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ALiX “Last Dreamer”

Un ottimo ritorno per chi nell’underground italiano ha saputo dare e può dare ancora tanto


Una partecipazione all’Heineken Jammin’ Festival in apertura per Muse, Guano Apes e Rage Against The Machine, un album – “Good One” – prodotto da Steve Albini (si, colui che sedette dietro il mix di “In Utero” dei Nirvana, giusto per citare un disco a caso), dovrebbero bastare (e avanzare) come biglietto da visita per gli ALiX, ventennale rock band bolognese oggi alla loro quinta fatica discografica – a distanza di 14 anni dalla precedente – “Last Dreamer”. Uscito per la Go Down Records il 25 novembre 2022 e registrato oltre che mixato da Luca Tacconi al Sotto Il Mare Recording Studio, con un mix addizionale per opera della cantante Alice Albertazzi. Master a cura di Max Paparella del Groove Sound.

Si autodefiniscono Heavy Rockin’ and Blues revue e in effetti ruotano efficacemente in uno Stoner / Psych-Blues con rilevanti venature anni ’90 e con la voce ipnotica, ammaliante e perennemente in tensione della Albertazzi. Stoner che risuona subito prepotente nel brano che apre le danze al disco “Anymore” caratterizzato da forti tocchi psych, un riff di chitarra che ci porta nel magma soundgardiano che fu di “Superunknown” e un finale al limite del Noise. La title track “Last Dreamer” riesce, invece, a sorprendere con una formidabile combinazione di Garage e Blues. Suoni prettamente anni ’90 in “Ride Your Light” che va a recuperare un mix di rock e psichedelia vincente, già consolidato da band quali Screaming Trees e Love Battery.

Tentazioni fortemente blues nell’incalzante “Empty Space”, brano capace sin dal primo ascolto di non schiodarsi più dalla testa grazie anche ad uno spettacolare slide di chitarra che va a riempire gli angoli. Gli anni ’90 tornano altresì in “Sweetly Waiting”, mentre un certo Rock pescato direttamente dagli inferi anni ‘60/’70 con empirei allucinogeni alla Jefferson Airplane, prende il soppravvento sia in “Light Is On” che in “Crash”. In chiusura la sognante e psichedelica “Why Don’t You” che vede ossessivamente il cantato ripetere all’unisono Why don’t you accompagnato dall’incessante wha wha chitarristico.

Disco che scorre veloce e si fa piacevolmente ascoltare, suonando fresco e ispirato. Un ottimo ritorno per chi nell’underground italiano ha saputo dare e può dare ancora tanto, sperando che “Last Dreamer” (come sembrerebbe suggerire il titolo) non sia l’ultimo capitolo sognante della band. Nota di merito al mixer e master capace di rendere perfettamente moderne le atmosfere vintage che accompagnano tutto l’album. Buon ascolto.

Articolo di Giulio Ardau

Track List “Last Dreamer”

  1. Anymore
  2. Last Dreamer
  3. Ride Your Light
  4. Empty Space
  5. Sweetly Waiting
  6. Ligth Is On
  7. Crash
  8. Why Don’t You

Line Up “ALiX”: Alice Albertazzi voce, tamburello / Pippo De Palma chitarra / Gianfranco Romanelli basso, chitarra resofonica / Andrea Insulla batteria

ALiX online:
https://www.facebook.com/alixband/
https://www.instagram.com/alix__band/
https://www.youtube.com/ALIXvideo
https://www.godownrecords.com/alix

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