A tre anni di distanza dal primo album Vince Pastano & Noisebreakers tornano con “Nocturnal”, uscito nel mese di febbraio del 2025 e presentato con un mini tour che avrà seguito in autunno (il nostro report). Un lavoro self-published che soddisfa sotto tutti i punti di vista. Si tratta di 13 tracce dove il chitarrista pugliese non risparmia emozioni di diversa natura all’ascoltatore. Un suono maturo, che si sviluppa in brani che spaziano fra i generi, senza però dare l’impressione di ascoltare una semplice summa o miscellanea variegata di canzoni. C’è infatti una coerenza sonora che lega questo disco, dove Pastano è accompagnato alla voce da Tony Farina, che fanno di “Nocturnal” un lavoro decisamente migliore del già buon disco d’esordio di questa formazione.
Il titolo detta la linea, ed è chiaro già dalla prima traccia, “Darkest Night”, che la notte è il mondo e il mood sonoro che Pastano andrà a raccontarci. D’altronde, chi meglio di un musicista può dire la sua sulla notte, territorio che gli artisti delle sette note conoscono molto bene. Non si tratta però di un disco cupo, e tanto meno a tinte forti. Anzi, semmai è l’esatto contrario. Le prime cinque tracce stupiscono, soprattutto per chi ha ancora ben chiaro nelle orecchie il primo disco (la nostra recensione), e il tour che ne era seguito (il nostro report).

“Darkest Night” e “Red Pain Novel” sono brani che, a un primo ascolto, non ti aspetti, dove la chitarra acustica fa da padrone. In particolare modo “Darkest Night” sembra introdurci in un concept Prog (penso ai Moongarden) più che a un disco dalle radici rock/blues, sonorità più consone ai Noisebreakers. Non che quei suoni siano assenti, dato che si ritrovano in brani come “There Ain’t No Love” o “Black Hearted Woman”, fino ad arrivare all’acida e secca “Lord Pray For Me”, una delle tracce più intense e belle di questo lavoro, ma è altrettanto vero che “Nocturnal” si muove su altipiani sonori diversi. Se alla fine si vuol trovare una sintesi, dopo molti ascolti, perché va detto che si tratta di un album che è davvero un piacere far girare sul proprio impianto (altro modo non c’è per sentirlo, dato che è disponibile solo in supporto fisico, e non lo troverete online), di certo c’è che questo disco è meno spigoloso perché più introspettivo e intimo. Tradotto, le trame morbide delle chitarre di Pastano sono dominanti.
Non mancano brani accesi, come “Love me no more”, che rimanda a mood e mondo sonori a tinte Noise e New Noise, o l’intensa “Pretty Mama”, brano che, in chiusura, sembra far uscire l’ascoltatore a riveder le stelle, e che riporta la band sulle tracce del recente passato. Non va neppure scordato “Lou”, brano debitore al mondo sonoro del Blues, con un’ottima alchimia sonora. Tutte le altre tracce, dunque, sono pezzi più intimi, con suoni lirici e di ampio respiro, come nel caso di “On The Run”, uno dei brani che si radica subito nell’anima di chi ama ascoltare la musica di notte. Pastano e Farina, e con loro Matozza e Barani, licenziano insomma un album bello, che dà piena soddisfazione perché non guarda in faccia a niente a nessuno, non segue mode, e non cerca il plauso del pubblico mainstream.
“Nocturnal” è un disco che va cercato e trovato, che vuole essere apprezzato da chi ama trovare musica eccellente non in modo semplice e banale. Come di notte si cercano i locali per ascoltare buona musica, così questo album esige sforzi e dedizione, perché deve essere trovato (viene venduto solo ai concerti) e deve essere ascoltato come un corpo unico e coerente che racconta la notte, con le sue visioni, i suoi personaggi e le sue peculiarità. Il tutto con un mix di sonorità variegate capaci di non far inquadrare e ridurre in un solo genere questo lavoro.
Vince Pastano con la sua band ha realizzato davvero un bell’album che è un piacere ascoltare dall’inizio alla fine. E una volta arrivati qui, non resta che farlo ripartire di nuovo, e di continuo.
Articolo di Luca Cremonesi
Track list “Nocturnal”
- Darkest Night
- Love me no more
- Red Pain Novel
- Lou
- Nocturnal
- The Gambling Witch
- There Ain’t No Love
- Black Hearted Woman
- Dead Calm Sea (Reprise)
- The Porthole
- Lord Pray For Me
- On The Run
- Pretty Mama
Line up The Noisebreakers: Tony Farina: voce / Vince Pastano: chitarre, steel guitar, mandolino, basso, tastiere, programmazioni / Vincenzo Matozza: Drum, Percussion / Davide Barani: basso
Online:
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