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“THRUPPI” è l’album di Giovanni Truppi/Thru Collected

Due generazioni a confronto. Una mappa sonora e sentimentale di Napoli. Un disco ma anche un laboratorio aperto

Due generazioni a confronto. Una mappa sonora e sentimentale di Napoli. Un disco ma anche un laboratorio aperto. Fuori venerdì 13 giugno per Island Records THRUPPI, l’omonimo album del progetto che unisce Giovanni Truppi e alcuni componenti di Thru Collected. Qui il link all’ascolto e all’acquisto del vinile: https://isl.lnk.to/thruppi

HRUPPI nasce in modo spontaneo e naturale. L’artista e il collettivo napoletano si sono prima trovati in modo casuale e istintivo e poi scelti per affinità di spirito e comunanza di vedute. Appartengono a due generazioni diverse, ma condividono molti pezzi di vita e di arte. Innanzitutto Napoli, che li ha cresciuti, e un rapporto conflittuale e ambivalente con questa città affascinante e complessa, sincera e bugiarda, accogliente e soffocante, che Giovanni ha lasciato all’età di alcuni di loro.

Condividono un certo modo di fare musica: l’amore per una poetica pura e fuori da ogni vincolo precostituito. Per una sperimentazione sonora senza paura, che nasce da un’urgenza espressiva autentica e non dal desiderio di raggiungere un modello, un obiettivo, un risultato. Per una scrittura cinematografica e immaginifica, spesso senza orpelli, a volte cruda e disturbante, ma sempre efficace, capace di sintetizzare in modo appuntito e puntuale le emozioni.

Online il video di “Nero”, nuovo estratto dall’album:

L’incontro tra Truppi e Thru nasce quasi per caso: Giovanni ha scoperto Thru Collected grazie al suggerimento di un amico, ne è rimasto subito affascinato e li ha invitati a partecipare al podcast che ha accompagnato il suo precedente album Infinite Possibiltà per Esseri Finiti. In quell’occasione ha scoperto che i ragazzi erano cresciuti anche con le sue canzoni. Da quel primo scambio sono nati nuovi incontri: Thru Collected lo hanno invitato a suonare a un loro concerto a Milano e poi, con naturalezza, è nato il desiderio di approfondire la conoscenza reciproca, personale e artistica. Dopo poco si sono ritrovati in studio per scrivere insieme. E così, tra Napoli e Roma, hanno preso forma, in modo libero e liberatorio, sette canzoni.

Sette brani nati da un processo creativo condiviso che raccontano un incontro, un tempo, due generazioni vicine. Unendo con disinvoltura cantautorato, spoken word e rap il disco intreccia melodie delicate, cori stratificati e tappeti di synth con sonorità indie rock ed elettroniche attraversando momenti noise, punk, distorti e dissonanti. Il risultato è un’opera iper-contemporanea e ibrida dove i generi si contaminano e si dissolvono uno nell’altro. Un progetto che è la perfetta somma delle parti che lo compongono, dove non ci sono primi attori, dove le esperienze e le influenze di tutti i componenti di Thruppi convivono insieme.

I testi, scritti a quattro o sei mani, intrecciano italiano e napoletano e riescono ad afferrare l’infinitamente piccolo rendendolo immediato, dirompente, a tratti schiacciante.

Le canzoni sono racconti di passaggi e di trasformazioni: il desiderio, l’adolescenza che si spegne, il disincanto di una generazione, la morte, la memoria, l’amore che muta, la solitudine e la ricerca di sé e di un posto nel mondo. Canzoni intimamente universali, che parlano con la potenza di una semplicità asciutta, che rifugge ogni retorica, del diventare grandi entrando in un gioco pesante in cui vengono mosse pedine gigantesche (Napoli città di morte), della sfida faticosa e amara del crescere, in cui spesso un bel cazzo di niente la vita ti ha lasciato e tu pensi di stare vincendo la gara con tuo padre facendo quello che lui non è riuscito a fare e solo più tardi ti accorgi che anche adesso che è morto è così che continua a comandarti (Vecchie Fiamme) Napoli è sempre sullo sfondo, come luogo e simbolo, cuore pulsante e contraddittorio di un immaginario comune.

“THRUPPI” è un disco che parla del tempo, dei corpi, delle ferite e della possibilità di dire la verità anche quando fa male. Racconta una realtà tangibile, pura nella sua semplicità. Per questo, forse, nella cover dell’album tutti sono fotografati di schiena: è chiudendo gli occhi, lasciando andare i riferimenti precostituiti e le apparenze, che si vede davvero.

TRACKLIST

  1. Buianotte (Giovanni Truppi, specchiopaura)
  2. Nero (Giovanni Truppi, Alice, SANO)
  3. Denti Perfetti (Giovanni Truppi, SANO)
  4. Tornare indietro (Giovanni Truppi)
  5. Napoli Città di Morte (Giovanni Truppi, specchiopaura)
  6. Vecchie Fiamme (Giovanni Truppi, Alice)
  7. Sir Pente (Giovanni Truppi, Lucky Iapolo, Alice)

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