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Giudi e Quani intervista

Esplosivo power duo composto da voce e/batteria e chitarra/voce

Provengono da Verona Giudi e Quani, e sono un power duo composto da Giuditta Cestari alla voce e batteria, e Francesco Quanilli alla chitarra e voce. Aprono la serata centrale del Pistoia Blues 2023, domenica 9 luglio (il nostro report) quella che vede artisti di calibro immenso sul palco. Un onore, e una responsabilità, che affrontano con gioia e entusiasmo che sprizza da tutti i pori. Li incontriamo poco prima del soundcheck, e ci rintaniamo in una delle bellissime sale del Museo Civico di Pistoia, al fresco e all’ombra di una … bellissima pala trecentesca. Vogliamo ovviamente sapere tutto di loro!

Salite sul palco del Pistoia Blues come vincitori del contest Obiettivo Bluesin! Presentateci la band, la vostra storia e le vostre radici.
Giuditta: Noi nasciamo come coinquilini! Io e Francesco abbiamo abitato insieme per quattro anni e abbiamo condiviso ogni aspetto della casa e non solo. Da lì è nato il progetto e dal 2016 siamo una band vera e propria! Abbiamo macinato tanti show e tanti concerti da allora e oggi è davvero un onore per noi essere qui al Pistoia Blues.
Francesco: Sì, siamo molto emozionati! La passione per il rock ci ha unito molto. Ci siamo ritrovati entrambi in questo genere e ci ha portato a formare la band.
Giuditta: La nostra formazione è volutamente essenziale. Vogliamo portare il nostro suono ovunque e non vogliamo che portare troppe cose con noi sia un impedimento.

Fin dall’esordio avete messo a fuoco una precisa cifra stilistica in grado di togliere polvere a un genere che mai come oggi ha bisogno di vitalità e spregiudicatezza per essere apprezzato anche dalle nuove generazioni.
Francesco: Sì, abbiamo cercato di condensare diversi stili che entrambi amiamo fare: il Soul, il Punk, il Rock, il Blues e la Psichedelia. Il nostro obiettivo è stato unire tutti questi stili e renderli diretti ed essenziali.
Giuditta: Esatto. Abbiamo influenze diverse ma il nostro intento è comune: portare la nostra emozione a più persone possibili e a trasmettere loro qualcosa. Soprattutto in un periodo storico in cui le emozioni vengono tenute un po’ al guinzaglio. Questa è stata la nostra scintilla.
Francesco: Volevamo smuovere le coscienze delle persone e smuoverle fisicamente verso i concerti. Ormai siamo abituati sempre di più a guardare tutto da uno schermo, da lontano. Invece noi volevamo creare un’interazione con il pubblico, ed è ciò che cerchiamo di fare ogni volta che ci esibiamo. I concerti oggi sono visti come qualcosa di sdoganato e non più come una novità. Noi vogliamo riportarli alle origini.

E lo fate con una ricetta totalmente personale…
Giuditta: Sì. Alla fine, le emozioni umane sono sempre le stesse, però vanno attualizzate al momento in cui si vive, anche nella musica.

I vostri show hanno un notevole impatto, sono molto energetici e diretti. Come riuscite a creare questa atmosfera in due?
Giuditta: Dando il meglio di noi! Essendo solo in due, non c’è modo di tirarsi indietro perché non c’è nessuno che può sostituirti. Dobbiamo esserci sempre ed essere sempre presenti.
Francesco: A livello tecnico Giuditta suona fortissimo, ha un suono potentissimo e un’emissione vocale straordinaria. A me piace tanto curare il suono, uso la chitarra anche come un basso e vari amplificatori per coprire tutto lo spettro di frequenze di cui abbiamo bisogno, creando l’effetto di una band intera. In due, poi, giochiamo molto anche con i vuoti. Cerchiamo di renderli come un valore aggiunto e non come una mancanza.

Il vostro primo album è del 2019, però possiamo dire che ormai anche il secondo, “Out of my Way”, è quasi pronto. Qualche anticipazione? Nella scaletta che suonerete ci sarà qualcosa anche del nuovo album?
Giuditta: Sì, c’è assolutamente un secondo album in arrivo! Idealmente sarà completo in autunno. Sarà un continuum del primo che abbiamo pubblicato. Ne siamo molto fieri. Parlerà ovviamente di noi e di quelli che sono stati i problemi di questi anni, sia nostri che di tutti. Lo farà però in chiave di rivalsa e di volontà di riscossa.
Francesco: Il primo lavoro lo abbiamo realizzato molto più di getto, questo invece è più preciso e definito. Ha un’identità tutta sua.
Giuditta: E sì, questa sera ci saranno dei nuovi brani! Vogliamo proporli proprio in anteprima. Sarà la prima volta che li suoniamo dal vivo e non vediamo l’ora!

Articolo di Francesca Cecconi

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