27/07/2024

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27/07/2024

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27/07/2024

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27/07/2024

Vinicio Capossela, Verona

27/07/2024

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27/07/2024

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27/07/2024

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27/07/2024

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28/07/2024

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TOdays Festival 2023 Day 2

Sul palco Gilla Band, Anna Calvi e Sleaford Mods

Secondo giorno del TOdays di Torino, che cade di sabato e che vede il sold out già in prevendita. Merito forse dei Verdena, headliner di questo 26 agosto, o forse del fatto che di sabato ci sono meno vincoli lavorativi e si riesce a raggiungere lo sPAZIO211 anche dalle vicine regioni. Le condizioni atmosferiche sono forse anche peggiori del giorno prima, con un’umidità spaventosa a rendere ancora più difficilmente sopportabile l’altissima temperatura. Fortunatamente la venue ha al suo interno due ottime birrerie, che in cambio di qualche minuto di coda alla cassa offrono pinte di refrigerio, davvero indispensabile.

Gilla Band

I primi a salire sul palco, ancora col sole ben alto sull’orizzonte, sono i Gilla Band, gruppo dublinese che fino alla fine del 2021 si chiamava Girl Band e che, per evitare di essere tacciati di non inclusività, hanno deciso di cambiare nome dopo una manciata di singoli, due ep e tre full length.

Gilla Band

Il quartetto, formato dal cantante Dara Kiely, dal chitarrista Alan Duggan, dal bassista Daniel Fox e dal batterista Adam Faulkner, inizia con “Fucking Butter”, tratta da quel “Holding Hands With Jamie” che la gloriosa Rough Trade pubblicò nel 2015.

Gilla Band

Appare subito chiaro che il loro Post Punk, costruito da ritmiche ossessive di chitarre lancinanti, è ispirato non solo dalla New Wave britannica ma anche da storiche band noise come Contorsions e DNA. Anche nella successiva “Lawman” il distorsore su basso e chitarra settato a fondo scala su un due quarti minimale e ipnotico, dimostra quanto la Gilla Band ami mescolare rumore e feedback con attitudine e suoni tipici della Wave anni ‘80, regalando quel senso di inquietudine che, forse, da sempre accompagna il frontman che per lungo tempo ha avuto problemi di salute mentale. Insomma, interessanti a tratti e a piccole dosi.

Gilla Band


All’ora del tramonto è il turno della divina Anna Calvi, sul palco insieme a Alex Thomas alla batteria e a Mally Harpaz ai synths e alle percussioni, che negli ultimi tempi, a parte la colonna sonora di Peaky Blinders e la strepitosa cover di “Red Right Hand” di Nick Cave contenuta nell’ep “Tommy”, ha preferito dedicarsi alla maternità piuttosto che alla musica; ovviamente speriamo che il suo ritorno sui palchi faccia da anteprima anche a qualche nuovo lavoro discografico.

Anna Calvi

L’inizio con una lunga introduzione alla chitarra di “Hunter” è da pelle d’oca, e “Indies or Paradise” è ormai diventata un classico del repertorio della cantante, che mette in mostra la sua enorme presenza scenica e le sue immense doti vocali, esaltate da canzoni perfette come “Suzanne and I” e il vecchio singolo “Desire”.

Anna Calvi

Ciliegina sulla torta il pezzo che ha concluso il set, una personalissima cover di “Ghost Rider” dei Suicide che fino a oggi avevamo sentito solo nel doppio vinile “Live at Meltdown” uscito qualche anno fa per il Record Store Day, e che nella nostra ormai lunga militanza sottopalco ai concerti di Anna Calvi non avevamo ancora ascoltato.

Anna Calvi

Purtroppo il set di Anna Calvi è stato piuttosto breve, ben al di sotto dei 40 minuti, per cui gli Sleaford Mods sono riusciti a salire sul palco con quasi mezz’ora di anticipo rispetto alla tabella di marcia.

Sleaford Mods

Il duo di Nottingham, composto dal cantante Jason Williamson e dal musicista Andrew Fearn, hanno dato vita al momento più politicamente impegnato di tutto il festival.

Sleaford Mods

Al di là delle basi post-punk e dei loro trascinanti e divertenti balletti, le loro canzoni parlano dell’Inghilterra operaia del nord, e i testi sono stilettate contro il capitalismo, il fascismo e la follia della vita del nuovo millennio.

Sleaford Mods

Forse anche il concerto andava ascoltato seguendo i testi, per sopperire a una certa omogeneità delle basi e apprezzare meglio il messaggio del duo. Dopo poco più di un’ora e il solito, velocissimo cambio palco, è stato il turno dei Verdena, dei quali vi parliamo nel prossimo articolo.  

Sleaford Mods

Articolo e foto di Michele Faliani

Set list Gilla Band

  1. Fucking Butter
  2. Lawman
  3. Post Ryan
  4. Heckle the Frames
  5. The Last Riddler
  6. Bin Liner Fashion
  7. Backwash
  8. Shoulderblades
  9. Why They Hide Their Bodies Under My Garage? (Blawan cover)
  10. Eight Fivers

Set list Anna Calvi

  1. Hunter
  2. Indies or Paradise
  3. Rider to the Sea
  4. Wish
  5. Desire
  6. Suzanne & I
  7. I’ll Be Your Man
  8. Don’t Beat the Girl Out of My Boy
  9. Ghost Rider (Suicide cover)

Set list Sleaford Mods

  1. UK GRIM
  2. On the Ground
  3. Pit 2 Pit
  4. McFlurry
  5. Force 10 From Navarone
  6. Giddy on the Ciggies
  7. Tilldipper
  8. I Don’t Rate You
  9. Smash Each Other Up
  10. Mork n Mindy
  11. So Trendy
  12. Don
  13. Tory Kong
  14. Nudge It
  15. Tied Up in Nottz
  16. Jobseeker
  17. Tweet Tweet Tweet
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