“Out of the Fire”, uscito il 21 febbraio scorso per Hell Tour Productions, è l’ultima fatica del chitarrista sardo Francesco Marras che qui, oltre alle chitarre, suona anche il basso, canta in alcune tracce e si occupa della programmazione delle batterie; insomma, un controllo completo sul processo di arrangiamento. Marras si avvale di molte collaborazioni canore, una su tutte quella di Jack Meille, compagno di band nei Tygers Of Pan Tang, che va a interpretare i brani non cantati da lui. Siamo sinceri, questa scelta può piacere o non piacere, a qualcuno potrà sembrare poco omogenea a livello sonoro invece a me è piaciuta perché ho trovato maggiore dinamicità negli ascolti.
Già dalla prima traccia, “Carnival of Darkness”, capiamo subito l’impronta metal molto classica di quest’album che, brano dopo brano, viene confermata così come viene confermato l’ottimo gusto per gli arrangiamenti, cosa non proprio scontata in album di questo genere. A proposito di arrangiamenti, Francesco decide di mettere dentro anche strumenti non proprio convenzionali, come il bouzouki, ma che calzano invece bene nel mix finale. Si percepisce una ricerca nel suono, infatti Marras si è occupato anche in parte del mix e del mastering di questo “Out of the Fire”.

L’album fila dritto come un treno, fra tutte le canzoni quelle che mi hanno colpito di più accendendo qualche recondita sinapsi sono “Carnival of Darkness”, “Rises from the Ashes” e “Cyber Lust”. Ora non vi aspettate motivazioni tecniche o da erudito critico musicale, è una roba istintiva, quella roba di pancia senza troppe spiegazioni. Capita anche a voi no? Quella manciata di pezzi che nell’ascolto di un album ti colpiscono senza un perché apparente, ma li riascolti perché ne hai proprio voglia.
È tempo di togliere le cuffie e dirvi che ne penso di questo album. Parto subito da una considerazione: quando ascolto l’album di un chitarrista mi aspetto sempre uno sfoggio di tecnica inutile, un andirivieni sul manico di una sei corde quasi masturbatorio. Non è questo il caso. Francesco Marras è un chitarrista bravissimo, cristo se lo è, ma qui tutta la tecnica sfoggiata è soprattutto al servizio dei brani.
Questo “Out of the Fire” in sostanza è un album metal, di stampo molto ottantiano, ben suonato. Forse non aggiunge nulla di innovativo nel panorama musicale, ma non credo neanche sia il suo scopo, piuttosto dimostra che sia possibile ancora suonare questo genere con molta classe. Si possono sentire tutte le influenze del guitar hero sardo mescolate a dovere, rendendolo un album assolutamente consigliato per tutti gli amanti del genere.
Articolo di Daniele Bianchini
Track list “Out of the Fire”
- Carnival of Darkness
- Out of the Fire
- Lost Souls
- Through My Veins
- Rise from the Ashes
- Cyber Lust
- Code Red
- Soldiers of the Light
- Here And Now
- More Than Life
Francesco Marras online:
Sito web: https://www.francescomarras.com/
Instagram: www.instagram.com/francesco_marras_guitarist