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Lachy Doley intervista

Il musicista australiano è considerato uno dei maggiori organisti e tastieristi in circolazione

Sulla scena internazionale dal 2010 con all’attivo partecipazioni a oltre 300 spettacoli e festival in tutto il mondo, dopo un primo lavoro solista, con il Lachy Doley Group ha pubblicato cinque album: “S.O.S – Singer Organ Soul” (2013), “Conviction” (2015), “Lovelight” (2017), “Make or Break” (March 2019) e il recentissimo “A World Worth Fighting For” (2023). Abbiamo avuto l’immenso piacere di poter vedere una delle sue infuocate performance dal vivo il 23 luglio al Seravezza Blues Festival (il nostro report), e di intervistarlo nel backstage.  Un virtuoso dell’organo e del clavinet, ha un modo unico e spettacolare di suonare questi strumenti, che piega al suo volere e alla propria musica. Con un Hammond C3, un ampli Leslie, e un Hohner D6 Whammy Clavinet, modificato con una whammy bar che invece di abbassare il tono, lo alza, produce suoni incredibili, che accompagna con la sua bellissima voce blues. Ascoltarlo, e soprattutto vederlo, per credere. Intanto conosciamolo meglio dalle sue parole.

Intervista e foto di Francesca Cecconi

Si ringrazia Silvio e Sofia di The Hive Project per aver organizzato l’intervista e aver fornito il supporto tecnico

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