24/04/2024

Nobraino, Bari

24/04/2024

Daiistar, Bologna

24/04/2024

R.Y.F., Madonna dell’Albero (Ravenna)

24/04/2024

HeyDukeYouSuck, Milano

24/04/2024

40 Fingers, Bologna

24/04/2024

Karma, Erba (CO)

24/04/2024

Alain Johannes, Savona

24/04/2024

Will Hunt, Piangipane (RA)

25/04/2024

Ardecore, Roma

25/04/2024

Alain Johannes, Treviso

25/04/2024

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25/04/2024

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Litfiba live Firenze

Siete pronti ad esorcizzare il male con la forza del Rock’n’Roll?
Benvenuti nello stato libero dei Litfiba!

Litfiba-foto_FrancescaCecconi2022

Anche Firenze ha avuto due date consecutive de “L’ultimo girone” tour, il modo scelto per dirci definitivamente “addio” in grande stile: ecco sul palco i Litfiba, i nostri Ghigo e Piero, ovvero la storia del Rock italiano, quello vero, sanguigno, potente, abrasivo, graffiante, schietto, ma che sa anche coccolare, come d’altra parte i fiorentini si aspettavano e, diciamolo, si meritavano. È la band che ha scavato un solco nei cuori viola e l’ha riempito di musica con pochi compromessi, ed è tornata a casa per due concerti che rock più rock non si poteva, destinati a restare nell’immaginario collettivo della città e di tutti coloro che qui sono accorsi.

Le premesse: entrambe le date sold-out in prevendita. Il teatro tenda – che poi cambia nome ogni tanto secondo gli sponsor, ma per i fiorentini resta “il tenda” – ricolmo e senza seggiole, senza distanziamenti, con una bolgia da pogo come erano secoli, ere quasi, che non vedevamo. La città è calda, e dentro ci sono 40 gradi, si suda ancora prima di cominciare, perché, pur mascherati, più o meno, stiamo tutti vicini, gente di età molto varia, appiccicati, e si fa Rock anche così.

Il tour estivo si sta arricchendo di nuovi appuntamenti sparpagliati per lo stivale, ma per le doppie date a Padova, Napoli, Roma, e dopo Firenze a Milano, è in programma una diversa scaletta per ciascuna serata, con un nocciolo duro di brani, un po’ riarrangiati, imprescindibili in entrambi i concerti. Beh, in un quarantennio di vita della band di materiale ce n’è da cui pescare, e un concerto, e qui si parla comunque di oltre due ore di musica a stecca e senza risparmio energetico (ma il sudore è equo-sostenibile), non può bastare. Forse dai, se ne potevano fare anche tre ragazzi!

Calano le luci, scoppia un boato a decibel pazzeschi, ed entrano Piero e Ghigo insieme ai loro fidi Fabrizio “Simoncia” Simoncioni alle tastiere e cori – sempre sorridente, sprizzante di felicità, Luca “Luc Mitraglia” Martelli alla batteria e cori – energia disumana, spettacolo della natura, Dado Neri al basso – la solidità a quattro corde che sono quattro colonne portanti; sono senza orpelli, un semplice telone di sottofondo con quattro X – che sono più potenti di tutte le zeta di Putin, giochi di luce ma niente più. Via, si parte, è un bel trip lungo i decenni che si distilla in un tempo concentrato e adrenalinico, noi siamo i loro ragazzacci, o ragazzashish come ci aizza Pelù, e proprio non abbiamo paura del male, noi ci curiamo con il Rock!

Chiede Piero: chi c’era negli anni Ottanta? Molti erano ancora nelle palle dei genitori, he … noi qui a Firenze negli anni Ottanta facevamo ogni notte il Vietnam … il mi’ babbo a un certo punto mi chiama e mi chiede che voglio fare nella vita, se voglio studiare … no, babbo, io voglio fare il Rock’n’Roll, sai, ce l’ha un futuro!

È un concerto di musica, certo, ma i messaggi sociali non mancano, sono da sempre nella trama delle canzoni dei Litfiba; è una tribù pacifista quella dei rockettari, si vuole dichiararlo, e Piero lo fa per noi: LA PACE È L’UNICA VITTORIA, un mantra che ripete. E si scaglia contro la guerra, contro il dittatore russo, contro tutti i massacri che si compiono quasi sotto silenzio, come i crimini contro il popolo curdo perpetuati da Erdogan che poi si erge a uomo di pace per l’Ucraina. Noi siamo qui a divertirci, ma a Mariupol nello stesso istante la gente è nascosta sotto terra in condizioni disumane, il mondo sta facendo passi indietro, mentre le mafie stanno facendo passi da gigante. Urliamolo, non restiamo indifferenti, sventoliamo bandiere come segno di fratellanza. Prendiamoci l’impegno di denunciare in tutti i modi possibili, come lo fanno i Litfiba, e saremo i loro “eroi nel vento”! E anche: scriviamo una lettera ai potenti della terra e ai loro ministri: ci sono 53 guerre in questo momento sparse per i mondo, se chi decide le guerre si rollasse un bel cannone, avremmo un mondo migliore … ma “l’impossibile” non c’è!

Cantiamo, insieme alla band e su richiesta di Piero, si diventa un tutt’uno, un’entità unica tenuta compatta dai riff di Ghigo, che ce li abbiamo nel dna ormai. Cantiamo a squarciagola anche in onore alla Resistenza partigiana le prime strofe di “O bella ciao”, quasi quasi noi pubblico la volevamo cantare per intero, tanto era il trasporto collettivo.

A intervallo durante tutto il live partono cori da stadio, spesso sono proprio per “Ghigo, Ghigo, Ghigo!”. Impossibile raccontare ogni episodio e emozione del concerto, vi basti scorrere qui sotto le due set list per capire cosa sia potuto succedere. Sì, abbiamo esorcizzato il male, e come testamento musicale di una rock band non è male, no?

Articoli e foto di Francesca Cecconi

Litfiba live Firenze 16 maggio

  1. El Diablo
  2. Proibito
  3. Dimmi il nome
  4. Eroi nel vento
  5. Apapaia
  6. L’impossibile
  7. Sparami
  8. Istanbul
  9. Fata Morgana
  10. Spirito
  11. Regina di cuori
  12. Il mio corpo che cambia
  13. Paname
  14. Louisiana
  15. Sole nero
  16. Il volo
  17. Tziganata
  18. Lacio Drom
  19. Lo spettacolo
  20. Resta
  21. Pioggia di luce / Lulù e Marlene
  22. Tex
  23. Cangaceiro

Litfiba live Firenze 17 maggio

  1. Eroi nel vento
  2. Tex
  3. La preda
  4. Dimmi il nome
  5. L’impossibile
  6. Apapaia
  7. Sparami
  8. Istanbul
  9. Il volo
  10. Fata Morgana
  11. Spirito
  12. Regina di cuori
  13. Il mio corpo che cambia
  14. Ci sei solo tu
  15. Ritmo 2#
  16. Barcollo
  17. Gioconda
  18. Lacio Drom
  19. Cangaceiro
  20. Pioggia di luce – Lulù e Marlene
  21. Proibito
  22. Il Diablo

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