I Saxon tornano a calcare il suolo italico dopo poco meno di quattro mesi dalla loro data al Rock The Castle 2022 a Verona. Il 10 ottobre è la volta dell’Alcatraz di Milano di ospitare la storica band inglese, una delle poche che ha cavalcato 43 anni di storia dell’Heavy Metal senza battute di arresto e continuando a sfornare più o meno regolarmente prodotti discografici.
In una serata resa ancora più appetibile dalla presenza di un’altra gloria della NWOBHM con i quali sono in tour, nientemeno che i Diamond Head (la nostra recensione), Biff e soci si sono presentati davanti a un pubblico che per merito degli opener aveva già raggiunto la temperatura ottimale. Molto, molto calda.
I Saxon hanno portato nel locale quasi pieno ciò che da loro sappiamo poter ricevere sempre con certezza: una prestazione come sempre carica e sofferta, sudore e watt elargiti secondo la migliore scuola, pochi orpelli e molta sostanza. Per me i Saxon sono sempre stati più potenti dal vivo che in studio. L’energia che si sprigiona ai loro concerti non trova l’esatto riscontro su disco. Sono animali da palco. E la magia si ripete ogni volta, a ogni tappa, in ogni tipo di situazione.
Rispetto alla set list di Verona, ovviamente più breve e imperniata quasi esclusivamente sul repertorio storico della band, il concerto di Milano ha visto in scaletta ben 6 pezzi tratti dall’ultimo album “Carpe Diem” (la nostra recensione), che hanno a onor del vero convinto, con una menzione particolare per “The Pilgrimage” epica e maestosa, inclusa nel primo encore.
Biff, 71 anni, tiene sempre il pubblico in mano, una voce ancora abbastanza integra e un carisma ancora intatto, mentre il resto della band gira intorno a Paul Quinn, chitarrista mai abbastanza considerato, e Nibbs Carter, una vera forza della natura, mai fermo e solidissimo nelle sue linee che sottolineano come sempre l’ottimo lavoro del veterano Nigel Glockler alla batteria.
La scaletta non può ovviamente fare a meno dei classici, che una platea, età media abbastanza alta, attende con ansia, e quindi ecco arrivare “Dallas 1PM”, una tellurica e imprescindibile “Heavy Metal Thunder” (you are getting a bit tired? no? so fill your head with heavy metal thunder! )e la sempre emozionante “Broken Heroes” che il pubblico, dietro invito di Biff a scegliere, vota come preferita rispetto a “The Eagle Has Landed”, chiudono il set “Ant The Bands Played On” e l’immancabile “Wheels Of Steel”.
Il primo bis si apre con “The Pilgrimage” forse il miglior pezzo contenuto nel nuovo album “Carpe Diem”, seguono “747 (Strangers In The Night)” e un divertente medley di “Strong Arm Of The Law” unita a “Solid Ball Of Rock”. La band saluta ma torna poco dopo sul palco per chiudere quasi due ore di concerto con l’inno “Denim And Leather” e una trascinante versione di “Princess Of The Night”.
C’è poco da aggiungere su una band così e di una serata che unisce emozioni di vario tipo, orgoglio, nostalgia, senso di appartenenza, amore per un manipolo di musicisti che non vuole mollare a dispetto delle mode, delle vendite, del pazzo mondo in cui viviamo. Grazie di esistere Saxon.
Articolo e foto di Francesca Cecconi
Set list Saxon Milano 10 ottobre 2022
- Carpe Diem (Seize The Day)
- Sacrifice
- Age Of Steam
- I’ve Got To Rock (To Stay Alive)
- Dambusters
- The Thin Red Line
- Living On The Limit
- Dallas 1 PM
- Heavy Metal Thunder
- Broken Heroes
- Black Is The Night
- Metalhead
- And The Bands Played On
- Wheels Of Steel
- The Pilgrimage
- 747 (Strangers In The Night)
- Strong Arm Of The Law
- Solid Ball Of Rock
- Denim And Leather
- Princess Of The Night