
Il 9 agosto è stato definito sul programma del Casilino Sky Park come un “mercoledì incredibile”. Di certo il programma della serata non lasciava troppi spazi ai dubbi visti i nomi dei gruppi sul palco e difatti anche la presenza di pubblico pre-concerto era già numerosa.

Ad aprire questo “mercoledì incredibile” sono i Calzeeni, band romana alternative punk attiva dal 2018. La formula è quella collaudata del power trio e bisogna riconoscere una certa originalità nelle sonorità e nel cantato, peraltro interamente in italiano. Un’originalità che si percepisce già dai primi giri della canzone di apertura “Il Verde”. Per quanto ci sia ancora una piccola punta di acerbità nell’esibizione, il gruppo propone brani veloci e con un sound molto carico e ricco d’energia riuscendo a tenere bene il palco.

Dopo l’esibizione dei Calzeeni è il momento dei The Bastard Sons of Dioniso, gruppo rock italiano che non ha bisogno di troppe presentazioni. Il trio trentino composto da Jacopo Broseghini (basso e voce), Federico Sassudelli (batteria e voce) e Michele Vicentini (chitarra e voce) è un gruppo che riesce a coinvolgere con il loro stile molto trascinante e coinvolgente. Uno stile comunque maturo che non tende a strafare sul palco, ma lascia che sia la musica ad attirare l’attenzione del pubblico.

Il primo brano proposto è “Tali e Squali” un brano che mette sicuramente in luce le armonizzazioni vocali che rendono peculiare lo stile di cantato del gruppo. Un’esecuzione impeccabile su ogni brano a dimostrare i 20 anni di esperienza, si sono difatti formati nel 2003, di questa band italiana che meriterebbe un successo maggiore di quello che ha attualmente.

Nella scaletta rendono anche un omaggio a Paul McCartney con la cover di “Come on to me” un brano che calza perfettamente con i brani proposti. The Bastard Sons of Dioniso sono la riprova di come in Italia esistano gruppi capaci di fare Rock in modo originale e mai scontato senza cadere nei cliché con musiche e testi molto ricercati mantenendo comunque un’energia live da fare invidia a band più mainstream.

Il pubblico, molto numeroso nonostante sia un mercoledì, si stringe sotto il palco: è il momento degli Skiantos, gruppo storico attivo dalla metà degli anni Settanta. Gli Skiantos sono una band rock demenziale, ma descriverli così è davvero riduttivo. Sono irriverenti, intelligenti provocatori e hanno creato dei brani che hanno attraversato il tempo conservando una freschezza incredibile. Non sorprende il fatto che varie generazioni siano sotto il palco a cantare i loro brani più celebri come, per citarne un paio, “Mi piacciono le sbarbine” o “Italiano terrone ti amo”.

Fabio “Dandy Bestia” Testoni, chitarra e voce dal 1977 degli Skiantos, ha più volte ricordato il compianto cantante Roberto “Freak” Antoni”, scomparso nel 2014, attraverso aneddoti e con letture dei suoi testi. Un momento toccante pur mantenendo l’irriverenza tipica del gruppo che comunque riesce a far capire anche i contesti storici differenti che il gruppo ha affrontato e le difficoltà spesso legate alla scelta di certi testi.

Gli Skiantos tengono il palco in maniera unica, eseguono i brani con esperienza e tecnica e sanno intrattenere un pubblico che canta ogni canzone della scaletta. Un concerto mai banale con una buona dose di inter-scambio dei componenti soprattutto sul lato vocale dove addirittura Roberto “Granito” Morsiani e Gianluca “Giangi La Molla” Schiavon, rispettivamente voce e batteria, si invertono nei ruoli creando un momento molto divertente e dimostrando la versatilità di questi musicisti.

Non può mancare il momento della celebre “Sono un ribelle mamma” dove si intravedono le fiammelle degli accendini a sottolineare l’atmosfera ballad anche se, a dimostrazione dei tempi che passano e delle diverse generazioni presenti, ci sono più luci degli smartphone che accendini.

Dopo un bis richiamato a grande voce dal pubblico e dopo un concerto ricco di energia ed emozioni gli Skiantos salutano il numeroso pubblico accorso per loro. Un saluto che lascia la certezza che la buona musica, quella suonata bene e quella che nasce senza seguire le mode del momento, non muore mai ed è sempre attuale.
Articolo e foto di Daniele Bianchini
Set list Calzeeni
- Il Verde
- Gambino
- Ostraci
- Il peso che schiaccia lo spazio
Set list The Bastard Sons of Dioniso
- Tali e Squali
- L’Isola di chi
- Sirene
- Il tuo tesoro
- Come on to me (cover)
- Lasciamo stare i convenevoli
- Ti sei fatto un’idea di me
- Restiamo umani
- Io non compro più speranza
- Rumore nero
Set list Skiantos
- Io sono uno skianto
- Ti rullo di kartoni
- Italiano terrone ti amo
- Karabignere blues
- Kakkole
- Diventa demente
- Ehi Ehi ma che piedi che c’hai / Kinotto
- Poesie
- Panka rock/Fagioli/Makkaroni
- Sono un ribelle mamma
- Gli italiani son felici
- Gelati
- Non dirlo nemmeno per skerzo
- Io ti amo da matti
- Eptadone
- Mi piaccion le sbarbine
- Bau Bau Baby