Big Daddy Wilson nasce in una piccola città nella Carolina del Nord, lavoravo nelle piantagioni di tabacco e nei campi di cotone, ero un vero ragazzo di campagna. Wilson cantava in chiesa ma non pensava proprio di salire su un palco; lascia la scuola a 16 anni e qualche tempo dopo si unisce all’esercito degli Stati Uniti, con destinazione Germania, dove sente il Blues per la prima volta, ed è folgorazione.
Non passa molto e il ragazzo timido che aveva scritto alcune poesie inizia a cercare melodie. Ecco, sale su un palco, poi suona in tutta la scena blues tedesca, e impressiona con la sua voce calda e piena di sentimento. La strada è tracciata: dal 2009 ha pubblicato molti album, sia in solo che in collaborazione con altri artisti. Un personaggio d’altri tempi, un bluesman di grande spessore, è stato quest’anno headliner della serata conclusiva del Seravezza Blues Festival.
Articolo di Francesca Cecconi, intervista di Daniele Gemignani