Qualcosa sta accadendo. Sono solo piccoli segnali, ma importanti. C’è musica nuova che vuole essere ascoltata, ma sul serio. Chiede che venga trovato il tempo per dedicarsi a essa, di non ascoltarla mentre si fa “altro”. Non è musica da sottofondo mentre si fa jogging o siamo impegnati a cucinare una ricetta che abbiamo “rubato” dall’ennesimo programma televisivo. Questa è musica che obbliga all’ascolto, a quel minimo di concentrazione. Non abbiate paura, non è pericolosa né tanto meno “difficile” e pallosa. Niente di tutto questo.
Lo stesso Nervi, al secolo Elia Rinaldi, non vorrebbe che foste spaventati: per primo afferma nella sua bio che in queste canzoni ha cercato di cantare con leggerezza. “Leggerezza”, ecco la parola chiave. Nervi la utilizza nel suo significato meno conosciuto: “frivola noncuranza”. Un invito per primo fatto a se stesso di lasciarsi andare, di non essere vittima del proprio giudizio troppo serio. Nervi con “un Tipo Timido” volta pagina, e si allontana dal suo passato prossimo che porta il nome di Finister, un quartetto che ha pubblicato due dischi e un Ep che aveva emozionato molti, me compreso, ma rimane fedele a quella incredibile capacità di far sentire tutte le sue influenze senza mai cadere nel sempre più frequente e banale citazionismo.
Canta in italiano, utilizzando però un approccio ritmico che pochi in Italia sanno usare. “Io Non Ho Niente Da Dire” e il singolo “Sapessi Che C’ho” riescono nell’intento di unire il pop d’autore italiano di fine anni ’60 inizio ’70 con l’ultimo Steven Wilson con una fluidità e leggerezza che incanta e ammalia come un canto delle sirena che si sa, è alla fine mortale. Decadenza sì ma scanzonata come nella finale “Oggi Lo Faccio” o come nell’algido soul di “Veleno”.
Non fatevi ingannare dall’iniziale “Un Tipo Timido” che sembra davvero troppo legata a esigenze di mercato, ma che ha il compito di rompere con il passato e farci concentrare sul presente, perché Nervi è capace di scrivere piccoli “classici” come “Vorrei Vorrei” che fanno volare la mente di chi ascolta, proponendo paragoni tanto impensabili quanto importanti, non ultimo il pensiero di come la canterebbe Mina.
Bravo Nervi. Mi hai dato aria, mi hai fatto respirare a pieni polmoni, e mi hai strappato un sorriso. Maledetta leggerezza.
Articolo di Jacopo Meille
Track list “Un Tipo Timido”
- Un tipo timido
- Sapessi che cos’ho
- Vorrei vorrei
- Ho bisogno di aria
- Rimandami se vuoi
- Il veleno
- Io non ho niente da dire
- Oggi lo faccio
Line up Nervi
Nervi: voci, chitarre, sintetizzatori, pianoforte, piano elettrico, basso, drum machine
Samuele Cangi: basso, piano elettrico, pianoforte, flicorno
Tommaso Giuliani: batteria
Giulio Vannuzzi: chitarre su “Un Tipo Timido”