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Boris & Uniform “Bright New Disease”

Album per gli amanti delle sperimentazioni e delle contaminazioni

Boris & Uniform sono due entità musicali che nascono distinte e separate con una storia ed uno stile di base ben contraddistinte. Le due band si sono incontrate per quella che avrebbe dovuto essere una collaborazione live e che si è poi evoluta in ciò che poi è diventato l’album “Bright New Disease” fuori il 16 giugno 2023 per Sacred Bones.

Da un lato troviamo, quindi, le sonorità rock psichedeliche e stoner dei Boris e dall’altro l’Industrial rock e metal degli Uniform. L’album effettivamente fa vivere con chiarezza un “doppio strato” musicale che crea sicuramente una potenziale imprevedibilità ed una derivante impossibilità, per esempio, ad avere punti di riferimento ben precisi; questa caratteristica regala momenti sperimentali degni di nota in uno scenario di auto-contaminazione che partorisce qualcosa che visibilmente brilla di luce propria. I primi tre brani “You Are The Beginning”, “Weaponized Grief” e “No” ne sono la prova, il primo dal sapore noise/hardcore-Danzing, il secondo puro noise/industrial e l’ultimo quasi noise thrashcore early ’90 sono una triade da KO che da soli valgono l’ascolto dell’album.

L’ accennata bivalenza si nota anche successivamente con due pezzi di carattere atmosferico e che apparentemente dividono l’album in due. Seppur diversi tra loro, questi brani, hanno una comune matrice noise-ambient dove il primo “The Look Is A Flame” ha connotati mistico-rituali, il secondo si muove su tracce paichedelico-tribali incisive ed atmosferiche. In “Narcotic Shadow” ritroviamo un coinvolgente brano zeppo di sonorità Post/Punk con trascinanti peculiarità Elettro-Dark.

A seguire troviamo “A Man From Earth” che ricorda moltissimo un industrial dal sapore Nine Inch Nails e con “Endless Death Agony” assistiamo ad un muro sonoro hardcore/metal con punte thrash con velocità, ritmiche granitiche e per la sezione dell’assolo che ricorda alcuni primi Slayer. “Not Surprised” conclude il disco e congeda le nostre orecchie con un incedere Sludge dove la cadenza conduce a questo pathos claustrofobico finale portato all’esasperazione dalle urla del cantato.

Il già menzionato doppio binario del disco impedisce una vera e propria analisi dei suoni o per lo meno, come detto, non dobbiamo aspettarci grandi punti di riferimento a riguardo pur regalando una buona armonia generale dei brani. Le distorsioni, e gli effetti di chitarra in generale, offrono un range di suoni abbastanza ampio cambiando a seconda del pezzo e del suo groove, da cupe e claustrofobiche a melodiose e zanzarose, da sature e quadrate ad aperte e impertinenti. Anche la “presenza” del basso varia assieme (e a seconda) dell’apporto ritmico della batteria offrendo in base al momento gran potenza alla sezione ritmica; questo accade non solo nelle sfuriate metal/hardcore ma anche nelle incursioni elettroniche sludge, dark e industrial. Quello che lascia piacevolmente sorpresi è comunque la capacità di riuscire a mettere assieme un’ampia gamma di atmosfere con magistrale fluidità, il che porta questo album a livelli interessanti per gli amanti delle sperimentazioni e delle contaminazioni.

Articolo di Pierluigi Laurano

Tracklist “Bright New Disease”

  1. You Are The Beginning
  2. Weaponized Grief
  3. No
  4. The Look Is A Flame
  5. The Sinners Of Hell (Jigoku)
  6. Narcotic Shadow
  7. A Man From Earth
  8. Not Surprised

Uniform line up: Michael Berdan  Vocals, Electronics / Ben Greenberg  Guitar, Bass, Programming, Electronics / Mike Sharp Drums, Electronics

Boris line up: Takeshi – Vocals, Bass, Rhythm Guitar / Wata  Vocals, Lead Guitar, Keyboards / Atsuo  Vocals, Drums, Tambourine, Electronics

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