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Kiss live Lucca

You wanted the best, You’ve got the best. The hottest band in the world: Kiss!

E così è arrivato il giorno, giovedì 29 giugno 2023 all’interno del prestigioso Lucca Summer Festival, per l’addio definitivo all’Italia da parte dei Kiss. Per la terza volta a dire il vero, da quando è iniziato questo ultimo conclusivo “End Of The Road World Tour” nel gennaio 2019 (le nostre recensioni a Milano 2019 e Verona 2022), ma stavolta è proprio la volta dell’addio definitivo, anche se con Paul e Gene non si può mai dire, e riesce difficile pensare che il brand Kiss non continui a girare in un modo nell’altro.

Piazza Napoleone a Lucca è stipata all’inverosimile, location particolare che ovviamente condiziona in qualche modo l’allestimento scenico, non c’è la solita pedana dove Paul può volare per eseguire “Love Gun” e anche il set di palco è ridotto, ma non saranno questi dettagli a minare uno spettacolo che ha comunque conquistato la piazza in una serata all’insegna della celebrazione, ma soprattutto dell’amore e del rispetto che generazioni di fan ancora tributano a questa band.

Skid Row

Partendo comunque dall’inizio della serata bisogna parlare della band di apertura, gli Skid Row, la band di Sabo, Bolan e Hill, i tre superstiti della formazione con la quale il mondo li ha conosciuti, più Rob Hammersmith alla batteria e soprattutto Erik Gronwall alla voce ha fornito una prestazione impeccabile.

Skid Row

Ti accorgi che stanno per salire sul palco perché dall’impianto sparano “Blitzkrieg Bop” dei Ramones a un volume decisamente più alto rispetto alla musica da sottofondo suonata fino a quel momento e la band inizia subito in modalità schiacciasassi con “Slave To The Grind” e “Big Guns” durante le quali viene data una aggiustatina al mix, giusto in tempo per una versione di “18 And Life” che ovviamente conquista la piazza.

Skid Row

La set list prosegue con classici dai primi due album più  la title track del nuovo album “The Gang’s All Here”, grande set di circa 45 minuti che si chiude con una corale “Youth Gone Wild”. Grandissima prova di Erik Gronwall, il migliore cantante che hanno avuto da quando Sebastian Bach non c’è più, gli Skid hanno ancora benzina da bruciare e il pubblico di Lucca apprezza incondizionatamente.

Cambio di palco e alle 21,30 sulle note di “Rock And Roll” dei Led Zeppelin il circo dei Kiss apre per dare l’ultimo saluto al pubblico italiano, la scaletta è quella oramai collaudata che durante tutto il tour ha avuto ben poche variazioni, “Kiss” e “Destroyer” continuano ad essere gli album più rappresentati dal vivo e stavolta la band ci butta dentro anche “Makin’ Love” ma il fatto che continuino a proporre “Say Yeah” tratta da “Sonic Boom” continua a lasciarmi perplesso.

Suono pieno e abbastanza ben livellato, Paul in forma fisica smagliante, è sempre lui il mattatore della serata, è lui che dirige lo show, sempre convinto dei propri mezzi vocali e non, così si spiegherebbero infatti i vocalizzi prima di “Cold Gin” francamente imbarazzanti, un altro punto di vista potrebbe essere che non gliene freghi invece veramente niente perché i Kiss sono così, sempre pronti a darsi al 100% in pasto al pubblico a prescindere dalle loro condizioni.

Bisogna dirlo, i Kiss sono come il loro pubblico, un misto di arroganza, orgoglio, fiducia in se stessi, dedizione, sicuri di essere sempre i numeri uno anche quando la realtà direbbe diversamente, una band nata per regnare a dispetto di tutto e di tutti sopra un popolo di adepti che non li ha e non li abbandonerà mai, nonostante in 50 anni se ne siano viste di cotte e di crude da parte della band di NYC.

Il pubblico infatti si sente ed è parte dello show, un pubblico multi generazionale che continua a passarsi il testimone di padre in figlio, e di figli e figlie ce ne erano parecchi a Lucca, un paio sono anche saliti sul palco al cospetto dei quattro giganti, avvicinando ancora di più il tenore della serata a quello di una festa in famiglia.

Al netto di tutte queste considerazioni dobbiamo dire che c’è stato anche il Rock’n’Roll, le iniziali “Detroit Rock City” e “Shout It Out Loud” hanno fatto il loro egregio lavoro di apripista e nonostante un pippone di Paul subito dopo, che mi sarei aspettato più verso la metà dello show, “Deuce” e “War Machine” hanno steso un po’ tutti, mentre stranamente “I Love It Loud” non riesce mai a darmi le sensazioni della versione in studio, tranne quando l’ho ascoltata suonata da Eric Carr.

Altri momenti di godimento sono stati “Calling Dr.Love” e il solito geniale show di Gene con “God Of Thunder”. Ok non è un solo di basso vero e proprio ma solo una mente come la sua poteva ovviare in quel modo al fatto di dover far primeggiare uno strumento del quale nel Rock non importa assolutamente a nessuno se non quando pone le fondamenta di un pezzo all’interno della sezione ritmica.

Pollice verso per la pantomima di “Beth” e il duello di chitarre fra Paul e Tommy, ma qui si va sul gusto personale, così come la chiusura di “Black Diamond” che non riesco proprio a digerire.

Il finale con “I Was Made For Lovin’ You” e “Rock’n’Roll All Nite” è comunque maestoso, i coriandoli, Paul che rompe la sua Ibanez, mentre sei lì magari ti scappa un sorriso e ti sembra tutto ovvio, ma dopo, mentre torni a casa pensi che forse non rivedrai più tutto questo.

E allora una valanga di pensieri ed emozioni ti irrompe dentro e d’un tratto ti ritrovi sul divano di casa tua mentre ascolti “Destroyer” oppure mentre guardi a bocca aperta l’interno della copertina di “Alive II”, oppure ti ricordi di quanto hai amato quella bruttura cinematografica che era “Kiss Meets The Phantom Of The Park” e di quanto hai discusso e lottato contro chi ti prendeva per il culo perché ti piacevano Paul, Gene, Peter e Ace.

Con la consapevolezza che tutti questi ricordi e queste emozioni non andranno mai perse il pubblico di Lucca se ne è comunque andato via, dopo due ore di concerto sulle note di “God Gave Rock’n’Roll To You II”, con il sorriso stampato in faccia, e non c’è backing track, set list, bruttura letta sui social o litigi interni che tengano, quel sorriso stampato sopra la faccia di un vero Kissomane niente e nessuno potrà mai cancellarlo.

Grazie Kiss per esserci stati.

Articolo di Andrea Bartolini, foto di Francesca Cecconi

Set list Skid Row Lucca 29 giugno 2023
(Blitzkrieg Bop (Ramones song)

  1. Slave To The Grind
  2. Big Guns
  3. 18 And Life
  4. Piece Of Me
  5. Livin’ On A Chain Gang
  6. Monkey Business
  7. I Remember You
  8. The Gang’s All Here
  9. Youth Gone Wild

Set list Kiss Lucca 29 giugno 2023

Rock And Roll (Led Zeppelin song)

  1. Detroit Rock City
  2. Shout It Loud
  3. Deuce
  4. War Machine
  5. Heaven’s On Fire
  6. I Love It Loud
  7. Say Yeah
  8. Cold Gin (Tommy Thayer guitar solo)
  9. Lick It Up
  10. Makin’ Love
  11. Calling Dr. Love
  12. Psycho Circus/Drum Solo/100.000 Years
  13. Gene Simmons bass solo/God Of Thunder
  14. Love Gun
  15. Black Diamond
  16. Beth
  17. I Was Made For Lovin’ You
  18. Rock And Roll All Nite
  19. God Gave Rock And Roll To You II (Kiss song)
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