnipresente in un intrigante gioco di contrasti.  

Nella fusion tra Jazz e Hard Rock di “In the Autumn” si possono scorgere invece reminiscenze canterburiane, in un pezzo impreziosito dalla partecipazione della vocalist ospite Amanda Ӧrtenhag come piacevolissima variazione sul tema dei Beardfish, che sul finale del brano rispolverano un grandissimo arrangiamento. La fine del viaggio, introdotta solennemente dall’interludio “Ecotone (Reprise)” che riecheggia evidentemente il primo brano, è segnata da “Torrential Downpour”, un concentrato di musicalità in stile nordico con le ultime sferzate di una chitarra davvero molto ispirata.

I testi, in inglese, ruotano attorno al tema centrale delle passioni e dell’importanza delle sensazioni positive a salvaguardia delle difficoltà quotidiane dell’uomo moderno. Gli stessi interpreti di questa affascinante avventura scintillano come quattro spiriti affini che hanno messo a nudo i loro cuori condividendo profondamente il viaggio e regalando un’ora di musica di gran classe.

I Beardfish definiscono questo come il disco come il più risonante della loro produzione. Senza dubbio con “Songs For Beating Hearts” scrivono una pagina importante della loro carriera con un album che stupisce per l’alchimia che i quattro hanno saputo ricreare dopo anni, dimostrando che il tempo non aveva scalfito il loro talento. Un lavoro che è importante testimonianza della vitalità che ancora contraddistingue il Prog e che contribuisce a proseguire un’epopea che si arricchisce di una nuova splendida esperienza.

Articolo di Carlo Giorgetti

Track list “Songs For Beating Hearts”:

  1. Ecotone
  2. Out in the Open, Pt.1 – Overture
  3. Out in the Open, Pt.2 – Oblivion
  4. Out in the Open, Pt. 3 – Hopes and Dreams
  5. Out in the Open, Pt. 4 – Oblivion (Reprise)
  6. Out in the Open, Pt.5 – Around the Bend
  7. Beating Hearts
  8. In the Autumn
  9. Ecotone (Reprise)
  10. Torrential Downpour
  11. Ecotone – Norrsken 1982 (Bonus Track)

Line up Beardfish: Rikard Sjöblom voce, chitarra, tastiere / David Zackrisson chitarre, cori / Magnus Ӧstgren batteria, percussioni / Robert Hansen basso, cori Guest Amanda Ӧrtenhag voce, cori

Beardfish online:
Website  https://www.beardfishband.com/
Facebook  https://www.facebook.com/beardfish/
Instagram  https://www.instagram.com/beardfishofficial/

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