06/12/2024

Therapy?, Milano

06/12/2024

Fast Animals And Slow Kids, Venaria Reale (To)

06/12/2024

I Hate My Village, Livorno

06/12/2024

The Winstons, Bologna

06/12/2024

Justin Adams & Mauro Durante, Firenze

06/12/2024

OvO, S.Zenone degli Ezzelini (TV)

06/12/2024

Estra, Milano

06/12/2024

Edoardo Bennato, Varese

06/12/2024

Diaframma, Madonna dell’Albero (Ra)

07/12/2024

Naska, Milano

07/12/2024

Nada Surf, Milano

07/12/2024

Savana Funk, Bologna

Agenda

Scopri tutti
Chris Forsyth

Chris Forsyth “Evolution Here We Come”

Un disco fatto di jam acide e spigolose ma anche sonorità algide e strumentali melodici

Il mio incontro con la musica di Chris Forsyth è avvenuto a Ivrea, in uno storico negozio di dischi chiamato Discoccasione. Un negozio coraggioso perché unico superstite in città e perché quando ci entri ascolti sempre qualcosa di nuovo, che non ti aspetti. Il disco in questione è “Dreaming In A Non-Dream”: un disco anarchico e così carico di pathos che monopolizzò la mia attenzione per tutto il tempo che rimasi nel negozio. Lo acquistai e me lo sono ascoltato più volte.

“Evolution Here We Come” – in uscita il 26 agosto per No Quarter – non può godere di quell’effetto sorpresa ed anche della magia dell’ascolto in un negozio di dischi circondato da vinili e scatole di cd che, come sirene, ti invitano ad immergerti nella ricerca compulsiva di qualche titolo che non possiedi, ma ha dalla sua quella stessa spregiudicata libertà musicale che tanto manca in questi giorni.

Un disco fatto di jam acide e spigolose come l’iniziale “Experimental & Professional” che sembra la colonna sonora per un nuovo film di John Carpenter, ma anche di canzoni che ammiccano ai migliori Grateful Dead come nel caso “You’re Gonna Need Somebody”. Nel mezzo ci trovate strumentali melodici e spensierati dominati dalla chitarra fluida di Forsyth – “Heaven For A Few” – e che non dispiacerebbe ai fan dei Wilco per quel suo leggero tocco melanconico, ma anche le sonorità algide della lunghissima finale “Robot Energy Machine” che tanto rimanda agli Hawkwind.

7 canzoni possono sembrare poche, ma la visione musicale di John Forsyth è talmente ampia che sarà come ascoltare più dischi uno dopo l’altro se non addirittura in contemporanea come accadeva negli anni ’70 quando nei negozi di dischi c’erano le cabine d’ascolto: se ti ci avvicinavi potevi essere catapultato in dimensioni parallele dove i generi si fondevano e tutto diventava solo musica e vibrazione.

Articolo di Jacopo Meille

Track list “Evolution Here We Come”

1. Experimental & Professional
2. Heaven For A Few
3. Bad Moon Risen
4. You’re Going To Need Somebody
5. Evolution Here I Come
6. Long Beach Idyll
7. Robot Energy Machine

Line up Chris Forsyth: John Forsyth chitarre, voce / Marshall Allen tastiere e programmazioni / Tom Malach chitarre / Ryan Jewell batteria / Douglas McCombs batteria

Chris Forsyth online:
https://thechrisforsyth.com/
https://www.facebook.com/ChrisForsythandTheSolarMotelBand/
https://twitter.com/thechrisforsyth
https://chrisforsyth1.bandcamp.com/

© Riproduzione vietata

Iscriviti alla newsletter

Condividi il post!