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IKITAN “Shaping The Chaos”

Composizione fuori dal comune, soprattutto all’interno della scena rock italiana

I Tool italiani? Forse è riduttivo per gli IKITAN, power trio genovese alle prese con una base metal, lunghe incursioni prog e un viaggio sonoro post-rock estremamente moderno. “Shaping The Chaos” – questo il titolo dell’album di debutto dei nostri – ha visto la luce il 7 marzo. Distribuito dalla Taxi Driver Records, è composto da 9 brani con chitarre sognanti e calde, ma soprattutto, da un basso costantemente presente e articolato e da una batteria martellante a tenere un tempi ossessivi.

Proprio l’apertura di “Chicxulub” ci porta dritto nel magma sonoro di “Lateralus” ma qui non c’è la voce di Maynard, c’è bensì il basso cavernoso e potente di Frik Et, il quale sarà il protagonista indiscusso del groove di tutto l’album. Il disco non da respiro, è continua inesorabile nelle seguenti “Lahar” e “Darvaza” (già uscito nel 2021) con la chitarra di Luca Nasciuti sempre più presente, alle prese con riff metal e virtuosismi prog. Gli sprazzi alternative metal di “Sailing Stones” mostrano un ottima capacità tecnica contraddistinto da un crescente nervosismo sonoro che sfocia in un apprezzabile solo, mentre il viaggio sonoro di “Natron” è una lunga e ansiosa silhouette di 10 minuti ideale per lunghi viaggi in auto, caratterizzato dall’ottima presenza del violino di Roberto Izzo. Una chicca per il genere.

Si continua con il crescente “Bung Fai Phaya Nak” e la più sognante “Brinicle” che non fanno altro che confermare il suono dei nostri. La batteria di Enrico Meloni detta legge. Momenti più caldi e meno nevrotici in “Blood Falls” facendolo risultare – a mio avviso – il brano più interessante dell’album. Per ultimo, la fangosa “52Hz Whale” che termina con un rumore profondo a chiudere il sipario di un disco estremamente interessante che non lascia respiro.

“Shaping The Chaos”, al di là delle varie influenze, mostra una composizione fuori dal comune, soprattutto all’interno della scena rock italiana. Un disco capace di far viaggiare, angosciare e mettere pressioni allo stesso tempo. Manca la voce – a mio parere alcune parti ne avrebbero avuto bisogno – audace scelta e a volte l’audacia paga. Buon ascolto.

Articolo di Giulio Ardau

Track list “Shaping The Chaos”

  1. Chicxulub
  2. Lahar
  3. Darvaza
  4. Sailing Stones
  5. Natron
  6. Bung Fai Phaya Nak
  7. Brinicle
  8. Blood Falls
  9. 52Hz Whale

Line up IKITAN: Luca Nasciuti chitarre / Frik Et basso / Enrico Meloni batteria e cowbell / Olmo Manzano percussioni su “Natron” / Roberto Izzo violino su “Natron”

IKITAN online:
Sito web: https://ikitanband.com/
YouTube: https://www.youtube.com/channel/UCTv6dWcuMEavNYydU6-LwZA?cbrd=1

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