09/10/2024

Robert Plant presents Saving Grace feat. Suzi Dian, Napoli

09/10/2024

Ludovico Einaudi, Torino

09/10/2024

Steve Auschildt, Bologna

09/10/2024

Discoverland, Campobasso

10/10/2024

Ludovico Einaudi, Firenze

10/10/2024

Discoverland, Roma

10/10/2024

Reb Beach & The Bad Boys, Bergamo

11/10/2024

Robert Plant presents Saving Grace feat. Suzi Dian, Roma

11/10/2024

Joshua Idehen, Torino

11/10/2024

Ludovico Einaudi, Firenze

11/10/2024

Daniela Pes, Molfetta, (BA)

11/10/2024

Go Down Festival, Mezzago (MB)

Agenda

Scopri tutti

Blondshell “Blondshell”

Un’intrigante miscela di Alt / Rock e Indie unite a un Pop raffinato

Le note e il ritmo pulsante di “Veronica Mars”, brano d’apertura, ci introducono sin da subito all’affascinante particolarità di “Blondshell”, album che riprende lo pseudonimo della talentuosa cantautrice e polistrumentista statunitense Sabrina Teitelbaum, fuori il 7 aprile 2023 per Partisan Records.
L’artista, che risiede attualmente a Los Angeles, è cresciuta nei primi anni 2000 in una caotica New York City, attraversando problematiche personali che ne hanno condizionato la vita, ma è sempre stata in grado di riemergere, capace di non distogliere lo sguardo dalle sue ferite ma studiandole e riuscendo a ricucirle, aggrappandosi soprattutto alla passione per la musica traendo ispirazione dai grandi miti del Rock.

Dopo essersi avvicinata all’ideologia queer e diventata sobria a inizio 2020, Sabrina ha ritrovato grande fiducia nella propria identità e ha voluto trasmettere storie e emozioni attraverso la scrittura e l’interpretazione delle canzoni per questo lavoro, tirando fuori il meglio di sé nell’esprimere tali sentimenti. I suoi inizi erano stati contrassegnati da un Pop di tendenza con sonorità dark, prima che, durante la pandemia, la vocalist cominciasse a imperniare il suo repertorio su brani dalle cadenze più rock e intense, esattamente quelle che aveva amato sino da adolescente. Il tempo e anche la partecipazione a tour accanto a artisti importanti, le ha consentito di affinare il suono e la tecnica, con liriche che rappresentano una verità senza compromessi, una musicalità intrisa di rabbia e passione al contempo, ma proiettata anche verso un messaggio di fiducia nel futuro.

Testi veri e talora crudi, su temi difficili come l’uso di sostanze, l’assuefazione ai media e l’ansia sociale ma scritti con una componente arguta e ironica che alleggerisce il contesto. Un disco, il suo primo in studio, dove l’artista sembra dispiegare le ali verso una luminosa carriera, opera che è stata peraltro anticipata da ben cinque singoli. I nove pezzi del lavoro sono la celebrazione di questa nuova dimensione, l’ammissione di momenti difficili trascorsi, che però i suggestivi colori della musica uniti alla forte personalità hanno portato a essere per l’artista occasione di liberazione personale. Le interpretazioni hanno sicuramente un vissuto intenso nonostante la giovane età (25 anni); esprimono compiutamente la volontà di dire quelle cose che sono rimaste chiuse in lei per troppo tempo. Al tempo stesso viene messa in risalto la sua grande versatilità capace di spaziare tra vari generi musicali grazie al carisma della sua splendida voce.

Melodie efficaci dalla forza evocativa supportate egregiamente da chitarre sgargianti che proprio in “Veronica Mars” sfoggiano la loro potenza mentre evolve un bellissimo pezzo dalla carica trascinante e che ha forse un solo torto: quello di essere troppo breve. Brano ispirato dalla famosa serie televisiva americana, dove la voce di Sabrina fa pendant con riff energici e un ammaliante assolo finale della sei corde. Fin da subito si nota l’espressività musicale che racchiude perfettamente la vocalità dell’artista. Le cadenze si fanno più introspettive in “Olympus”, una morbida ballad dal contenuto tutt’altro che lieve. Una storia di amore tossico, bruciante, apparentemente senza via di scampo. Temi simili che si ritrovano nel ritmo indie e arioso di “Joiner”, melodia colorata da belle tastiere e arpeggi suadenti, sulla dipendenza dai media sperando però in una possibile salvezza.

Le timbriche di Sabrina assumono, quasi in contrapposizione alle complesse tematiche, toni sognanti e psichedelici. Più tendenti a un Pop raffinato le melodie di “Sepsis” in cui l’artista affronta ancora il tema delle relazioni autodistruttive e “Kiss City” dove all’inizio più soft fa da contraltare un crescendo che esalta la voce della cantante. Dal testo emerge un’attenzione all’aspetto della sessualità e in particolare all’attrazione e il desiderio.

Lo spirito indipendente dell’artista si manifesta apertamente nella volontà di scrivere canzoni per il puro gusto di farlo, esprimendo il suo intenso feeling senza condizionamento alcuno. Questa estrema sincerità si rivela una nota vincente. Molto bella “Salad”, corposo brano con qualche reminiscenza Cranberries, mentre “Sober Together” è un’altra interessante espressione del suo viaggio personale, una delicata ballata dai suoni vellutati, la ritmica quasi intimista e un particolare fascino; Blondshell immagina di rivolgersi a un amico da aiutare nel momento più difficile dell’uscita da una dipendenza quando è grande il rischio di perdersi nuovamente. Altrettanto attraente “Tarmac”, altra melodia dagli iniziali toni tenui, con una evoluzione chitarristica dai sapori lievemente grunge che ci conduce agevolmente alla conclusiva “Dangerous”, il pezzo più lungo del disco con i suoi 4’38’’, in cui i gradevoli arpeggi dell’acustica e la voce suadente di Sabrina disegnano un clima unplugged. I contenuti del motivo sono una sincera esplorazione dell’ansia che attanaglia la società e delle paure irrazionali.

Un album davvero piacevole che si lascia ascoltare per la sua ricchezza musicale aperta a molteplici influenze e avventurose strutture. Al centro di tanta variegata musica c’è però anche l’importante messaggio dell’artista che canta la sua redenzione, affinché la maturità raggiunta possa essere speranza di miglioramento per tutte quelle vite che cercano ancora una salvezza: perché altrimenti canteresti di essere salvato, se non per credere che le cose potrebbero effettivamente migliorare? La fiducia di Blondshell in questa emancipazione è del resto contagiosa e convincente. Ci auguriamo che questo promettente debutto possa assicurarle un futuro ricco di gratificazioni.

Articolo di Carlo Giorgetti

Tracklist “Blondshell”

  1. Veronica Mars
  2. Kiss City
  3. Olympus
  4. Salad
  5. Sepsis
  6. Sober Together
  7. Joiner
  8. Tarmac
  9. Dangerous

Blondshell Online:
Facebook: https://www.facebook.com/blondshe11/
Instagram: https://www.instagram.com/blondshell/
Website: https://www.blondshellmusic.com/
YouTube: https://www.youtube.com/channel/UCJ1FMy0FK0aSeXosWvGXShg

© Riproduzione vietata

Iscriviti alla newsletter

Condividi il post!