25/04/2024

Ardecore, Roma

25/04/2024

Alain Johannes, Treviso

25/04/2024

Will HUnt, Roma

25/04/2024

Rekkiabilly, Bologna

25/04/2024

Mercanti Di Liquore, Parma

25/04/2024

Paolo Benvegnù, Guagnano (LE)

26/04/2024

Marlene Kuntz, Bari

26/04/2024

Puà, Bologna

26/04/2024

Gianluca Grignani, Padova

26/04/2024

Karma, Venezia

26/04/2024

Alain Johannes, Macerata

26/04/2024

Will Hunt, Pistoia

Agenda

Scopri tutti

Rock Contest 2021 vincitori

Sul palco si spazia dal Blues cupo e distorto al Prog, dal Pop all’Elettronica con tutte le sfumature dei riferimenti degli ultimi cinquant’anni

Sabato sera del 18 dicembre, e a Firenze c’è la finale della 33/ma edizione del Rock Contest. Dal vivo sul palco del Teatro La Compagnia ci sono i sei finalisti che hanno superato 5 eliminatorie e 2 semifinali online, dopo le preselezioni tra oltre 500 partecipanti. Sono Anton Sconosciuto, Big Sea, Biopsy O Boutique, Fogg, Hindya, Karaibi, due brani ciascuno tra un cambio di palco e l’altro, e si spazia dal Blues cupo e distorto al Prog dal Pop all’Elettronica con tutte le sfumature dei riferimenti degli ultimi cinquant’anni. A decretare i vincitori un mix tra i voti della numerosa e ben assortita giuria tecnica e quelli del pubblico che ha votato digitalmente.

Anton Sconosciuto

Rock Contest, ma come da tradizione non solo Rock, e rock non sono certo i due artisti saliti sul podio. Il primo posto è andato a Anton Sconosciuto, batterista con visioni antiche ma reinterpretate in modo autorevole e con capacità da direttore d’orchestra; canta da dietro i tamburi, ma il lavoro grosso lo ha fatto già in composizione e arrangiamento, creando un mix cantato in inglese di Prog tradizionale e atmosfere rarefatte moderne perfettamente eseguito dagli amici musicisti, creando un risultato omogeneo, compatto, decisamente credibile. Resta da capire se la godibilità della musica proposta può andare oltre i tre o quattro pezzi, sinceramente io rischierei di rilassarmi così tanto sulle poltrone di velluto del teatro da addormentarmi …

Secondo posto a Fogg, un pop da Spotify usa e getta, sostenuto soltanto dallo show pseudo tecnicamente vivace, e con testi in italiano davvero senza stile. E dire che la nostra lingua mette a disposizione della musica leggera un ampio vocabolario, incluse le parolacce, dal quale scegliere a piene mani.

Hindya

Restano fuori i confusi Big Sea, la giovane e coraggiosa pur immatura Hindya, il progetto italo francese Karaibi (si può parlare di band quando questa finale era, a loro confessione, il primo concerto, visto che la musica si compone ormai a distanza via Whatsapp?), e i Biopsy O Boutique, la vera rivelazione di questa edizione. La band vicentina è stata l’unica a proporre qualcosa di veramente originale, un mix a base blues con iniezioni di roba scura, grezza e distorta, musica energica e viscerale ma che ti porta in un viaggio intimo, autonomo.

Rachele Bastreghi

In attesa di conoscere i risultati delle votazioni, per intrattenere il pubblico è stata organizzata la bellissima performance video/musica tutta dal vivo con Alessandro Baronciani e il suo concerto a fumetti “Quando tutto diventò blu”, accompagnato sul palco da Corrado Nuccini dei Giardini di Mirò, Her Skin, Ilariuni, Emma Nolde – astro nascente della nuova musica italiana a dimostrazione che non sempre al Rock Contest vincono i migliori, ma che i migliori trovano una strada – e con la presenza straordinaria di Rachele Bastreghi.

Cala il sipario, ma noi già aspettiamo la 34/ma edizione, con l’augurio che sia tutta dal vivo.

Articolo e foto di Francesca Cecconi

© Riproduzione vietata

Iscriviti alla newsletter

Condividi il post!