Caro Franco,
sono già passati due anni da quando ci hai salutato, e addirittura quasi sette da quando ti ho ascoltato cantare dal vivo per l’ultima volta. Ma sicuramente lo sai, le tue canzoni continuano imperterrite a far parte della nostra vita. Figurati, insieme a quasi 1000 amici ci siamo ritrovati il 23 marzo al Teatro Verdi di Pisa ad ascoltarne un po’, e guarda caso era anche il tuo compleanno. C’era la tua grande amica Alice che aveva deciso di trovarci tutti lì, dicendo che avrebbe portato due amici ad aiutarla a eseguirle, e infatti è venuta con il maestro Carlo Guaitoli (che suonava il pianoforte) e Chiara Trentin (al violoncello).
Sono sicuro che da qualche parte, magari nell’ombra di in un palchetto del teatro, o dietro le quinte fuori dal cono di luce degli spot, c’eri anche tu. Ad ascoltare Alice e la sua voce incredibile interpretare alcuni dei tuoi gioielli, che a distanza di 30 o 40 anni sono ancora più attuali delle cose che devono ancora essere pubblicate. Hai visto, c’è stato un problemino col gobbo ed ha costretto Carla (sono sicuro che la chiamavi così) a prendere un leggio di quelli classici e inforcare gli occhiali da lettura, ma poi tutto si è sistemato. Gli arrangiamenti di Guaitoli sono stati splendidi, un po’ come in quel disco dal vivo che amo tanto e che intitolasti “Unprotected”, ma ce ne sono state tante altre che anche con un vestito più minimale ci hanno venire i brividi.
“Sui giardini della preesistenza”, per esempio, totalmente inaspettata, o “Summer on a solitary beach” che il pubblico canticchiava cercando i non disturbare i vicini… Poi Alice ha anche eseguito un paio di brani che avete scritto insieme per i suoi dischi solisti (“Veleni” e la celeberrima “Per Elisa”), hai sentito quanti applausi? E su “Chanson égocentrique” e “L’era del cinghiale bianco” hai sentito come tutti tenevano il tempo con le mani? Eh sì, ci siamo proprio divertiti ed emozionati.
Emozionati su quel terzetto di canzoni d’amore messe una dopo l’altra che spaccano il cuore (“La stagione dell’amore”, “E ti vengo a cercare”, “La cura”), anche un po’ incazzati a renderci conto che in 32 anni quello che raccontavi in “Povera patria” non solo non è cambiato, ma forse peggiorato. Comunque, quello che contava era festeggiare il tuo compleanno con le tue canzoni, e Alice è stata perfetta, con il suo carisma, la sua classe e il suo canto che non si accorge del tempo che passa. Insomma, stai tranquillo: il tuo repertorio è in mani più che buone. Ci manchi.
Articolo e foto di Michele Faliani
Setlist Alice Pisa 23 marzo 2023
- Da Oriente ad Occidente
- Eri con me
- Lode all’inviolato
- Sui giardini della preesistenza
- Veleni
- L’addio
- L’animale
- Segnali di vita
- Un’altra vita
- Io chi sono?
- Gli uccelli
- Povera patria
- Il re del mondo
- Summer on a solitary beach
- I treni di Tozeur
- Prospettiva Nevski
- La stagione dell’amore
- E ti vengo a cercare
- La cura
- Chanson égocentrique
- Per Elisa
- L’era del cinghiale bianco