È un viaggio nel tempo questo “Mayhem and Revelry Live” fuori il 21 febbraio per Dirt Records, perché il Rock non dovrebbe essere giovane nel 2025, ma con i Dirty Honey lo è; e noi c’eravamo perché, come annunciato nel nostro articolo, questo primo album live, doppio vinile, CD e digitale della band, con documentario video in quattro parti, è stato registrato anche a Milano e Rock Nation era lì (il nostro report).
La prima cosa su questo album, già intuibile dalla nostra esperienza live, è che la band, vista la tecnica esecutiva, sembra in studio dal vivo e suona “live” già in studio, quindi nei brani di apertura il suono è perfetto, anche se l’energia si sente soprattutto negli annunci e nelle raffiche di fucking-qualunque-cosa che Marc Labelle spara a inizio e fine canzone o per come è più scatenato per esempio il bassista Justin Smolian in certi brani come “California Dreamin’”, che fa comunque provare l’atmosfera della serata dal vivo.
I brani si susseguono come durante un unico concerto, anche se non esattamente nello stesso ordine delle scalette dei diversi concerti in Nord America, Regno Unito ed Europa da cui i 16 brani di questo live sono tratti. Tutto il primo lato del vinile è tratto dal tour americano (fino alla epica “Rolling 7s” registrata in Canada), mentre noi europei possiamo sentirci nel secondo disco, da “Can’t Find the Brakes” a “You Make it All Right”.
Suona più live la parte europea. Alcuni brani sono più selvaggi, come la citata “Can’t Find The Brakes” o “Satisfied”. Si sente il pubblico cantare in diversi brani, a farci rivivere l’esperienza immersiva che i concerti di questa band dal seguito fedele ed entusiasta creano. Succede in “Another Last Time”, brano in cui ricordiamo il vocalist almeno nella data italiana immergersi nel pubblico per arrivare a cantare dal banco del mixer. Anche nell’epica “Rolling 7s” il coro “all night long” è affidato al pubblico, ma per noi è speciale sentirlo in “Don’t Put Out the Fire”, in cui si sente Marc dire “Milano”, facendoci capire che stiamo risentendo le nostre voci. E se volete, ci sono anche le foto della nostra Simona Isonni nel report. Anche la intro prolungata arabeggiante di Scars è una concessione alla libertà del live, mentre una novità almeno rispetto alla data italiana è “Roam”, un po’ la Nothing Else Matters dei Dirty Honey.
Mentre Marc Labelle continua a stupire per la resistenza e la precisione della sua voce anche su disco, John Notto è in tutto il live il classico guitar hero che non smentisce la tecnica esibita in studio, nella intro alla Page di “When I’m Gone”, o negli assoli, ai suoi picchi in brani come la opener “Won’t Take Me Alive” o “Scars”, in cui anche Jaydon Bean, la macchina sonora dietro al ritmo dei brani, non perde un colpo e si lascia andare a variazioni ritmiche che in concerto rendono adrenalinica la serata.
Nelle parole di John Notto: Come i miei album live preferiti che ascoltavo costantemente da bambino, credo che questo album presenti la band nella sua forma più onesta, che si nutre del pubblico e cammina sul filo con un sorriso e un pizzico di abbandono spericolato che può venire solo da quel luogo magico in cui arriviamo sul palco insieme a voi, il pubblico. Speriamo che vi piaccia ascoltarlo tanto quanto noi ci siamo divertiti a eseguirlo.
Questo album live conferma il ruolo di questa band nella conservazione di un genere che ha dato il suo meglio in decenni passati e sembra non avere più presa sui giovani almeno nel mainstream, ma ha, come dimostrato dalle date tutte sold-out di quest’album, ancora un solido seguito. Da avere sullo scaffale o in playlist per chi ancora ama il Rock.
Ve li siete persi live nelle loro precedenti incursioni in terra italica? Nessun problema, saranno di nuovo in Italia in estate: il 9 luglio a Cinisello Balsamo, Comfort Festival®, il 10 luglio a Cesena, acieloaperto Festival.
Articolo di Nicola Rovetta
Tutti i nostri articoli sui Dirty Honey: https://www.rocknation.it/?s=dirty+honey
Track list “Mayhem and Revelry Live”:
01. Won’t Take Me Alive
02. California Dreamin’
03. Heartbreaker
04. Dirty Mind
05. Tied Up
06. Coming Home
07. Another Last Time
08. Rolling 7’s
09. Can’t Find The Brakes
10. Satisfied
11. Roam
12. The Wire
13. Don’t Put Out The Fire
14. Scars
15. When I’m Gone
16. You Make It All Right
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