07/10/2024

Rotting Christ / Borknagar, Bologna

07/10/2024

Valley Of The Sun, Zero Branco (TV)

07/10/2024

Napstamind, Roma

08/10/2024

Robert Plant presents Saving Grace feat. Suzi Dian, Bari

09/10/2024

Robert Plant presents Saving Grace feat. Suzi Dian, Napoli

09/10/2024

Ludovico Einaudi, Torino

09/10/2024

Steve Auschildt, Bologna

09/10/2024

Discoverland, Campobasso

10/10/2024

Ludovico Einaudi, Firenze

10/10/2024

Discoverland, Roma

10/10/2024

Reb Beach & The Bad Boys, Bergamo

11/10/2024

Robert Plant presents Saving Grace feat. Suzi Dian, Roma

Agenda

Scopri tutti

Keys “The Grand Seduction”

Prog variegato che evolve in Adult Oriented Rock di pregevole fattura

Fuori dal 19 luglio per Escape Music “The Grand Seduction”, il nuovo full lenght dei Keys; per chi ha apprezzato sino dai lontani ’70 l’espansione pioneristica delle tastiere nel Rock si tratta di un album assolutamente da non perdere. Questa band particolarissima mette al centro del proprio sound le tastiere e i sintetizzatori – da qui il nome della band – servendosi delle loro infinite potenzialità per ricreare i suoni di tutti gli altri strumenti.

Artefice dei Keys è Mark Mangold, già mitico tastierista dei Touch e artista di spicco del periodo aureo del prog, che ha portato avanti una sua brillante idea concepita nel periodo pandemico concretizzandola nel 2022 con il primo disco “When Shadows Fall”. Insieme a Jake E, grintoso vocalist dei Cyhra, il guru del drumming Alex Landemburg dei Kamelot e una serie di strumentisti ospiti, ecco ora il secondo album che conferma le promesse insite nel titolo per la sua maestosità seducente.

Il caratteristico marchio di fabbrica di Mangold, un Prog variegato che evolve in Adult Oriented Rock di pregevole fattura, si traduce in dieci brani capaci di coniugare egregiamente una miscellanea di Hard Rock e Pop elettronico dalle linee melodiche seducenti. Ciò si intuisce sino dalla pirotecnica title track “Grand Seduction” e la successiva “All I Need”, trascinanti cavalcate, che esibiscono immediatamente un effluvio di tastiere e synth che emulano riff e assoli delle chitarre. Le ampie sezioni strumentali ci fanno apprezzare la maestria di Mark Mangold, abilissimo a ricreare le sensazioni di una classica formazione rock. Allo stesso tempo si esalta anche il timbro del cantante, la cui estensione vocale è degna del Power Metal più vertiginoso, pur dimostrando ottima attitudine anche nell’adattarsi alle tonalità più delicate.

La track list corre quasi sempre ad alte velocità, ma si riserva anche qualche pausa in brani dai ritmi più dilatati come “Shiining Sails”, dove la voce di Jake E interpreta splendidamente un pezzo di notevole spessore, o come la conclusiva “The World is Ours”, un brano dal sapore autunnale destinato certamente a divenire hit radiofonica grazie anche al suo finale da brividi.

Il Prog, quello più genuino, trova spazio nell’ossatura di “Switchblade”, dove un tappeto drappeggiato da tastiere sfila sotto la linea vocale mentre il Moog si erge su tonalità quasi orchestrali. In “Vortex” va invece in scena qualcosa di simile a un classico Power Metal con le batterie veloci che creano davvero un vortice sonoro intorno alla voce di Jake E ispiratissima sui climi epici della melodia. Il percorso prosegue con la ritmica cadenzata di “Skin And Bones” e con i momenti più intimisti di “Turn to Dust”, una ballata in perfetto stile pop e sfumature adult oriented rock, prima che i climi tornino a riempirsi di solennità e dinamismo in “Crazy Town”, mini-suite nella quale le tastiere ricreano talora suoni simil Mellotron. 

Di forte impatto anche la misteriosa copertina: la “grande seduzione” personificata in una scultorea intelligenza robotica con la testa rivolta a sognare (o a ricordare) chissà quali mondi azzurri aldilà dei suoi labirintici circuiti. In questa potente immagine risiede l’antico dilemma dell’intelletto portato da sempre e per sempre a desiderare ciò che non ha. In un futuro prossimo, dove l’inebriante corsa del progresso tecnologico avrà portato l’uomo a credere di poter creare stupefacenti menti pensanti alternative, sarebbe curioso scoprire che queste avanguardie cerebrali possano volgere la propria meditazione all’indietro verso ciò che è antico.

In attesa di contemplare le mirabolanti attrazioni che saranno create negli universi che verranno, i Keys hanno provato a trasmettere una musica che superando i canoni di genere classico e trasferendo tutta la ricchezza del rock in un metodo di lavoro fuori dagli schemi, ci proietta in una prospettiva di futuro molto interessante che può senz’altro affascinare e ispirare il pubblico del presente. Perché dopotutto è dalle schegge divergenti che nascono le idee che cambiano il mondo.

Articolo di Carlo Giorgetti

Track list “The Grand Seduction”:

  1. Grand Seduction
  2. All I Need
  3. Shiining Sails
  4. Switchblade
  5. Vortex
  6. Skin and Bones
  7. Turn to Dust
  8. Crazy Town
  9. Thought We Had Forever
  10. The World is Ours

Line up Keys: Jake E voce, cori / Mark Mangold tastiere, sintetizzatori / Alex Landenburg batteria, percussioni Special guests: Adde Larsson batteria / Irwan Fabrien tastiere, riproduzione suoni chitarre / Emanuel Bagge tastiere, cori

Keys Online:
Facebook https://www.facebook.com/Keysband/

© Riproduzione vietata

Iscriviti alla newsletter

Condividi il post!