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Giorgio Canali & Rossofuoco live Livorno

Canali, al di là del grintoso Punk Rock e degli irresistibili riff di chitarra, è uno dei pochi che ha ancora qualcosa da dire

Ci sono tante certezze che crollano, e anche quella di vedere Giorgio Canali sorseggiare gin durante i concerti sembra tramontata, visto che i bicchieri appoggiati alla base dell’asta del microfono pare contenessero vodka. Non crolla la certezza, però, di aver assistito il 15 marzo nel The Cage di Livorno a un concerto strepitoso come mai ci è capitato negli ultimi 25 anni.

Canali e i Rossofuoco sono ormai una vera e propria band e non più un trio di musicisti a supporto di un cantante, e anche il “Pericolo giallo” che viene portato su e giù per l’Italia e che è il nuovo lavoro in studio dei quattro ragazzacci è stato composto, arrangiato e prodotto come il precedente “Venti”, ovvero come una vero e proprio gruppo (la nostra recensione).

Lavoro che viene proposto per intero, alternato con canzoni del passato più o meno recente e che non incorre in momenti di cali di tensione. Perché Canali, al di là del grintoso Punk Rock e degli irresistibili riff di chitarra, è uno dei pochi che ha ancora qualcosa da dire, e canzoni come l’iniziale “C’era ancora il sole” o la title track dell’ultimo testo, e ancora di più “Nell’aria”, rivelano ancora una volta un autore libero, coerente e lucido nell’analizzare questi anni ’20.

Verso la fine del concerto c’è spazio anche per una bella versione di “Hit the city” del compianto Mark Lanegan, per il ripescaggio di “Nostra signora della dinamite” (album del 2009 fresco di ristampa in vinile) e per il consueto finale con “Lettera del compagno Lazlo al Colonnello Valerio” che soprattutto di questi tempi è sempre una canzone da tenere sempre a mente.

Insomma, una sequenza di canzoni grandiose che sono il punto di forza del concerto e dell’intera carriera dei Rossofuoco, che possono permettersi di lasciare fuori dalla setlist capolavori come “Guantanamo”, “Precipito” o “Nuvole senza Messico”, senza che nessuno degli spettatori se ne vada scontento.

E mentre dopo il concerto dai diffusori del locale escono le note di “A mano a mano” di Rino Gaetano, sia Canali che Luca Martelli, Marco Greco e Stewie si mettono a smontare i propri strumenti cantando a squarciagola col pubblico. Una conclusione di serata degna di un concerto vero, diretto, sincero ed esaltante. Dite voi se vi pare poco.

Articolo e foto di Michele Faliani

Setlist Giorgio Canali & Rossofuoco Livorno 14 marzo 2024

  1. C’era ancora il sole
  2. Un filo di fumo
  3. Morire perché
  4. Undici
  5. Pericolo giallo
  6. Mostri sotto il letto
  7. Nell’aria
  8. Wounded Knee
  9. Pulizie etiche
  10. Quando si spegne il sole
  11. Come si sta (La guerra di Pierrot)
  12. Cosmetico
  13. Meteo in quattroquarti
  14. Solo stupida poesia
  15. A occhi chiusi
  16. Swiss Hyde
  17. Morti per niente
  18. Hit the City (Mark Lanegan cover)
  19. Ci sarà
  20. Nostra signora della dinamite
  21. La fine del mondo
  22. Lettera del compagno Lazlo al Colonnello Valerio
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