“Altitudine” è il secondo album dei capitolini Novagorica, uscito lo scorso 7 marzo per Through The Void Records, undici tracce belle intense di Alternative Rock. Ma prima di infilare le cuffie e farmi investire dalle note, lasciate che vi presenti brevemente questo gruppo. Nati nel 2019, i Novagorica hanno iniziato col botto: “Starò Bene”, il loro primo singolo, finisce dritto nella colonna sonora della serie tv “Oltre la Soglia”. Non male come biglietto da visita, eh? Da lì il primo album “Lacrime e Preghiere” e via, tour a tappeto, aprendo per nomi del calibro di Cristiano Godano e Assalti Frontali. Anzi, è proprio in questo tour che nascono le nuove canzoni.
Ma torniamo al presente, perché è di “Altitudine” che stiamo parlando. Premo play. La prima traccia è “Piromani”: mi piace già dopo pochi secondi. Belle atmosfere, e si percepisce subito una certa stoffa negli arrangiamenti, per nulla scontati. Mi colpisce molto la voce di Giulio Ronzoni, autore anche della quasi totalità dei testi: graffiata, ma senza esagerare, e molto naturale nel complesso. Si prosegue con “Carne e Saliva”, ed ecco che si cambia un po’. Il pezzo inizia ad abbracciare aspetti più melodici, pur mantenendo sonorità originali — fanno pur sempre Alternative Rock — e soprattutto una scrittura a tratti molto cruda, che si contrappone a passaggi melodici: una sorta di ossimoro in musica.
I testi? Un viaggio nel lato più emotivo dell’essere umano. C’è amore e c’è odio, ma anche orgasmi, solitudine, rabbia… quella rabbia che ti fa scrivere canzoni invece di dare un pugno sul muro. E arriviamo così a “Le Ore Piccole” e capisco che questo pezzo finirà dritto nelle playlist di chiunque abbia mai vissuto una notte troppo lunga. O troppo corta? Boh, dipende dalle vostre abitudini notturne. Radiofonico? Sì. Ma nel senso migliore del termine.
E poi arriva “Nakba”. Qui cambia tutto. Cambia il tono, cambiano le intenzioni. Il pezzo ti agguanta per il collo e ti racconta l’esodo palestinese del 1948: roba pesante, purtroppo attualissima, infuocata. Il cantato diventa rabbioso come un manifesto, e dentro ci senti la storia, la politica, il sangue. Chiude “Altitudine”, la title track. Mette il punto, ma lo fa con una dolcezza dolorosa. Ascolti parole come Cerco un’altitudine / qualcosa che mi renda vivo / ma non c’è speranza e non c’è stupore, e ti ritrovi lì, con le cuffie ancora indossate e un mezzo nodo alla gola.
Mi è piaciuto “Altitudine”? In verità, in verità vi dico: sì! È come un ponte sospeso tra il rock alternativo più ruvido e quello italiano più melodico, ma senza mai inciampare nel facile, nel già sentito, nel “carino, questo brano”. Quindi? State ancora lì a pensarci? Mollate tutto e ascoltate questo disco.
Articolo di Daniele Bianchini
Track list “Altitudine”
- Piromani
- Carne e saliva
- La prima volta
- Cannibali
- Le ore piccole
- Occasioni perse
- Le formiche
- Ottobre
- Nakba
- Peggiore
- Altitudine
Line up Novagorica: Giulio Ronzoni voce e chitarra / Simone D’Andrea basso / Andrea Graziosi batteria / Mario Romano chitarra / Giuseppe Taccini chitarra.
Novagorica online:
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