Fuori il 24 ottobre, “The End” è il terzo capitolo dell’avventura musicale del progetto Mammoth, scritto e interamente suonato e cantato da Wolfgang Van Halen con la produzione di Michael “Elvis” Baskett. Musicista sicuramente talentuoso (tirate pure in ballo il dna), Wolfgang prosegue il suo percorso di produzione all’interno dello studio di famiglia 5150, attingendo primariamente al suo bagaglio tecnico, multi strumentista dotato che può permettersi di fare a meno di batteristi, bassisti e ovviamente chitarristi.
Lo stile è quello dei precedenti lavori, un Hard Rock sicuramente tecnico ma comunque non incline al funambolismo strumentale fine a se stesso, bensì indirizzato principalmente verso un approccio melodico dove il groove, l’assolo, il break strumentale sono comunque al servizio della canzone. Van Halen non si preoccupa di usare passaggi o riff che possano suonare già sentiti se questi risultano esse funzionali al brano; è il caso della martellante title track, un vero festival di tapping e hammer on, o delle seguenti “Same Old Song” e “The Spell”, mentre invece l’iniziale “One of a Kind” risulta essere una delle tracce più fresche e personali dell’intero lavoro.
Molto buona la selvaggia “I Really Wanna” che precede quel vero salto negli anni ’90 che è “Happy”, canzone piuttosto cupa ma decisamente bella, con un altro ritornello che vi farà pensare a qualcosa di già sentito ma che vi piacerà fottutamente. Le accattivanti e un po’ paracule “Better Off” e “Something New” ci accompagnano verso la fine di un album che si chiude con “Selfish”, probabilmente l’unico brano un po’ sottotono, e la positiva “All In Good Time”.

Dieci tracce per una durata inferiore ai quaranta minuti, album perfetto sotto questo punto di vista, con una scrittura qualitativamente medio alta; forse l’unica riflessione che mi sento di fare è che un eventuale apporto, anche parziale, da parte di qualche musicista esterno, potrebbe – e dico forse potrebbe -, aver arricchito e ampliato lo spettro stilistico e dato nuovi spunti ispirativi a livello di melodie e arrangiamenti. Detto questo, “The End” è un album ottimo e il buon Wolfgang Van Halen sta evidentemente tirando fuori tutto se stesso in queste tracce e per il momento tutto questo ci piace molto.
Articolo di Andrea Bartolini
Track list “The End”
- One Of A Kind
- The End
- Same Old Song
- The Spell
- I Really Wanna
- Happy
- Better Off
- Something New
- Selfish
- All In Good Time
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