Dopo otto anni di silenzio la band inglese è tornata più forte che mai. Dopo i tre singoli pubblicati nel mese di maggio e l’inizio del tour estivo, il 21 luglio 2023 è uscito “The Ballad of Darren” su Parlophone. L’album viene aperto con la nostalgica “The Ballad”. È subito chiaro che siamo ormai lontani dai tempi di “Parklife” (1994), della chitarra distorta di Coxon, dei testi urlati di Albarn e del basso energico di James. I nuovi Blur tengono a farci sapere che sono cresciuti, sono invecchiati ed è cambiata anche la loro musica. Il loro cambiamento non è soltanto stilistico ma in parte anche tematico. Il contenuto portante dell’album è la ricerca di sé, la messa in discussione delle proprie certezze e delle persone che ci stanno intorno. Un album che riflette sull’assurdità della vita, sull’uscire dalla propria bolla e sulla ricerca di sé stessi. Anche la copertina dell’album riconferma questa idea, rappresentando un uomo che nuota in una piscina su una nave, dimenticandosi del mare che lo circonda.
“The Narcissist” è il primo singolo tratto dal disco. Pubblicato a sorpresa il 18 maggio 2023 racchiude a pieno le tematiche dell’album. Il testo è fortemente introspettivo, riflette sulla relazione con la propria identità, sull’amore eccessivo per il proprio ego e la ricerca di relazioni autentiche. Anche se i Blur sono cresciuti, non sono poi così lontani dalle loro radici. Nella quarta traccia dell’album, “Russian Strings”, ritroviamo una critica al cambiamento della società in cui viviamo, tematica già proposta in “End of a Century” (1994). Una critica velata alla comunità interconnessa, alla sua passività e alla sua superficialità. Una canzone commovente che ci ricorda che alla fine non rimane niente, solo la polvere. Per i più nostalgici la band inglese regala “St. Charles Square”. Grazie al riff iniziale è impossibile non notare la somiglianza con “Charmless Man” (1995), ma se negli anni 90 era Albarn a incontrare un uomo superficiale e senza carisma, adesso l’inetto alla vita è diventato lui.
Non era il ritorno che i fan più accaniti si aspettavano, me compresa, ma è un album che alla fine ha perfettamente senso. Non è un album che può essere cantato a squarciagola ma che va ascoltato in solitudine, parola per parola. I nuovi Blur ci hanno regalato l’album della loro maturità commuovendoci canzone dopo canzone.
Articolo di Ambra Nardi
Track list “The ballad of Darren”
- The Ballad
- St. Charles Square
- Barbaric
- Russian Strings
- The Everglades (for Leonard)
- Goodbye Albert
- Far Away Island
- Avalon
- The Heights
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