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Neoprimitivi “Orgia Mistero”  

Non è un debutto qualsiasi. È una provocazione calibrata, un lavoro che non teme di disorientare

“Orgia Mistero” dei Neoprimitivi, pubblicato il 28 marzo per 42 Records, è un’espressione coraggiosa che sembra rifiutare qualunque compromesso con la prevedibilità. Un debutto che suona come una sfida lanciata all’intero panorama musicale italiano, costretto troppo spesso a ripiegare su strutture logore e modalità di fruizione istantanea.

I Neoprimitivi costruiscono il proprio linguaggio partendo da un’urgenza creativa quasi palpabile, trasformando ogni frammento in un discorso coerente e insieme disorientante. L’album è dominato da “Sul Globo d’Argento”, una suite di ventuno minuti articolata in cinque movimenti, ognuno dei quali esplora tensioni e rilassamenti senza mai concedersi completamente all’ascoltatore. C’è un’eleganza asimmetrica, una costruzione deliberatamente instabile che trascina e respinge con uguale intensità.

È una composizione che scardina i limiti del formato tradizionale, privilegiando una libertà espressiva che non ammette cedimenti. I Neoprimitivi agiscono come esploratori, sondando l’imprevedibilità attraverso modulazioni Krautrock, derive Noise e incursioni psichedeliche. Ogni elemento sembra collidere con l’altro, ma la collisione stessa diventa principio generativo.

“Artificiali” e “La Teiera Nera” consolidano un’estetica che non lascia nulla al caso. C’è una sapienza nel maneggiare i generi che non scade mai nel manierismo. Le atmosfere elettroniche e i richiami Folk vengono dosati con misura e con un’ironia sottile, mentre “Naturlich” chiude il disco con un’intuizione più rarefatta, lasciando emergere un minimalismo che suona come l’eco di un’introspezione profonda. L’idea di fondo è chiara: i Neoprimitivi non cercano la bellezza addomesticata né la sperimentazione fine a sé stessa. Piuttosto, costruiscono un percorso attraverso strappi e ricomposizioni, mantenendo un equilibrio precario che si fa cifra stilistica. Un procedimento che non teme l’ambiguità e anzi la coltiva, con quella sfrontatezza che appartiene solo agli artisti capaci di guardare oltre la superficie.

“Orgia Mistero” è un lavoro che impone attenzione, non concede nulla al consumatore distratto e riluttante a mettersi in discussione. È un atto di espressione pura, vissuto nella sua totalità come un’esperienza che richiede immersione e partecipazione. È un disco che non si limita a mostrarsi, ma che chiede di essere compreso, sezionato e, infine, vissuto. C’è qualcosa di ancestrale e insieme innovativo nel modo in cui i Neoprimitivi affrontano il proprio progetto. Non si limitano a produrre tracce, ma creano strutture aperte, capaci di evolversi e mutare a ogni nuovo ascolto. Ciò che ne risulta è un’opera volutamente indefinita, un gioco di equilibri fragili che riesce a essere preciso proprio nella sua apparente disorganicità.

“Orgia Mistero” non è un debutto qualsiasi. È una provocazione calibrata, un lavoro che non teme di disorientare. Ed è in questo rifiuto della semplicità che si coglie la sua grandezza: un’opera che osa cercare nel caos la propria coerenza.

Articolo di Silvia Ravenda

Track list “Orgia Mistero”

  1. Sul globo d’argento
  2. Artificiali
  3. La teiera nera
  4. Naturlich

Neoprimitivi online:
Instagram: https://www.instagram.com/neoprimitivi/

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