![“Tenebre Atomiche” live Firenze Metal](https://www.rocknation.it/wp-content/uploads/2024/05/Extrema-foto_FrancescaCecconi2024-01-ig-1024x576.jpg)
Dopo i sold-out delle passate edizioni del Firenze Metal, il 27 aprile è stata la volta dell’edizione “Tenebre Atomiche”, ovviamente sempre nel Viper Club del capoluogo toscano, covo e casa di questa manifestazione all’insegna del Metal italiano d’eccellenza. Locale bello pieno, nonostante il lungo ponte 25 aprile – 1 maggio, e chi è rimasto in città, o è venuto qui apposta, non ha avuto da rimpiangere gite in luoghi ameni. Sì, perché è stata una – ennesima – edizione di altissima qualità, con un’offerta musicale di alto livello e un’organizzazione che fa scuola.
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Ore 19.30, i primi a salire sul palco sono i Fall As Leap, in giro dal 2012 con il loro Nu Metal / Alternative / Crossover. La band è formata da Melissa Tagliafreschi alla voce, Lorenzo Lombardi alla batteria, Lorenzo Altamore alla chitarra, Claudio Sottili al basso e Matteo Giardina dj sul palco. Nonostante la più che decennale esperienza, sul palco appaiono un po’ disconnessi, senza una presenza d’impatto, con suoni senza vere idee o proposte originali, anche se riescono, nonostante la serata sia appena iniziata e il pubblico stia ancora arrivando, a creare i primi circle pit. Sicuramente genuini e impegnati nel loro progetto, devono chiarirsi le idee sulla dimensione live della loro musica.
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Volta la carta, tocca ai DiesAnEra, formazione livornese di Alternative/Gothic Metal e campioni 2023 della Wacken Metal Battle Italy. La band toscana ha uno straordinario impatto live, che dimostra una maturità su tutti i fronti: musicale, scenico, tecnico. Valerio Voliani alla voce è un mattatore assoluto del palco, ma non da meno sono i suoi compagni: Ilario Danti e Yuri Giannotti alle chitarre, Matt Langella al basso ed Emilio Simeone al basso. Uno show di potenza impressionante, senza sbavature, coinvolgente, con un unico difetto: troppo breve il tempo a loro concesso. Sono una band che merita di essere quanto prima headliner a festival metal internazionali, davvero.
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Volta la carta, arriva il secondo gruppo della serata, pure toscano (ma nessun campanilismo da parte mia), che mi ha, insieme ai Diesanera, davvero colpita e reso estremamente felice di essere stata sotto il palco del Firenze Metal: i Runover. Veri headbanger senza altri orpelli che le capigliature fluenti, che ricordano che sempre e per sempre a noi metallari i capelli lunghi servono eccome per un rito collettivo scarica-stress e monta-energia, caricano il pubblico in modo incredibile, con il loro Trash Metal pesante ma pieno di groove – mi sono pure scoperta a saltellare in una specie di danza pimpante, hem … – e con la loro capacità di essere totalmente connessi costantemente con il pubblico. Suonano per noi e fanno lo show insieme a noi, nessun dubbio. Nella conversazione con la sala, ci chiedono di individuare una safe word per la serata, qualcuno propone Dio cane, o meglio Dio hane alla toscana, ed è fatta, ci scherzano su, la usano come parola chiave empatica; ci fanno inginocchiare inginocchiandosi pure loro, ci fanno saltare, trascinano un fusto di birra in mezzo al palco dove spaccano una chitarra. Stesso problema con il loro live set: durata troppo breve, mannaggia. Aspettiamo di rivedere Marco Biagioli (voce), Matteo Cozzolino (basso), Francesco Micieli (batteria) e Andrea Vitelli (chitarra) quanto prima possibile.
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Volta la carta, è il turno dei Despite Exile. Il palco diventa più popolato, la band ha sei elementi, ma stavolta i capelli diventano corti e il Metal si declina in Post Deathcore. Jei Doublerice voce, Giovanni Minozzi al basso, Giacomo Santini, Alessandro Carminati e Francesco Comuzzi alle chitarre, e Simone Cestari alla batteria, sono una band decisamente di esperienza nella performance live, e finalmente la tripla chitarra non crea pastoie sonore come spesso accade, anzi, il loro livello tecnico permette una perfetta fruizione della proposta musicale anche dal vivo. I Despite Exile sono una band giovane e adatta ai metallari più giovani, in particolare a coloro che amano il growl; non a me, sorry.
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Volta la carta, l’asticella si alza ancora, perché sulle assi del Viper salgono i Novembre. Impressionantemente tecnici, musicalmente maturi, sono considerati, e non a caso, tra i maggiori esponenti internazionali del Prog Death Metal, che uniscono nella loro ricetta personale a melodie gotiche, ambient e ritmi doom, Sono stati tra le prime band a sviluppare questo filone del Metal, che poi in seguito ha portato ottimi frutti. Il tecnicismo scrupoloso li porta a suonare anche dal vivo chitarre a 7 corde e basso a 5, senza errori o imperfezioni. Il muro di suono ci avvolge, ci coinvolge e non possiamo che restare ipnotizzati. Nella sala c’è una gran bolgia, ma come tento continuamente di spiegare a mia figlia che si preoccupa quando vado da sola a un concerto metal, non succede niente di pericoloso, tutt’altro. I Novembre dal 1990 hanno visto molti cambi di formazione, con Carmelo Orlando voce come unico dei membri fondatori, accompagnato da Massimiliano Pagliuso alla chitarra, Fabio Fraschini al basso e David Folchitto alla batteria; le idee però sono chiare, la strada percorsa senza indecisioni e sbavature. Uno dei gruppi metal italiani di maggior spessore e rilevanza, da vedere e ascoltare ogniqualvolta possibile, che qui al popolo del Firenze Metal ha regalato anche un brano ancora inedito, e senza ancora un titolo. Un nuovo disco bolle in pentola!
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Voltiamo l’ultima carta – per ora, una nuova edizione del Firenze Metal è in preparazione per il 16 novembre! – arrivano gli headliner, gli Extrema, band iconica e storica del Metal italiano ma non solo; sicuramente una delle più longeve, nonostante i vari aggiustamenti di line up, poiché sono in giro dal 1986. Vorrei ricordare che il loro primo full lenght, del 1993, è uscito per una storica label fiorentina, la Contempo Records. E per il Firenze Metal gli Extrema hanno preparato un live davvero speciale, incentrato sull’esecuzione proprio di quell’album seminale ancora oggi considerato il miglior disco di Heavy Metal italiano di sempre.
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Sul palco quindi il “Tension At The Seams Special Set”, delizia per i giovani fan e immensa gioia per i fan della vecchia ora, in particolar modo per quelli fiorentini. Una grandissima performance, ovviamente, che non ci ha fatto rimpiangere il rimpasto della formazione: quest’ultima è compatta, coesa, capace di farci accapponare la pelle; sono Tommy Massara alla chitarra, Tiziano Spigno voce, Gabri Giovanna al basso e Francesco La Rosa alle pelli. Non possiamo che augurarci nuovi sviluppi, ma soprattutto che gli Extrema ci siano per sempre.
Articolo e foto di Francesca Cecconi
Set list Fall As Leap
- Why Don’t You
- Bull-She
- Soldiers
- Gravity
- In-Side
- Let it Brain
Set list DiesAnEra
- Intro
- Anestesia
- The Nowhere Man
- King of Salvation
- Ghosts
- Ring of Fire
Set list Runover
- On Your Knees
- Rise it
- Birdog
- God Said
- The Wall
Set list Despite Exile
- Intro
- Scepter
- Sunder
- Disrupt
- Torch
- Venom
- Deviant
- Absent
Set list Novembre
- Australis
- Umana
- Starving
- Nostalgiaplatz
- Love Story
- Come Pierrot- Everasia
- Untitlled (new song)
- Cold Blue Steel