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Bachi da Pietra intervista

Nel loro ottavo album in studio sonorità crude e decise sanciscono il ritorno della band nel panorama rock italiano

È uscito il 24 novembre 2023 “ACCETTA & CONTINUA”, l’ultimo album dei Bachi da Pietra a due anni di distanza da “Reset”. Per presentare al pubblico il loro ultimo lavoro, il 25 novembre hanno scelto il Germi – Luogo di contaminazione, spazio espressivo e incubatore culturale nel cuore di Milano. In una configurazione inedita, con Giovanni Succi alla chitarra e alla voce, Bruno Dorella ai pad e l’ormai membro effettivo Marcello Batelli ai synth, i Bachi da Pietra contaminano ogni angolo del locale con i nuovi brani in versione acustica. La cornice intima accoglie la scrittura diretta dei Bachi, che in “ACCETTA & CONTINUA” riescono nell’intento di raccontare l’inarrestabile ciclicità del tempo che caratterizza la società e la vita contemporanea. Nel loro ottavo album in studio, la cui produzione è totalmente affidata a Marcello Batelli, le immagini disegnate da Succi sono accompagnate da sonorità crude e decise che sanciscono il ritorno della band nel panorama rock italiano. Giovanni Succi, frontman della band, ci spiega la nascita di “Accetta e continua”, le sinergie con Germi e le sonorità che caratterizzano l’ultimo album dei Bachi da Pietra.

“ACCETTA & CONTINUA” è il vostro nuovo album uscito il 24 novembre 2023. Come nasce l’idea di questo disco e che significato ha per voi?

“ACCETTA & CONTINUA” è una frase con cui veniamo a contatto ogni giorno in situazioni a volte banali, anche noiose. Può sembrare una sorta di consiglio, forse un obbligo o un mantra che qualcuno dice a sé stesso quando deve alzarsi la mattina. O forse una domanda, chi lo sa. Ognuno può leggere il proprio “Accetta e continua” come vuole. Fatto sta che è “ACCETTA & CONTINUA”, in un modo o nell’altro ti tocca farlo.

Come nasce il concept dell’album? Qual è il tema centrale?

Il tema centrale dell’album è la ciclicità del tempo. In Italia è di un’evidenza quasi imbarazzante come ritornino continuamente e ciclicamente le stesse cose. Nel nostro ottavo album, e in questo circuito infinito che porta gli eventi a ripetersi regolarmente, sembriamo avere una sfera di cristallo per prevedere cose accade. Nessuno ha la sfera di cristallo, è solo che succedono continuamente le stesse cose.

In questo album avete avuto modo di sperimentare a livello musicale e di lavorare su delle componenti specifiche?

La nostra (ormai lunga) storia è al centro di tutto. È una storia che influisce sia nel momento in cui decidi di aderire, sia nel momento in cui decidi di cambiare strada. Dopo più di dieci anni e sei album in studio in duo, abbiamo deciso di aggiungere un componente nel gruppo. Direi che questo album è quello che ci ha permesso di sperimentare di più l’amalgama che si è creata nel frattempo. Rispetto all’album precedente, “Reset”, che era anche figlio del periodo del Covid e ha quindi avuto una serie di vicissitudini diverse, siamo riusciti a concentrarci sul suono, sulla composizione e sulla produzione. Questi sono stati affidati completamente a Marcello Batelli, che oltre ad aver suonato il basso e il synth, ha anche registrato, curato i suoni e mixato l’album. Il suono dell’album lo si deve a lui. Per il resto, come sempre, la nascita delle canzoni prevede che io trovi sotto i sassi o al crocicchio insieme al diavolo qualche testo e qualche accordo, poi lo porto nel gruppo e da lì partono i lavori.

La location di stasera è un luogo intimo e intriso di cultura dove si respira un’aria sperimentale e di laboratorio. Quanto è in linea con quello che ci farete ascoltare?

Sicuramente è il posto giusto per presentare questo progetto. Mi sento assolutamente a casa qui perché ho collaborato molto con il Germi, con tutto lo staff, con Manuel Agnelli e con Rodrigo D’Erasmo. È una gioia presentare l’album in live seppure in forma ridotta, visto che faremo un paio di pezzi acustici e poco più. Ci faceva piacere fare una festa in questo posto e accogliere le persone così, tanto per stringerci tra insetti e dirci “Accetta e continua”, comunque vada.

L’uscita del nuovo album implica anche un nuovo tour. Avete già in programma diverse date?

Si, le date iniziano a essere numerose e questo ci fa molto piacere perché noi siamo qui per suonare dal vivo. Abbiamo deciso da bambini di fare questo mestiere proprio per suonare dal vivo, questo è il fulcro della cosa. Poi i tempi sono quelli che ti ritrovi, ci sono stati tempi migliori e forse ci saranno tempi peggiori. I tempi dicono che, per quanto riguarda la musica dal vivo, i concerti medio-piccoli non trovano un grande riscontro nel pubblico. Oggi se si organizza un evento per una grande star internazionale con biglietti da centinaia di euro, la gente è disposta ad andarlo a vedere anche a trecento metri di distanza. Diversamente però, il Rock and Roll è nato in situazioni opposte a queste, in cui potevi andare sotto al palco e ascoltare Jimi Hendrix quando non era nessuno o Kurt Cobain quando suonava al Bloom. Se il pubblico continuerà ad allontanarsi da queste realtà, difficilmente nascerà qualcosa di nuovo e quel tipo di proposta prima o poi finirà. Finiremo col suonare a casa nostra, però nel frattempo vi aspettiamo dal vivo.

Articolo e foto di Luca Taddeo

Track list Bachi da Pietra Milano 25 novembre 2023

  1. Meno Male
  2. Mai fatto 31
  3. Mussolini
  4. Al belcanto
  5. Bestemmio l’universo
  6. Comincia adesso
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