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Jacopo Martini “Canzoni”

Quadri impressionisti di sincera intimità e ricerca musicale, minimalismo casalingo che apre sonorità pronte per un universo internazionale

Dalle note di apertura, “Canzoni” di Jacopo Martini di Zefiro Records / Island Records – Universal Music Italia ti lancia un avvertimento: fermati e ascolta, qua niente è scontato. Jacopo Planet ha alle spalle una già lunga esperienza internazionale con un sound più leggero e pop, anche se già con approccio cantautorale e una vena di ironia che mantiene. Oggi scrive il suo manifesto e lo firma Jacopo Martini, con il nome che ha all’anagrafe, e dichiara nella nostra intervista che sarà definitivo, perché siamo arrivati all’essenza vera. E anche la musica lo dichiara, registrata per lo più in casa ei con l’aiuto di pochi collaboratori fidati, con la consapevolezza che questo ep potrebbe avere pochi ascoltatori che realmente lo capiscono. 

Io ci ho provato, e vi racconto l’esperienza. Dalle prime note ci accorgiamo di due cose: di quanto è preparato vocalmente e musicalmente Jacopo, e di quanto chiare sono le sue idee su quanto poco glie ne frega di compiacere il mercato musicale e l’algoritmo. “Cantare e bere” è meno di un minuto di canto da bar sublimato con il contributo del Coro delle donne di Magliano che lo rendono etereo portandolo vicino alla sigla di un film di Monicelli con l’accompagnamento strumentale invece di un film di Fellini. 

Dopo questa dichiarazione di intenti, l’album ti conquista perché vuoi sapere come si va avanti e ti trovi la voce calda e precisa di Jacopo che canta un brano alla Mina anni Settanta, con escursioni in falsetto e skit ante litteram. Dopo la sofisticata malinconia di “Mille Bugie”, percussioni alla Tom Waits ci portano in un mood più sensuale de “L’invidia” fino a “Gloria”, brano chiave dell’album a mio parere emblematico della maturità artistica dell’autore, in bilico fra l’ironia del testo e l’intensità dell’esecuzione, un non nascosto omaggio a Van Morrison nel titolo e nello stile. 

Come il resto dell’album, manifesta una libertà ritmica, stilistica e sonora che è aria pura da respirare e apre un’altra porta sul mondo autentico ed espressivo di questo artista. “Polmonite” si accende di un ritmo quasi Tex-Mex anche se con riferimenti all’ipocondria e prepara il momento più lirico dell’album, quello da pelle d’oca di “Maremma amara”, in cui Jacopo non rinuncia ai giochi di parole, anche se il cassetto che è stato svuotato per esprimere questo quadro impressionista in dialetto toscano è sicuramente uno di quelli pieni di emozioni intime, e con la sua chitarra sotto le note in falsetto Jacopo ci lascia a chiederci se è tutto qui o se ci sarà un seguito a questo album fotografico di espressione autentica e sincera e soprattutto originale musicalmente, nel suo minimalismo che diventa un universo.

Articolo di Nicola Rovetta

Track list “Canzoni”
1. Cantare e bere
2. Mille bugie
3. L’invidia
4. Gloria
5. Polmonite
6. Maremma amara

Jacopo Martini online:
Instagram: https://www.instagram.com/jacopomartini__/

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