Accolta con grande clamore dopo una spasmodica e lunga attesa, Julie Christmas è tornata il 14 giugno con “Ridiculous and Full of Blood”, un nuovo, unico, squilibrato e scioccante album firmato Red Creek. Leader dei Made Out Of Babies e Battle of Mice, la cantante americana ha già pubblicato un disco solista nel 2010, “The Bad Wife”, e ha collaborato con i Cult of Luna nell’album “Mariner” del 2016. Dopo diversi anni, Christmas torna a sorprenderci con un album carico di introspezione.
Julie Christmas è uno di quei talenti che recensisco con entusiasmo, perché rappresentano un’opportunità rara, e questo disco è la prova del suo valore. “Ridiculous and Full of Blood” esplora un’atmosfera apocalittica, disturbante, accompagnata da un canto irrefrenabile che esprime tutta l’esuberanza di Julie Christmas. La cantante alterna il perfetto controllo della propria voce a momenti convulsi, questi ultimi preponderanti all’interno dell’album: è qui che la cantante si esprime in tutta la sua autenticità, buttando fuori tutto ciò che ha da dire, con l’urgenza di chi ha bisogno di urlare. Lo stile vocale di Christmas può sembrare eccessivo o forzato, ma viene elevato a un grado artistico assolutamente geniale e autentico, grazie anche alla parte strumentale ricercata e mai banale. D’altronde il disco vanta collaborazioni con musicisti del calibro di Johannes Persson, leader dei Cult of Luna con cui Christmas ha già collaborato in passato, e del batterista degli Spotlight Chris Enriquez.
Nella sua eccentricità l’album riflette una sensibilità travolgente, creando un prodotto emotivamente impegnativo con un sound carico di sperimentazioni, pur restando nella cornice del Post-Metal. “Supernatural”, il primo singolo dell’album, viaggia su binari Alternative Rock, in un’atmosfera eterea, come se si fosse sospesi nel vuoto. Lo scenario epico e apocalittico è il filo conduttore di tutto l’album; la voce di Julie Christmas è un naufragio in un mare in tempesta. Brani come “Thin Skin”, che con i ritmi dispari e le chitarre distorte ci regala un ascolto incredibilmente raffinato e non scontato, creano un’atmosfera sonora inebriante. La composizione dei brani è ben pensata e strutturata, i testi sono scritti magistralmente, tutti elementi che rendono indubbia la qualità dell’album. Ballate come “The Lighthouse”, apparentemente più docili, non alleggeriscono la tetraggine e la cupezza del disco. Uno dei brani più interessanti è “Blast”, ritmicamente e melodicamente avanguardistico, non scontato e a prova di headbanging.
“Ridiculous and Full of Blood” è indubbiamente un album spiazzante e devo ammettere che al primo ascolto non mi aveva colpito particolarmente. Pur avendone intuito la potenzialità non ero riuscita a interiorizzarlo completamente, ma dopo due o tre ascolti mi è arrivato, forte come un fulmine a ciel sereno. È un’opera che richiede tempo per essere apprezzata a pieno. È un’esperienza sonora che inizialmente può disorientare, ma che con ogni ascolto svela nuovi strati di complessità. Dopo averci fatto attendere diversi anni per questo disco, Julie Christmas si conferma un’artista straordinaria, capace di trasformare il caos in arte.
Articolo di Marta Mazzeo
Tracklist “Ridiculous and Full of Blood”:
- Not Enough
- Supernatural
- The Ash
- Thin Skin
- End of the World
- Silver Dollars
- Kids
- The Lighthouse
- Blast
- Seven Days
Lineup Julie Christmas: Julie Christmas voce / Chris Enriquez batteria e percussioni / Johannes Persson chitarre / Tom Tierney tastiera e sintetizzatori / Andrew Schneider basso
Julie Christmas online:
Instagram: https://www.instagram.com/julie_christmas_official/