05/12/2024

J. Bernardt, Segrate (MI)

05/12/2024

Helmet, Bologna

05/12/2024

Justin Adams & Mauro Durante, Roma

05/12/2024

Estra, Torino

06/12/2024

Therapy?, Milano

06/12/2024

Fast Animals And Slow Kids, Venaria Reale (To)

06/12/2024

I Hate My Village, Livorno

06/12/2024

The Winstons, Bologna

06/12/2024

Justin Adams & Mauro Durante, Firenze

06/12/2024

OvO, S.Zenone degli Ezzelini (TV)

06/12/2024

Estra, Milano

06/12/2024

Edoardo Bennato, Varese

Agenda

Scopri tutti

Lachy Doley intervista

Il musicista australiano è considerato uno dei maggiori organisti e tastieristi in circolazione

Sulla scena internazionale dal 2010 con all’attivo partecipazioni a oltre 300 spettacoli e festival in tutto il mondo, dopo un primo lavoro solista, con il Lachy Doley Group ha pubblicato cinque album: “S.O.S – Singer Organ Soul” (2013), “Conviction” (2015), “Lovelight” (2017), “Make or Break” (March 2019) e il recentissimo “A World Worth Fighting For” (2023). Abbiamo avuto l’immenso piacere di poter vedere una delle sue infuocate performance dal vivo il 23 luglio al Seravezza Blues Festival (il nostro report), e di intervistarlo nel backstage.  Un virtuoso dell’organo e del clavinet, ha un modo unico e spettacolare di suonare questi strumenti, che piega al suo volere e alla propria musica. Con un Hammond C3, un ampli Leslie, e un Hohner D6 Whammy Clavinet, modificato con una whammy bar che invece di abbassare il tono, lo alza, produce suoni incredibili, che accompagna con la sua bellissima voce blues. Ascoltarlo, e soprattutto vederlo, per credere. Intanto conosciamolo meglio dalle sue parole.

Intervista e foto di Francesca Cecconi

Si ringrazia Silvio e Sofia di The Hive Project per aver organizzato l’intervista e aver fornito il supporto tecnico

© Riproduzione vietata

Iscriviti alla newsletter

Condividi il post!