“Get Behind Me Satan”, dicevano ironicamente i White Stripes nel 2005. Pare che invece il Signore Delle Tenebre abbia preso la cosa piuttosto sul serio, e il risultato di questa mefistofelica rincorsa sia il debut album di questo misterioso duo proveniente dalla Danimarca: gli Angstskríg. Protetti da un’impenetrabile forma di anonimato, i due musicisti danno alla luce “Skyggespil” (Gioco D’Ombre, in danese), titolo del full lenght in uscita il 28 maggio 2021 su Despotz Records.
Annunciata dal singolo “Lucifer Kalder”, l’Apocalisse sonora è il mood che pervade costantemente la musica confezionata dalle mani di questi due quanto meno peculiari personaggi, coadiuvati da una serie di ospiti di rilievo, tra i quali spiccano i nomi di Attila Vörös (Satyricon, Sanctuary, Tyr e Nevermore) e Frédéric Leclercq (Dragonforce, Kreator).
Sarebbe riduttivo relegare questo lavoro a una definizione di genere come potrebbe essere Black’n’Roll, quanto sia più corretto invece parlare di una vera e propria lectio magistralis di quelli che sono stati i momenti più alti in cui il suono estremo e certa attitudine Rock’n’Roll abbiano amoreggiato negli ultimi tre decenni nella scena musicale Scandinava. Se state pensando a “Morning Star” degli Entombed, si, la direzione in cui guardare è quella, ma perché questa non risulti un’indicazione fuorviante, è importante specificare che la componente estrema qui è più tagliente, annichilente e black-oriented.
Tutto questo ben di Dio (?) è sciorinato attraverso sei lunghe tracce, caratterizzate da una ferocia di rara intensità, popolata in maniera molto equilibrata e intelligente da momenti di furia lancinante alternati a (poche) pause di riflessione, sempre all’insegna di atmosfere poco rassicuranti. Non è impossibile, in episodi come il sopra citato singolo “Lucifer Kalder”, avere l’impressione di sentire i Turbonegro amoreggiare con i Voivod su un treno che sta per deragliare. O di riconoscere nelle chitarre quella plettrata gelida e antica, nata in quell’underground talmente oscuro da non poter essere nemmeno più nominato sul web.
Ma la vera marcia in più di questo album è che non siamo di fronte a un lavoro esclusivamente per amanti del genere. Si tratta anzi di un’opera che, complici una produzione moderna ed equilibrata e un songwriting ben strutturato, ha tutto il potenziale necessario per rappresentare il punto di incontro tra ascoltatori più di nicchia e un pubblico più, seppur sempre in ambito metal, generalista ma aperto alle contaminazioni.
Un crocevia, insomma, come quelli in cui i bluesmen incontravano il Diavolo.
Articolo di Fabio Decovich
Tracklist “Skyggespil”
- Skyggespil (feat Attila Vörös)
- Uhygge
- Lad Paladserne Brænde
- Lucifer Kalder (feat Frédéric Leclercq)
- Slæbt Gennem Sølet (feat Mathias Lillmåns, Tomas Elofsson)
- Knæfald (feat Sylvain Coudret, Frederik Brandt Jakobsen)
Line up Angstskríg
La loro forma di anonimato è talmente intransigente da non prevedere nemmeno dei nomi d’arte