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Nervi “E poi svegliarsi presto”

Canzoni pop notturne, esplicitamente nichiliste, ma intrise anche di ironia, come non se ne sentono più da tempo

Il Pop notturno di Nervi ci invita a camminare nei vicoli più scuri della nostra città un attimo prima che il sole torni a illuminare le strade. Elia Rinaldi, in arte Nervi, lo descrive come il suo debutto anche se nel 2021 era già uscito “Un Tipo Timido” (la nostra recensione) contenente 8 brani. “E Poi Svegliarsi Presto” – fuori il 29 novembre per Pioggia Rossa Dischi – è una collezione di 11 canzoni notturne, esplicitamente nichiliste, ma intrise anche di ironia, canzoni pop come non se ne sentono più da tempo, in cui verità e finzione flirtano continuamente, rincorrendosi vorticosamente come Piero e Francesca nell’Inferno Dantesco.

“Quanto è difficile amarsi in una grande città” aspira a Battisti rifuggendo i testi di Mogol, preferendo la crudezza del linguaggio di strada e le metafore ardite che rendono “Forse siamo troppo magri” una delle migliori canzoni d’addio degli ultimi anni. Ancora una volta Nervi gioca con le influenze e con il passato, non solo quello italiano, citando Lou Reed ne “La vita dei sogni”, i CCCP in “Sto male” o il grande Bowie – ma anche i Procol Harum negli accordi – in “Lady Tristesse” non perdendo un oncia di originalità.

Come Lucio Corsi, Nervi riesce a essere contemporaneo sfuggendo le opprimenti regole di mercato e offrendo se stesso, con tutte le sue influenze e incongruenze: la frivola “Bevi troppo” così insopportabilmente “vuota” da diventare irresistibilmente contagiosa proprio come un jingle televisivo. Molto meglio le confessioni da falso diario liceale di “Ciò che non uccide ferisce”, che sembra una sceneggiatura di un corto di sicuro successo.

Pur con qualche cedimento estetico – l’auto tune su “Non ho sete” per esempio che sembra più un compromesso con le esigenze di mercato piuttosto che una scelta artistica – Nervi sembra che abbia fatto pace con il suo passato, quello che non cita mai nelle sue biografie, ossia il suo primo gruppo Finister, riuscendo finalmente ad accettare le molteplici sfaccettature della sua identità musicale che non può e non deve, questo lo aggiungo io, cedere alle lusinghe della notorietà becera da Pop vuoto e sterile che siamo costretti ad ascoltare ogni giorno, ma aspirare a qualcosa di più nobile nutrendosi della sua curiosità e sensibilità.

Articolo di Iacopo Meille

Track list “E Poi Svegliarsi Presto”

1. La Vita Dei Sogni
2. La Noia Mortale
3. Quanto è Difficile Amarsi in una Grande Città
4. Forse Siamo Troppo Magri
5. STOMALE
6. Lady Tristesse
7. Ciò Che Non Uccide Ferisce
8 Bevi Troppo
9. Blues Del Nove7
10. Non Ho Sete
11. E Poi Svegliarsi Presto feat. Juma


Line up Elia Rinaldi voci, organo, chitarre, synth, basso/ Andrea Cian chitarre, sax/ Elia Ciuffini batteria / Guests Marco Carnesecchi chitarre/Giulio Vannuzzi voci, basso, coro/Francesca Contrino, coro/Tommaso Carlà basso/Lucido (Lucio Tronti) voci/Tommaso Brandini pianoforte, synth/Samuele Cangi fx, pianoforte

Instagram: https://www.instagram.com/nervielia/

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