Un power trio in continua evoluzione, questi sono i Lord Woland. Nati nel 2015, questa band laziale è partita con un repertorio che si muoveva entro le coordinate di uno Stoner Rock cantato in inglese e un primo EP uscito per la Mother Fuzzers Records nel 2016. Nel 2017 un cambio di formazione e la decisione di cantare in italiano, i Lord Woland registrano così il loro primo album “Litanìa” che uscirà il 21 febbraio 2020 per Retro Vox Records, registrato nei Big Pine Creek Studio di Parma.
Nel frattempo il suono è cambiato pur mantenendo alcuni elementi del passato: ci troviamo adesso davanti a un combo Blues Rock a tratti psichedelico a tratti con sonorità garage, ma gli ascoltatori più stagionati non faticheranno probabilmente a cogliere atmosfere e riferimenti a gruppi come Black Sabbath e Blue Cheer. Un disco piuttosto breve, otto tracce che includono due brevi pezzi strumentali, ma la durata del disco non inficia assolutamente il risultato, è infatti un lavoro ben fatto da cui traspare anche una certa personalità, gusto e perizia strumentale.
Dopo la strumentale “Antifona” irrompe “Litanìa” guidata da un riff smaccatamente anni Settanta e da una solidissima sezione ritmica dove la batteria, in particolare, sfoggia un repertorio di figure ritmiche ricco ed efficace. Una batteria sempre in primo piano e una voce solista che a volte rimane un po’ dentro al mix sono due elementi ricorrenti in tutte le tracce del disco ma l’effetto totale è assolutamente positivo. “Coscienza” è un pezzo che odora di Blues, Psichedelia, mentre “Nebbia”, probabilmente il miglior pezzo dell’album, ci regala atmosfere rarefatte e un testo sognante che si muove fra chitarre ora pulite ora distorte che in certi punti ci rimandano a certo Progressive italiano dei primi anni Settanta, vastità desertiche e spazi siderali che si alternano fino a che il basso non ci introduce a una acidissima sezione finale, grande pezzo.
Un secondo strumentale, “Ad Libitum” apre la seconda parte del disco che ci propone tre brani che si muovono fra i riff hard rock di “Salvataggio”, lo Stoner di “Pozzo D’Argilla” e lo Psych Garage di “Prospettiva”. Un nuovo percorso dunque per i Lord Woland, inaugurato con un ottimo e godibile lavoro assolutamente meritevole di attenzione.
Articolo di Andrea Bartolini
Track list “Litanìa”
- Antifona – 0:39
- Litania – 4:46
- Coscienza – 4:39
- La Nebbia – 6:35
- Ad Libitum – 0:34
- Pozzo D’argilla – 4:33
- Salvataggio – 3:51
- Prospettiva – 4:48
Line Up Lord Woland: Nicola Girella Chitarra / Glauco Fantini Voce (3, 6, 7, 8), basso / Delta Fromes Voce (2, 4, 6), batteria, tastiere