Il nuovo album dei WIZRD “Elements”, pubblicato il 6 dicembre 2024, è l’ennesima interessante proposta di Karisma Records che, oltre a sostenere il Prog Rock d’autore, sembra portare avanti anche un’interessante tendenza degli artisti scandinavi nel creare musica aggregandosi in collettivi dalle influenze articolate. Hallvard, Karl, Vegard e Axe hanno così intrecciato le loro strade al Conservatorio di Trondheim e, pur provenendo da galassie sonore diverse, sono riusciti a trovare un linguaggio comune sintetizzando Prog, Jazz e Blues in un gruppo ormai consolidato che è giunto già al suo secondo lavoro in studio dopo l’ottimo “Seasons” del 2022, accolto brillantemente da pubblico e critica.
La loro proposta musicale poggia sulle spalle dei giganti del Prog dei primi ’70, ma costruisce il proprio personale sound su una vasta gamma di suoni, che li spinge oltre le convenzioni del genere, coniugando una miscellanea che vede coinvolti Jazz, Indie, Hard Rock, ma anche tratti tipici del Krautrock e della Kosmische Musik, fino alle linee sonore delle band più moderne come Ozric Tentacles e Motorpsycho.
La prima parte del disco introduce immediatamente questo suono molto corposo e ritmato fra sprazzi canterburiani e atmosfere elettroniche. “GT, Me & My 6610” esibisce subito una raffinata composizione in cui vorticano un po’ tutte le influenze di cui si parlava, con gli inserti sognanti affidati alla voce di Sara Fjeldvær e tutta una serie di dettagli che pongono l’idea creativa dell’ensemble tra classicismo e modernità. “Mesmerized” è già un pezzo più serrato, con la batteria e la chitarra impegnate in uno sviluppo a cascata pressoché incessante a testimonianza della bravura degli interpreti che possiedono evidentemente anche un’abilità compositiva coraggiosa.
Passato e futuro dialogano costantemente all’interno di quest’opera trovando interessanti soluzioni di compromesso come in “Flykesvel 33”, forse l’esperienza uditiva più affascinante di questo viaggio, che posa le sue armonie corali molto vintage su una strumentale ipnotica che si snoda sulle fantasie di synth, mentre è il moog a prendersi la scena nella successiva “National Day” che esprime l’anima jazz rock della band in un altro pezzo assai acrobatico con virtuosismi ritmici di basso e batteria. Altro apice da sottolineare la sperimentale “You Are Exposed!” che cambia improvvisamente direzione al mood della tracklist, incrociando l’energia dell’Alt Rock con rilassate aperture corali più tipiche del prog dimostrando anche questa possibilità di condivisione tra generi diversi. A ribadire questa irresistibile vocazione alla duttilità degli WIZRD c’è l’epilogo del disco affidata a “Kaleidoskop”, titolo certamente non casuale, giocata sugli arpeggi della chitarra acustica, mentre la ritmica si innalza sempre più solenne a disegnare un ultimo gradevole paesaggio nordico.
Un finale meditativo, che dà ancora più spessore a un album già di per sé ricco di sfumature. Il progetto WIZRD si distingue per la sua voglia di differenziarsi dagli schemi prefissati, di offrire un prodotto che, pur intriso dalla sacralità del Prog, sia al contempo spinto verso suoni nuovi e esperienze sensoriali sconosciute. Speriamo che la band prosegua nel suo intraprendente percorso, motivata anche dall’altissimo livello di raffinatezza musicale raggiunta che pone sicuramente questa esperienza tra le eccellenze del Prog Rock contemporaneo.
Articolo di Carlo Giorgetti
Track list “Elements”:
- Gt, Me & My 6610
- Mesmerized
- The Void
- Fylkesvei 33
- National Day
- You’re Exposed!
- !!!
- Fire & Flames
- Kaleidoskop
Line up WIZRD: Hallvard Gaardløs voce solista, basso / Karl Bjorå chitarre, voce / Vegard Lien Bjerkan tastiere, cori / Axel Skalstad batteria, percussioni Special guests: Sara Fjeldvær cori / Rohey Taalah cori / Rikke Normann cori / Nadia Warholm Essahli cori
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