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Lambrini Girls “Who Let The Dogs Out”

La loro esuberanza è autentica, la loro musica è un’esplosione di disagio giovanile

La girl band rivelazione del nuovo anno, Lambrini Girls, ha pubblicato il 10 gennaio per City Slang il suo album di debutto, “Who Let The Dogs Out”. Il duo di Brighton, composto dalla cantante e chitarrista Phoebe Lunny e dalla bassista Lilly Maciera, aveva già attirato l’attenzione con l’EP “You’re Welcome” nel 2023, ma con questo primo album ha raggiunto vette ancora più alte, ponendo radici più profonde nella costruzione del proprio sound e identità musicale. Il disco, che ha destato un forte interesse, segna una tappa fondamentale nella loro carriera, consolidando un percorso iniziato nel 2022 con una serie di singoli ed EP e culminato ora in un’opera completa di undici tracce.

Le Lambrini Girls sono una sorta di versione femminile dei primi IDLES, che incarnano il post-punk inglese con uno stile diretto e incisivo, in cui le voci sono spesso gridate, così come il punk insegna. La strumentazione essenziale – chitarra, basso e batteria – è tutto quello che serve, è straordinariamente efficace senza particolari fronzoli.

I testi sono espliciti e provocatori, sono un manifesto contro il sistema, il patriarcato e le ingiustizie sociali, intrecciano anarchia e attivismo femminista, sfogando la frustrazione delle problematiche dei tempi moderni. Ogni traccia è una denuncia mirata, a partire dalla critica agli abusi della polizia di “Bad Apple”, passando per la misoginia e molestie sul lavoro di “Company Culture”, per la mascolinità tossica di “Big Dick Energy”, fino al nepotismo di “Fithy Rich Nepo Baby”. Lo stile vocale di Phoebe Lunny, quasi del tutto parlato, arriva come un pugno dritto in faccia ed esprime il punto in modo particolarmente convincente, senza lasciare spazio a fraintendimenti.

Nonostante il linguaggio crudo e cinico, i testi si distinguono per un’ironia dissacrante, come quello di “Nothing Tastes As Good As It Feels”, una canzone sui disturbi alimentari, che si conclude con la frase “Kate Moss ruined my life, let me eat carbs”. Un approccio irriverente alla protesta e all’attivismo sociale, che mette in evidenza i problemi e i soprusi che oggi si è costretti a subire, ma in chiave ironica, riuscendo spesso a strappare un amaro sorriso.

In questo album non c’è timidezza, il duo sfoga tutto ciò che ha dentro con un sound che le rappresenta alla perfezione, risultando assolutamente credibili. La loro esuberanza è autentica, la loro musica è un’esplosione di disagio giovanile che sembra fare da colonna sonora tanto a una rissa da bar quanto a una manifestazione femminista. La corazza dura che sembra proteggerle nasconde al suo interno frustrazioni e debolezze, un’emotività che viene fuori in forma di rabbia, ma che è segno di una forte sensibilità. Quello che sembra tutto tranne che un debut album si rivela un manifesto, un inno di chi, nel totale disorientamento che caratterizza i tempi attuali, vuole trovare una via di fuga. Con “Who Let The Dogs Out”, le Lambrini Girls prendono un megafono e parlano per una generazione, gridando quello che molti di noi non hanno mai avuto il coraggio di dire.

Articolo di Marta Mazzeo

Track list “Who Let The Dogs Out”

  1. Bad Apple
  2. Company Culture
  3. Big Dick Energy
  4. No Homo
  5. Nothing Tastes As Good As It Feels
  6. You’re Not From Around Here
  7. Scarcity Is Fake (communist propaganda)
  8. Filthy Rich Nepo Baby
  9. Special Different
  10. Love
  11. Cuntology 101

Lineup Lambrini Girls: Phoebe Lunny voce e chitarra / Lilly Maciera basso

Lambrini Girls online:
Instagram: https://www.instagram.com/lambrinigirlz/
Facebook: https://www.facebook.com/LambriniGirlsband/

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