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You, Nothing. intervista

Sonorità che spaziano tra Shoegaze, Post Punk e Dream Pop, video dal retrogusto squisitamente vintage

You, Nothing.

A poco dall’uscita del loro primo lavoro da studio “Lonely//Lovely”, la band You, Nothing. di Verona si accinge ad iniziare il periodo di lancio e promozione di questo lavoro. Abbiamo già parlato di loro nella nostra recensione, delle sonorità che spaziano tra Shoegaze, Post Punk e Dream Pop, abbiamo visto video dal retrogusto squisitamente vintage e abbiamo gustato anche uno squisito live di inizio marzo. Senza perderci in troppi preamboli, ora, sottoponiamo loro le consuete quattro domande, che di consueto hanno solo il numero.

Nella recensione uscita su Rock Nation ho promesso che avrei chiesto il motivo per cui il vostro disco consta di solo otto brani per 24 minuti, in quanto avrei gradito almeno un paio di brani in più, essendomi piaciuto praticamente ogni pezzo …

Volevamo fare un album che non fosse troppo lungo come minutaggio di proposito, e crediamo che un EP non dovrebbe contenere più di 6 canzoni. In generale ci piacciono le cose brevi, dirette, ma comunque intense, come le nostre canzoni. Questo album è una sorta di presentazione, per il prossimo (che stiamo già scrivendo), abbiamo in mente qualche pezzo in più.

Fare uscire un disco nel 2021, nel maggio del 2021 può essere visto come un azzardo, in quanto è possibile che per poter proporre musica a eventi interessanti si debba aspettare a lungo. Come mai avete scelto di uscire ora?

Il disco era già pronto a settembre 2020, ma farlo uscire in quel periodo sarebbe stato ancora peggio. Abbiamo atteso mesi e mesi un po’ soffrendo perché la voglia di farlo ascoltare era tanta. Adesso pensiamo che le cose possano solo che andare meglio ed era inutile aspettare ancora.

Questo lungo anno abbondante ha pesato molto sulla sensibilità, sulla salute mentale, per non parlare dei danni economici e ovviamente degli aspetti di salute pubblica. Voi come avete vissuto questa lunga pausa artistica? Cosa portate “fuori” di positivo da questo momento storico. Per noi non è stata esattamente una pausa, al contrario abbiamo lavorato tantissimo sulla nostra musica. Quando non ci si poteva trovare in sala, abbiamo comunque continuato a scrivere i pezzi del disco a distanza, registrandoci anche da soli da casa. Il resto del tempo lo abbiamo impiegato per programmarci nei minimi dettagli tutto il resto: come e dove registrare l’ album, quali singoli pubblicare, progettare video per i singoli, trovare un’etichetta ecc ecc. Non ci siamo mai fermati, ma sentiamo comunque la mancanza dei live.

You, Nothing.

Nel panorama musicale italiano, quali musicisti o band stimate? Quale brano che sia uscito negli ultimi anni avreste voluto scrivere voi?

Se dobbiamo pensare ad una band che piace a tutti sono sicuramente i Be Forest, in particolare ci accomuna il pezzo Bengala ma soprattutto il brano “You, Nothing”, da cui abbiamo tratto il nome del nostro progetto.

Il mio ringraziamento va a voi, e al bel progetto musicale che state portando avanti. Restando coerente con la recensione spero di poter essere dalle parti di uno dei vostri palchi quanto prima.

Non vediamo l’ora di vederci tutti quanti ad uno dei nostri concerti e a quelli di tantissime altre band che come noi stanno solo aspettando di tornare sui palchi. La nostra speranza è che la gente dopo questo brutto periodo sia ancora più invogliata a venire a sentire i concerti dal vivo e a supportare la scena underground locale.

Articolo di Marco Oreggia

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