Fatemi un favore: appena avrete questo disco fra le mani (in streaming, in digitale, in formato fisico) andate subito ad ascoltare la traccia 8 dell’album, la splendida “The Grand Optimist”. Se non vi emozionerete significa o che siete senza speranza o che semplicemente le atmosfere indie-folk di Garrett Kato non fanno per voi, e qualsiasi cosa leggerete in queste righe non vi riguarda.
Altrimenti, vi ho spoilerato che l’episodio migliore di “Small Town RItuals”, quarto album del cantautore canadese (ma australiano di adozione) Garrett Kato fuori su Nettwerk Music il 17 giugno 2022, è proprio l’ultima traccia inedita del disco prima della conclusiva ed ennesima cover di “Time After Time” di Cindy Lauper (e spero che Garrett non si offenda se aggiungo l’aggettivo superflua). Un disco piuttosto corto, appena 29 minuti e spiccioli per 9 canzoni, che se come limite ha quello di non essere originalissimo ha come gran merito di avere una produzione piuttosto asciutta e omogenea, oltre che una scrittura solida che a volte può ricordare il connazionale Barzin.
Le canzoni sono tutte costruite intorno alla voce perfetta di Kato e alla sua acustica, con la pedal steel guitar a monopolizzare gli arrangiamenti e una sobria ma precisa sezione ritmica a dare profondità ai brani, soprattutto nella potenziale hit “Secrets” o nell’iniziale “Drugstore houses”, due canzoni fra le più radiofoniche dell’intero lavoro. Insomma, un disco onesto e sincero, dai testi introspettivi ed evocativi e dalle atmosfere intriganti che sicuramente risulta affascinante anche se non entrerà nella lista dei capolavori. Ma a un ragazzo che scrive So they say it’s a shame / Things they come and go away / And I’ve been trying to change / But I always make mistakes qualche ascolto è necessario darglielo.
Articolo di Michele Faliani
Tracklist “Small Town RItuals”
- Drugstore Houses
- Telephone
- With You
- Disappearing Light
- One and Only
- Secrets
- Rearview Mirror
- The Grand Optimist
- Time After Time