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Bonnie “Prince” Billy live Parma

Cantautorato di matrice alt country, che si muove su terreni nuovi, inaspettati grazie anche alla scelta di portare sul palco sax, clarino e flauto

Avreste dovuto vederlo Will Oldham, vero nome di Bonnie “Prince” Billy, appena finito il concerto e riportata la sua preziosa chitarra acustica nei camerini, prendere lo smartphone e videochiamare i figli per far vedere loro il luogo nel quale aveva appena suonato: un sorriso a 32 denti, con gli occhi ancora lucidi per la bellezza mozzafiato del Teatro Farnese di Parma, all’interno del complesso della Pilotta, il luogo scelto da Influxus come venue del concerto del 17 maggio, una delle 6 date italiane di questo tour europeo.

Sì, perché suonare in un luogo magnifico come questo, costruito più di 400 anni fa e ormai parte della Galleria Nazionale, utilizzato l’ultima volta 11 anni fa per un concerto del maestro Riccardo Muti e patrimonio dell’Unesco, capita solo una volta nella vita, ed essere fra i fortunati spettatori forse una o due in più soltanto.

Billy, elegantissimo nella sua camicia color carta da zucchero ricamata e senza barba, e i suoi due musicisti, Thomas Deakin al clarinetto, alla tromba e alla chitarra elettrica e Drew Miller al sax e al flauto traverso, salgono sul palco con appena un paio di minuti di ritardo rispetto all’orario ufficiale del concerto, per scoprire che è successo qualcosa all’impianto del teatro: non si sente quasi niente se non uno scricchiolìo tremendo e poco più, per cui Will, che aveva appena attaccato con “I called you back”, stacca il cavo della chitarra, sposta il microfono e continua a suonare e cantare in acustico, mentre i tecnici cercano di capire cosa sia successo.

Una bellissima cover di “My kingdom for a car” arriva per seconda, con Will che per la seconda volta sposta il nuovo microfono posizionato dai tecnici dicendo che l’acustica del teatro funziona perfettamente, continuiamo così.

Arrivano anche i brani dell’ultimo lavoro “Keeping secrets will destroy you” uscito lo scorso agosto, alternati con brani dei Palace e di brani storici come “I see a darkness” dedicata alla memoria di Steve Albini, salutato dal fragoroso applauso della platea.

Ma le ultime file non riescono a sentire, e Billy invita chi è troppo indietro ad avvicinarsi e a sedersi in terra ai lati del palco e nel corridoio fra le poltrone. E il concerto, già unico per la location, diventa ancora più emozionante, con canzoni come “Like it or not” che vengono vestite da arrangiamenti completamente diversi da quelli che siamo abituati ad ascoltare su disco.

Il cantautorato di Billy, che molti amano catalogare sotto l’etichetta Alternative Country, comincia a muoversi su terreni nuovi, inaspettati e, grazie alla scelta di portare sul palco sax, clarino e flauto, a esplorare atmosfere quasi jazz.

E mentre i tecnici sono riusciti a ricablare tutto l’impianto e si torna quasi alla normalità, non mancano anche canzoni meno intime come “Behold! Be Held!” e “Is my living in vain” delle Clark Sister, anche se il vero coup de théâtre arriva con l’esecuzione di un brano di Mina del 1965, “L’ultima occasione”, cantata con un buonissimo accento e che più che una captatio benevolentiae è stata più una dichiarazione d’amore nei confronti del nostro paese e dei suoi grandi songwriters del passato.

Insomma, un concerto indimenticabile di uno dei nostri musicisti più amati negli ultimi 20 anni, che ha dimostrato di avere un numero incredibile di ottime canzoni. Al prossimo tour saremo ancora lì a farci venire la pelle d’oca.

Articolo e foto di Michele Faliani

Set list Bonnie “Prince” Billy Parma 17 maggio 2024

  1. I Called You Back
  2. My Kingdom for a Car (Phil Ochs cover)
  3. Blood of the Wine
  4. I Love the Void
  5. Like it Or Not
  6. Bananas
  7. The Brute Choir (Palace song)
  8. New Partner (Palace song)
  9. Trees of Hell
  10. Rise And Rule
  11. I See a Darkness
  12. Look Backward on Your Future, Look Forward to Your Past
  13. Queens of Sorrow
  14. Crazy Blue Bells
  15. Is My Living in Vain (The Clark Sisters cover)
  16. Behold! Be Held!
  17. Jolly Five (64)
  18. This Is Far From Over
  19. L’ultima occasione (Mina cover)
  20. No Bad News
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