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'68

’68 “Give One Take One”

I testi sono devastanti nella loro forma stilistica, futuristici nell’uso delle parole che spesso diventano qualcosa di solido, concreto

Esce oggi 26 marzo 2021 “Give One Take One”, il terzo album dei ’68, prodotto a Nashville da Nick Raskulinecz  – vincitore di un Grammy e già al lavoro con Foo Fighters, Rush, Alice in Chains. E ci voleva. Fornite le informazioni basilari, passiamo al contenuto: orecchie sensibili e delicate, state alla larga. Se mettete in cuffia i ’68 per la prima volta, giusto per conoscerli, partite da un volume bassino, che poi alzerete gradatamente, giusto per evitarvi uno shock auricolare, ecco.  Arriverà un muro di suono crudo, sfrontato, senza fiocchetti.

Intanto il nome della band già tocca una corda, quella degli anni in cui la musica era libera, ancora libera. Gli anni ’70 avrebbero pian piano eroso questa prerogativa degli artisti. Ne possiamo respirare ancora un pochina, a volte capita, e con “Give One Take One” capita! L’album, preceduto da due LP e dall’EP “Love Is Ain’t Dead’”, esce su Cooking Vinyl che è di per sé una garanzia di qualità, un’etichetta che sforna solo buone cose, un po’ come Adelphi per la letteratura, per intenderci.

I ’68 fanno decisamente al caso mio, le sonorità causate dal violentare gli strumenti distorti, in particolare la chitarra, mi destrutturano le rigidità mentali che si accumulano talvolta durante le giornate fatte di routines annichilenti. Mi rimettono in piedi, in vita. Però il genere va saputo maneggiare, certe cavalcate che sono in giro sono puro rumore e fastidio, non noisey. I ’68 tutto questo lo padroneggiano e intessono con maestria.

I testi sono devastanti nella loro forma stilistica, futuristici nell’uso delle parole che spesso diventano qualcosa di solido, concreto, mattoncini che si accostano per creare un effetto decisamente visivo. Vi basta dare un’occhiata ai titoli per capire già. Musica cruda, diretta, da non ascoltarsi la sera prima di andare a letto, perché ti dà una schiaffata di energia fisica. Sarebbe da uscire poi a divertirsi, e al momento non si può. Aspettiamo di sudare sotto il palco di questo duo, la speranza teniamocela.

Articolo di Francesca Cecconi

Track listGive One Take One’

  1. The Knife, The Knife, The Knife
  2. Bad Bite
  3. Nickels and Diamonds
  4. What You Feed
  5. What You Starve
  6. The Silence, The Silence, The Silence
  7. Life and Debt
  8. Lovers in Death
  9. The Storm, The Storm, The Storm
  10. Nervous Passenger

Line up ‘68

Josh Scogin voce e chitarre/ Nikko Yamada batteria

© Riproduzione vietata

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