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Antonio Rigo Righetti live Roma

Esibizione per raccontare l’uomo dietro l’artista

La pioggia sembra aver paralizzato Roma che, venerdì 10 novembre, è più trafficata del solito. Questo non basta a scoraggiare le tante persone che hanno deciso di prendere parte a un’esibizione live molto particolare: quella di Antonio “Rigo” Righetti. Conosciuto ai più per la sua collaborazione come bassista con Luciano Ligabue e per la sua storica band, i Rocking Chairs, Rigo stasera si mette a nudo come uomo e come artista in un concerto molto intimo per far conoscere la sua sensibilità di bravissimo musicista e abile scrittore.

Telegraphisti

La location del Primo Piano, locale della periferia romana, sembra ritagliata su misura. Atmosfera calda e intima simile a un teatro retrò, ma dai forti contrasti industriali. Ad aprire le danze sarà un gruppo romano emergente, i Telegraphisti, che propongono un Rock Blues dal taglio molto classico davvero piacevole. Riescono a convincere il pubblico già dai primi riff dei loro brani, inediti cantati interamente in italiano. Un gruppo giovane, ma molto maturo e sicuro sul palco.

Le luci calano nel cambio set i toni diventano più caldi. Rigo Righetti sale sul palco e abbraccia la sua chitarra acustica. Precisa subito che lui è un “chitarrista primitivo” che ha scelto questo strumento per accompagnare le sue canzoni. In realtà, il suo modo di accompagnare con la chitarra il cantato, ricorda molto lo stile dei primi bluesman dove la chitarra era al servizio delle parole e non inutile virtuosismo. Alle spalle di Rigo passeranno proiettate immagini e fotografie a sostenere visivamente il suo viaggio musicale.

Rigo canta con passione passando dai suoi brani inediti a classici del Blues, da Johnny Cash a Otis Redding tutto in unico filo conduttore che è la sua passione e la sua grande conoscenza musicale. All’improvviso l’acustica sarà sostituita dal basso elettrico, sicuramente lo strumento con cui siamo abituati a vederlo e con cui Rigo cambierà il volto dell’esibizione. Si avvarrà di basi musicali per un po’, ma poi l’animo del musicista rock avrà la meglio e chiamerà sul palco i Telegraphisti per una jam blues.

Un momento bellissimo in cui dei musicisti che non si conoscono riusciranno a eseguire “Hound Dog” di Elvis Presley in modo impeccabile e coinvolgente. La pura dimostrazione che la musica è un linguaggio universale e che mette in luce la maestria te l’esperienza di Rigo, ma anche le qualità dei giovani musicisti dei Telegraphisti che se la cavano egregiamente nella jam session.

Lo spettacolo di Rigo si chiude di nuovo con l’acustica per un toccante omaggio a suo padre in “It’s my father” a riprova della voglia di mostrare l’uomo oltre l’artista. Uno spettacolo che fra annedoti, curiosità e tanta buona musica ha coinvolto pienamente il pubblico presente. Da vero musicista avrà modo di ricordare che nonostante abbia calcato stadi, palchi grandi e piccoli la cosa che è rimasta invariata negli anni è la voglia di suonare e fare musica, cosa che traspare da questo live e dal suo sincero modo di suonare.

Articolo e foto di Daniele Bianchini

Setlist Telegraphisti

  1. Il fastidio
  2. Non dire no
  3. Illusioni
  4. La resa
  5. Adriano
  6. Senza
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